“La Cisl valuta positivamente l’emendamento presentato dal Governo al cosiddetto ‘decretone’ per dare risposte alle tutele dei riders, oggetto fin dalla scorsa primavera di un tavolo di confronto avviato dal ministro Di Maio. Apprezzabile la scelta di non intervenire con una norma pesante che regoli per legge la retribuzione e le tutele dei ciclofattorini, bensì di contemplare tra i cococo tutelati dall’art.2 del decreto legislativo 81 del Jobs act anche chi svolge questo tipo di lavoro. Molto positivo ci pare per questo la predisposizione di adempimenti per la tutela della salute e sicurezza, il miglioramento delle prestazioni della gestione separata Inps accessibili fin dal primo mese, così come l’abolizione del cottimo”. Lo afferma in una nota Luigi Sbarra, Segretario generale aggiunto della Cisl.
“Tuttavia – aggiunge il sindacalista – l’intervento resta parziale e non risolutivo rispetto agli impegni presi dal Ministro. Mancano indispensabili interventi a tutela della privacy di chi lavora, per il diritto alla disconnessione e per la trasparenza degli algoritmi. Soprattutto non si favorisce la contrattazione collettiva per regolare il diritto per questi lavoratori di avere norme basate sul contratto nazionale della logistica. Da ultimo ci pare riduttivo prevedere i miglioramenti proposti dal Governo solo per i cococo e non per le collaborazioni occasionali, che nel settore riguardano il 90% dei lavoratori e solo per i riders e non per tutte le persone impegnate e occupate attraverso le piattaforme digitali”. “Chiediamo pertanto al Parlamento e alle forze politiche di rendere maggiormente sostanziali le misure introdotte con l’emendamento, irrobustendole con ulteriori correttivi che seguano queste linee e rafforzino il ruolo della contrattazione, al fine di evitare che dopo la conversione definitiva della legge i problemi di questi lavoratori restino irrisolti”, conclude Sbarra.
TN