“Siamo in un periodo di decadenza, come alla fine dell’impero Romano: ci sono i barbari al confine e si pensa a dove mettere la statua dell’imperatore. Non c’è nessun leader che ragioni su nuovi modelli di vita e di crescita, che non possono più essere gli stessi di un tempo”. Sono caustiche le previsioni dell’economista Loretta Napoleoni, intervenuta a Fondata sul Lavoro, sia per il futuro dell’Europa che per il vertice del Consiglio Europeo previsto domani a Bruxelles: “Non servirà a niente, come non sono serviti gli altri incontri europei, perché non ci sono proposte concrete. Immaginarsi Monti che torna con l’Eurobond è un’illusione”.
Difficile uscire dalla situazione di crisi con le attuali soluzioni, anche secondo l’economista Vladimiro Giacché, secondo il quale “questa congiuntura negativa nasce da squilibri nell’Unione Europea”. “In Italia – ha detto – le norme del fiscal compact di marzo 2011 assicurano una depressione continua. Non a caso in quel momento è partito l’aumento dello spread e tutti gli sforzi risultano inutili. Facciamo i compitini chiesti da Bruxelles, ma poi non otteniamo niente. Forse quei compiti sono sbagliati, il rigore è sbagliato» ha concluso”.
Al via a fine mese la tre giorni a Milano
Lavoro e legalità, lavoro e precarietà, lavoro e sviluppo. Saranno questi i temi dei numerosi confronti in programma a Milano a Palazzo Reale dal 27 al 29 giugno.