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Reddito di cittadinanza, indispensabile ma presenta alcune criticità

redazione
Novembre09/ 2021

Il reddito di cittadinanza (RdC) è uno “strumento importante” nel contrasto alla povertà, ma presenta “alcune criticità”. E’ quanto si legge nella relazione del comitato scientifico per la valutazione del RdC. “Alcune sono dovute alla mancata o insufficiente implementazione di alcuni aspetti importanti, alla non sempre adeguata ed eterogenea qualità ed efficacia dei servizi che dovrebbero integrare la dimensione monetaria e alla mancata riforma dei centri per l’impiego (Cpi)”.

Secondo il comitato “l`aver iniziato l`erogazione monetaria senza aver prima provveduto a mettere in grado i servizi (Cpi e servizi sociali territoriali) di far fronte ai nuovi compiti loro assegnati ha avuto le sue buone motivazioni nel desiderio di non tardare oltre a far fronte ai bisogni materiali di chi si trovava in povertà. Ma ha fortemente disallineato sostegno monetario e iniziative di attivazione, una situazione ulteriormente peggiorata con la pandemia. Occorre quindi tener conto che la misura non è ancora andata a regime nella sua completezza, anche nella sua componente relativa ai controlli. Alcune criticità sono tuttavia la conseguenza di specifici e cruciali aspetti del disegno della misura”.

La relazione, presentata in conferenza stampa dal presidente del comitato scientifico, Chiara Saraceno, e dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, propone di “rendere il RdC più efficace rispetto agli obiettivi sia implementando pienamente tutte le sue componenti che correggendo quegli aspetti della normativa che si sono rivelati particolarmente critici”.

Il comitato scientifico ha rilevato cinque tipi di criticità che riguardano i criteri di accesso alla misura; la difformità nel grado di sostegno al reddito a seconda dell’ampiezza e composizione per età della famiglia; la valutazione, per chi ha i requisiti, delle risorse disponibili (reddito, ricchezza mobiliare e immobiliare) ai fini della determinazione dell`entità del sostegno; l`implementazione dei patti per il lavoro; l`implementazione dei patti per l`inclusione sociale.

Le prime tre criticità sono le “principali cause” responsabili della disomogeneità e squilibrio nella copertura della popolazione che si trova in povertà rispetto alla composizione della famiglia, all`età, al modo in cui è composto il pacchetto di risorse disponibili (reddito, patrimonio mobiliare e immobiliare). Al netto delle difficoltà del periodo pandemico, che hanno impedito di attuare pienamente quanto previsto dalla legge, inducendo anche a sospendere alcune condizionalità, la quarta e quinta criticità riguardano invece la dimensione non monetaria del RdC, cioè il processo e i meccanismi di attivazione per quanto riguarda l`occupabilità e l`occupazione e l`inclusione sociale.

A questi cinque gruppi di criticità se ne possono aggiungere altre quattro. La prima riguarda chi, pur avendone diritto, non fa domanda. La seconda, l`obbligo/incentivo a spendere tutto il RdC nel mese, salvo vederselo decurtare il mese successivo. La terza riguarda il sistema sanzionatorio, che rischia di penalizzare non solo chi mette in atto comportamenti fraudolenti, ma anche altri comportamenti o errori di comunicazione commessi in buona fede. Infine, ferma restando l`esclusione dalla misura delle persone in stato di detenzione, andrebbe meglio valutata la pena accessoria dell’esclusione dall`accesso alla misura per 10 anni dalla condanna con riferimento a particolari reati.

TN

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