Gianni Rinaldini, coordinatore della Cgil che vogliamo, si domanda su quale proposta della Cgil sta ragionando Confindustria, dal momento che, dice, attualmente “esiste una bozza di proposta che sarà oggetto di discussione del Direttivo della Cgil del 10 e 11 maggio”. È dunque “assolutamente inusuale, osserva il sindacalista, che si possa ragionare su quel testo, in sedi formali o informali che siano, con altri soggetti. Improprio che lo si faccia con le nostre dirette controparti. Sbagliato che tutto ciò avvenga prima dello sciopero generale del 6 maggio”.
L’incontro di questa mattina con Confindustria è stato “un normale punto della situazione, come dovrebbe essere buona prassi tra le parti sociali”. Ha risposto in una nota il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. “Tranquillizziamo Rinaldini: nessun documento confederale è all’origine del colloquio di questa mattina se non le nostre ragioni sulla non firma del modello contrattuale del 2009. Noi siamo rispettosi – conclude Camusso – dei percorsi di decisione interna della Cgil”. “In particolare – prosegue il leader sindacale – continua una interlocuzione tesa a trovare soluzioni sul tema della rappresentanza, mentre profonde differenze rimangono nel giudizio sul modello contrattuale separato del 2009”. (FRN)