“Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro. A tali risorse, si aggiungono poi quelle rese disponibili dal programma REACT-EU che, come previsto dalla normativa UE, vengono spese negli anni 2021-2023.
Si tratta di altri fondi per ulteriori 13 miliardi. Se si tiene conto solo di RRF e del Fondo Complementare, la quota dei progetti `verdi` è pari al 40 per cento del totale. Quella dei progetti digitali il 27 per cento, come indicato dalle regole che abbiamo deciso in Europa”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, durante le comunicazioni in aula alla Camera in vista della trasmissione alla Commissione europea del Piano di ripresa e resilienza – Recovery plan.
“Il Piano destina 82 miliardi al Mezzogiorno – ha aggiunto – su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento. C`è una forte attenzione all`inclusione di genere e al sostegno per i giovani”.
“Le risorse fornite attraverso il Dispositivo di ripresa e resilienza della UE – ha ricordato Draghi – sono pari a 191,5 miliardi. Il Governo ha deciso di stanziare ulteriori 30,6 miliardi per il finanziamento di un Piano nazionale complementare da affiancare al dispositivo europeo. Questo piano complementare finanzia progetti coerenti con le strategie del PNRR, che tuttavia eccedevano il tetto di risorse ottenibili dal dispositivo europeo”.
“Il PNRR e il Piano complementare sono stati disegnati in modo integrato: anche i progetti del secondo avranno gli stessi strumenti attuativi. Sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche. Queste includono la linea ferroviaria ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria – che diventerà una vera alta velocità – e l`attraversamento di Vicenza relativo alla linea ad Alta Velocità Milano-Venezia. È poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzate nell`ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi”.
TN