“Dobbiamo far tesoro del clima positivo di collaborazione che ha dato i suoi positivi frutti con il patto sull`innovazione della pubblica amministrazione e con la firma dei protocolli sulla sicurezza e il piano vaccinazione. Ecco perchè abbiamo chiesto al premier Draghi di aprire a Palazzo Chigi un confronto vero sull`utilizzo efficace dei fondi del recovery plan, sapendo che le tutele dai licenziamenti, i sostegni al reddito, la formazione ed il rilancio degli investimenti pubblici e privati sono le quattro priorità che devono camminare insieme”. E’ quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in un intervento sul Messaggero.
“Dobbiamo fissare e condividere gli obiettivi da raggiungere – dice – e soprattutto verificare l`attuazione della programmazione, i tempi, le ricadute economiche, sociali e occupazionali, la garanzie di trasparenza, legalità e sicurezza dei lavoratori. Ciascuno deve dare responsabilmente il proprio contributo. Occorrono coerenza e scelte di campo forti, come può essere una fiscalità agevolata e strutturale per le imprese che investono nel Sud, decontribuzioni forti per le assunzioni di giovani e donne, un grande piano di modernizzazione delle infrastrutture materiali ed immateriali, investimenti nella sanità pubblica, nella banda larga, nella scuola, nella ricerca, nell`università”.
Per il leader Cisl “c`è un senso di frustrazione e di sfiducia collettiva che vanno arginati con provvedimenti di alto profilo.
Rinnoveremo la richiesta al Governo Draghi di prorogare la fine del blocco dei licenziamenti per tutti i datori di lavoro oltre la data del 30 giugno, superando le distinzioni previste dal decreto sostegni, prolungando in parallelo, la cassa integrazione covid ed estendendo le indennità Covid a tutte le categorie escluse. Non è possibile, a fronte di questo scenario, pensare di lasciare le persone senza una rete di sicurezza almeno fino a quando sarà terminata la campagna vaccinale e l`emergenza sanitaria. Ma serve anche un piano straordinario sulla formazione dei lavoratori per aiutare le imprese a consolidare e rinnovare le professionalità interne. Bisogna assicurare l`assegno di ricollocazione ai lavoratori dal primo giorno di disoccupazione, allungando la durata della Naspi per i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro nel corso del 2021″.
Sbarra aggiunge anche che il Paese ha bisogno di una nuova politica industriale capace di salvaguardare produzioni e posti di lavoro, coniugando lo sviluppo e la tutela dell`ambiente: La Cisl è pronta a questa nuova stagione di concertazione per tenere insieme governo dell`emergenza e visione strategica, mettendo al centro responsabilità, innovazione, partecipazione”.
TN