Il calo dei consumi, senza interventi di carattere fiscale, è destinato a peggiorare soprattutto per lavoratori e pensionati. Nel biennio 2014-2016 le famiglie di operai subiranno una perdita di consumo di 616 euro, quelle di impiegati di 837 euro. E’ quanto emerge dall’analisi predisposta dall’associazione Bruno Trentin e dal Cer.
Partendo dal reddito medio di un operaio dipendente e dalla propensione al consumo rilevati per il 2012 dall`ultima indagine della Banca d`Italia (rispettivamente 24.158 euro e 89,3%), l’analisi stima una contrazione dei consumi delle famiglie operaie di 212 euro nel 2014 e di 404 euro nel biennio 2015-2016.
In termini cumulati, le famiglie operaie subirebbero una perdita di consumo di 616 euro, pari al 2,6% del reddito disponibile.
Andamenti analoghi possono essere prospettati per le famiglie con reddito prevalente dal lavoro impiegatizio dove si registrerebbero riduzioni dei consumi di 288 euro nel 2014 e di 548 euro nel biennio 2015-2016. Complessivamente, la riduzione di spesa ammonterebbe a 837 euro (2,4% del reddito disponibile).