Ha chiuso la prima giornata di riunioni la tavola rotonda di alto livello ‘Investire nell’agricoltura familiare: un’esperienza da condividere’. I Governatori dell’IFAD e i delegati si sono scambiati idee sulla funzione dell’agricoltura familiare nel futuro dei loro paesi, sulle modalità per promuovere investimenti nelle aree rurali e sul ruolo che l’IFAD può avere in quanto catalizzatore di investimenti sul capitale umano di tali zone. Nel suo discorso ai politici, ai leader degli agricoltori e ai rappresentanti del settore privato, Saccomanni ha sottolineato che, nonostante alcuni progressi siano stati compiuti, molto resta ancora da fare per eliminare la fame e la povertà. ‘Le sfide future richiedono un aumento radicale della produttività agricola, ma questo deve essere fatto in modo sostenibile’, ha detto. Ha anche aggiunto: ‘Sostenere l’agricoltura familiare è la via maestra per uscire dalla povertà come mostrano l’esperienza e la ricerca: si rompe il circolo vizioso della povertà, preservando le scarse risorse naturali’.
Il Presidente dell’IFAD, Kanayo F. Nwanze, ha dato il benvenuto ai rappresentanti e ai delegati degli agricoltori provenienti dai 173 Stati membri del Fondo, compreso l’ultimo arrivato, la Federazione Russa, che ha annunciato il suo impegno nel sostenere la ricostituzione delle risorse dell’IFAD. Nel suo discorso, Nwanze ha dichiarato che, oggi, l’agricoltura ha un potenziale senza precedenti nell’indirizzare lo sviluppo economico e la crescita inclusiva. ‘Mai le opportunità sono state più grandi per i 3 miliardi di persone che vivono nelle aree rurali, in particolare per coloro che dipendono dai 500 milioni di piccole aziende familiari di tutto il mondo’, ha detto il presidente dell’IFAD, che ha aggiunto: “All’IFAD stiamo già iniziando a vedere i segni di migrazione inversa, dalle città verso le zone rurali. In un mondo che cambia anche la storia dello sviluppo cambia parallelamente”.