Al grido di “Riforma ma non così”, “Ritiro, ritiro”, e con striscioni come “La scuola non è un tweet”, oltre centomila persone, secondo gli organizzatori sono scesi in piazza a Roma nel giorno dello sciopero generale della scuola, per protestare contro il ddl di riforma, la “buona scuola” del governo Renzi. Al corteo, scortato dalle forze dell’ordine e sorvegliato dall’alto da un elicottero della polizia, hanno preso parte insegnanti, precari e studenti, sindacati e alcuni politici.
Il segretario nazionale della Uil, Carmelo Barbagallo: “Oggi sarà la più grande giornata di manifestazione e di sciopero che la scuola abbia mai avuto. Questa è una vera risposta alla cosiddetta riforma della scuola”.
“Un governo – sottolinea il leader della Cgil Susanna Camusso – i cui unici argomenti che rispetto al personale della scuola parla di squadristi che non hanno letto, mi pare che sia un governo che non ha argomenti”.
“Qui – ha continuato il segretario – c’è un mondo che la scuola la fa, il mondo degli studenti, degli insegnanti, del personale tecnico e delle famiglie. Sarà una minoranza rumorosa del paese ma è quella che costruisce il futuro del paese”.
“Oggi abbiamo il coraggio di rimettere in moto le energie migliori partendo dalla scuola – ha sottolineato il presidente del Consiglio Matteo Renzi – . Ci sono tante persone che protestano: qualcuno dice che protestano sempre ma noi ascoltiamo le protesta, è giusto affrontarla ed entrare nel merito”.
Al corteo anche Pippo Civati, della minoranza Pd.