Il settore della vigilanza privata si fermerà l’8 ottobre per l’intera giornata per protestare contro il mancato rinnovo del contratto nazionale. La trattativa per il rinnovo è iniziata già da un anno e i 35.000 lavoratori della vigilanza privata sono in attesa del rinnovo da quasi due anni.
Diverse le difficoltà lamentate dalle associazioni datoriali: un forte stato di sofferenza finanziaria, l’insostenibilità del costo del lavoro e la disattenzione verso il settore da parte delle istituzioni. La condizione di stallo del negoziato dimostra però secondo i sindacati la poca disponibilità della controparte a proseguire un confronto negoziale finalizzato al raggiungimento di un’intesa.
“Il settore è in difficoltà, e la crisi aggrava la situazione” afferma la Filcams Cgil “ma tutte queste criticità non possono bloccare il rinnovo del contratto. Ci vuole responsabilità da parte di tutti, soprattutto per non far pagare la crisi solo ai lavoratori, portando ad una dequalificazione generale”.
La trattativa si era interrotta lo scorso 29 luglio e, unitariamente, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno proclamato lo sciopero nazionale per il giorno 8 ottobre.
In questi giorni le strutture regionali e territoriali delle organizzazioni sindacali si attiveranno per diffondere l’iniziativa tra le lavoratrici e i lavoratori e preparare al meglio la mobilitazione. (FRN)