• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
venerdì, 11 Luglio 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    La meglio gioventù perduta nei social

    La politica dell’algoritmo e la conquista dell’egemonia

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    La risoluzione tacita del rapporto di lavoro è inefficace senza convalida: lo chiarisce la Cassazione

    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Deciso tavolo per Eni, ma i sindacati confermano la mobilitazione

    Versalis, Falcinelli (Filctem Cgil): “Per Eni e Governo la chimica di base è strategica purché non si faccia in Italia”. La Commissione Ue presenta il piano d’azione per l’industria chimica, mentre il nostro paese abbandona il settore

    “Le persone dimenticate”, al Cnel il convegno dell’Organismo Congressuale Forense sulle condizioni detentive: “Il carcere non può essere una zona grigia della Repubblica”

    “Le persone dimenticate”, al Cnel il convegno dell’Organismo Congressuale Forense sulle condizioni detentive: “Il carcere non può essere una zona grigia della Repubblica”

    Tra burocrazia e dazi Confindustria e Medef chiedono all’Europa un cambio di passo

    Tra burocrazia e dazi Confindustria e Medef chiedono all’Europa un cambio di passo

    Lavoro, Istat: a maggio +21mila occupati, su anno +383mila

    La Valutazione di impatto Generazionale può rivelarsi il braccio efficace di una nuova programmazione economica

    Piombino, verso la firma dell’Accordo di Programma per il rilancio del polo siderurgico, i sindacati sospendono lo sciopero del 12 giugno

    Liberty Magona, tavolo di monitoraggio al Mimit. I sindacati: i tempi per salvare azienda e lavoratori sono sempre più ristretti, necessario agire con urgenza

    Lavoro, il tribunale di Palermo boccia l’algoritmo di Foodinho (Glovo): confrontarsi con i sindacati per nuovo piano d’azione

    Rider, il tribunale di Milano obbliga Glovo a un confronto con i sindacati su salute e sicurezza. Nidil-Cgil: “sentenza storica”

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Osservatorio Cisl Lombardia, la ricerca “La CISL dei giovani, con i giovani, per i giovani”

    Dichiarazione congiunta Confindustria Medef

    Ufficio parlamentare di bilancio, l’audizione sulla transizione demografica

    Il report della Fim-Cisl su produzione e occupazione al I semestre 2025 del Gruppo Stellantis

    Cgil e Cisl, Edb licenzia 25 addetti a mezzo stampa

    Legatoria Monesi, sottoscritto accordo integrativo aziendale: 800 euro di premio di risultato e superamento del Jobs Act

    Gruppo Casalasco, rinnovato il contratto integrativo: più tutele e migliori soluzioni economiche per i lavoratori

    Gruppo Casalasco, rinnovato l’accordo integrativo 2025-2028

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    La meglio gioventù perduta nei social

    La politica dell’algoritmo e la conquista dell’egemonia

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    L’autunno difficile di Meloni, con Elly nel ruolo di salvagente

    Licenziamenti individuali: quella legge del ’66

    La risoluzione tacita del rapporto di lavoro è inefficace senza convalida: lo chiarisce la Cassazione

    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Rendere più facili i licenziamenti non favorisce la mobilità, ma l’esclusione. Una analisi della Voce.info sulle riforme del lavoro di Fornero e Renzi

    Una settimana di 4 giorni per flessibilità aziendale, benessere lavorativo e conciliazione con i tempi di vita

    Parole che pesano: quando una battuta diventa una sanzione disciplinare

    Le aziende americane contro Trump: le deportazioni degli immigrati rischiano di fare grossi danni all’economia

    Sull’immigrazione è il momento di un bagno di realismo

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Deciso tavolo per Eni, ma i sindacati confermano la mobilitazione

    Versalis, Falcinelli (Filctem Cgil): “Per Eni e Governo la chimica di base è strategica purché non si faccia in Italia”. La Commissione Ue presenta il piano d’azione per l’industria chimica, mentre il nostro paese abbandona il settore

    “Le persone dimenticate”, al Cnel il convegno dell’Organismo Congressuale Forense sulle condizioni detentive: “Il carcere non può essere una zona grigia della Repubblica”

    “Le persone dimenticate”, al Cnel il convegno dell’Organismo Congressuale Forense sulle condizioni detentive: “Il carcere non può essere una zona grigia della Repubblica”

    Tra burocrazia e dazi Confindustria e Medef chiedono all’Europa un cambio di passo

    Tra burocrazia e dazi Confindustria e Medef chiedono all’Europa un cambio di passo

    Lavoro, Istat: a maggio +21mila occupati, su anno +383mila

    La Valutazione di impatto Generazionale può rivelarsi il braccio efficace di una nuova programmazione economica

    Piombino, verso la firma dell’Accordo di Programma per il rilancio del polo siderurgico, i sindacati sospendono lo sciopero del 12 giugno

    Liberty Magona, tavolo di monitoraggio al Mimit. I sindacati: i tempi per salvare azienda e lavoratori sono sempre più ristretti, necessario agire con urgenza

    Lavoro, il tribunale di Palermo boccia l’algoritmo di Foodinho (Glovo): confrontarsi con i sindacati per nuovo piano d’azione

    Rider, il tribunale di Milano obbliga Glovo a un confronto con i sindacati su salute e sicurezza. Nidil-Cgil: “sentenza storica”

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    Osservatorio Cisl Lombardia, la ricerca “La CISL dei giovani, con i giovani, per i giovani”

    Dichiarazione congiunta Confindustria Medef

    Ufficio parlamentare di bilancio, l’audizione sulla transizione demografica

    Il report della Fim-Cisl su produzione e occupazione al I semestre 2025 del Gruppo Stellantis

    Cgil e Cisl, Edb licenzia 25 addetti a mezzo stampa

    Legatoria Monesi, sottoscritto accordo integrativo aziendale: 800 euro di premio di risultato e superamento del Jobs Act

    Gruppo Casalasco, rinnovato il contratto integrativo: più tutele e migliori soluzioni economiche per i lavoratori

    Gruppo Casalasco, rinnovato l’accordo integrativo 2025-2028

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    La Grande Transizione del capitalismo, di Giuseppe Sabella. Editore Rubbettino

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Domani è oggi. Costruire il futuro con la lente della demografia, di Francesco Billari. Editore Egea

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Combattere la bella battaglia, di Sandro Antoniazzi. Edizioni Lavoro

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

    Un’altra storia, di Maurizio Landini. Edizioni Piemme

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - L'Editoriale - Se Confindustria cede alle lusinghe della disintermediazione

Se Confindustria cede alle lusinghe della disintermediazione

di Marco Bentivogli
7 Aprile 2016
in L'Editoriale

A fine mese Vincenzo Boccia presenterà al Consiglio generale di Confindustria il suo programma, le cose che pensa di realizzare nel suo mandato quadriennale e la squadra che lo affiancherà in  questo compito. Un appuntamento importante perché intanto si stanno spargendo i veleni del dopo voto del Consiglio generale e qualcuno pensa perfino di poter ribaltare il responso in sede assembleare, dove il meccanismo di voto è diverso di quello dell’indicazione del nuovo presidente. E sarà allora interessante, più che verificare se il neo presidente ha allargato l’area del consenso, guardare quali sono le sue priorità, quali i punti sui quali pensa di poter concentrare la sua attenzione.

Tutti danno per scontato che la prima mossa sarà un accordo con i sindacati sul sistema di contrattazione. Lo pensano forse con un eccesso di ottimismo (o di superficialità). Perché quell’accordo è molto lontano e sarà difficile arrivarci. E’ vero infatti che le confederazioni sindacali sono intenzionate a chiudere la partita, forse in fretta, tanto è vero che a gennaio hanno messo a punto un documento che indicava le linee di fondo secondo le quali muoversi per arrivare all’accordo. Ossia, la disponibilità dei sindacati a trattare c’è, al contrario di ciò che accadde quando Giorgio Squinzi li invitò formalmente a discutere e i segretari generali di Cgil e Uil nemmeno si presentarono all’appuntamento concordato appena due giorni prima. Ma questa disponibilità non significa nulla, perché una cosa è iniziare la trattativa, un’altra arrivare all’intesa.

E quel dialogo, che certamente si avvierà, parte già su basi sbagliate. Il documento di Cgil, Cisl e Uil infatti è stato bocciato senza possibilità di appello dal Consiglio generale di Confindustria, lo stesso che ha indicato Boccia alla presidenza: ossia, gli elettori di Boccia non credono che quel documento possa essere la base del nuovo accordo. In verità, si sa come cominciano le trattative, mai come finiscono. Il dialogo tra industriali e sindacalisti può subito mettere da parte quel documento e iniziare un discorso diverso. Ma la situazione è più difficile perché gli industriali vogliono arrivare a un assetto della contrattazione tutto differente da quello attuale, mentre i sindacati pensano a una continuità, condita con qualche novità, ma nella sostanza ancorata ai vecchi parametri. E per loro cambiare totalmente schema, ribaltare la loro posizione può non essere affatto facile, considerando che tutto il mondo del lavoro ha approvato quel documento in una serie infinita di assemblee, riunioni, attivi e quanti altri tipi di riunioni di lavoratori si possano escogitare.

Ma gli industriali vogliono proprio cambiare tutto. Pensano infatti che le trasformazioni che sono avvenute nell’economia in questi anni impediscano di mantenere relazioni industriali come nei tempi passati. Non c’è più nulla da dividere, c’è al contrario da creare e a questo pensano che debba servire la contrattazione, a creare ricchezza, che verrebbe poi divisa, ma solo dopo averla creata. E siccome la ricchezza le relazioni industriali la possono creare solo cambiando l’organizzazione del lavoro, i turni, aumentando la partecipazione attiva dei lavoratori, con una classificazione dei lavoratori tutta differente, in modo da cambiare la produzione, è evidente che tutto ciò può avvenire solo in azienda. Insomma, gli industriali credono che ormai alle imprese servano degli abiti su misura, non più quelle taglie uniche che poteva dare il contratto nazionale di lavoro. Questo nella loro ottica non sparirebbe, assolutamente, ma certamente perderebbe il carattere che ha avuto per molti anni. E, conseguentemente con il loro ragionamento, pensano che la distribuzione della ricchezza creata, oltre che in azienda, non potrebbe che avvenire a posteriori, una volta che si sia in presenza di risultati tangibili, misurabili, nulla di presunto, di sperato, come si è sempre fatto.

Una rivoluzione totale, che i sindacati non accettano, ma con la quale dovranno scontrarsi. A meno che non cambino opinione gli imprenditori. Ma anche questa possibilità sembra remota. La filosofia della Federmeccanica, che è costruita proprio su questa teoria, sembra assolutamente vincente in Confindustria. Boccia l’ha fatta sua, ma anche Vacchi era d’accordo su questa linea: tutti e due hanno indicato appunto la strategia della federazione degli industriali metalmeccanici come l’unica via da seguire. Potrebbe venire qualche sorpresa dal tavolo dove si sta trattando il rinnovo (o rinnovamento come preferiscono dire gli industriali) del contratto dei meccanici? Sembra proprio di no, la linea della federazione imprenditoriale è molto ferma, tutti affermano che o si cambiano le regole o si può rinunciare al rinnovo. Perché l’alternativa è già molto chiara, non esistono solo le relazioni industriali, ci sono le relazioni dirette, quelle personali, che intrigano gli imprenditori molto più del vecchio dialogo con i sindacati. Noi, affermano, siamo pronti al dialogo con i sindacati come abbiamo sempre fatto, ma le relazioni dirette, quelle che vedono protagonisti le imprese e, direttamente, i lavoratori, sono altrettanto importanti e possono crescere.

E’ la disintermediazione, parola magica che sembra faccia sempre più nuovi adepti, ossia il fare a meno del sindacato. E’ già una realtà in politica, tanto che i partiti sono spariti,. Il rapporto è diretto tra il leader e gli elettori o cittadini, a seconda dei momenti. In verità, i risultati di questa disintermediazione in politica non sono esaltanti, tutt’altro. E questo dovrebbe far considerare agli imprenditori anche i problemi che la scomparsa, o anche solo l’indebolimento dei sindacati, comporterebbe. Perché i sindacati non sono solo quelli che mettono i bastoni tra le ruote delle imprese, che cercano facili privilegi, che rappresentano un freno per l’innovazione. Sono anche per prima cosa i rappresentanti, liberamente scelti, dei lavoratori, che tutte le imprese considerano il loro bene primario. Sono quelli che assicurano la coesione sociale, in fabbrica prima che nel paese, che consentono di realizzare cose nuove che i lavoratori magari, per loro incapacità o incoltura, non accetterebbero, ma che, spinti appunto dai loro rappresentanti, finiscono per fare proprie. I partiti garantivano in politica la canalizzazione del consenso, adesso non ci sono più e quel consenso è sparito, basta vedere le percentuali dei votanti alle elezioni e il numero degli incerti alla vigilia di voti anche molto importanti. Non ci sono più i partiti, la politica si è dissolta. E se succedesse qualcosa del genere nelle fabbriche? In verità l’esigenza dei lavoratori di farsi rappresentare non sparirebbe solo perché i sindacati cesserebbero d’essere quelli di una volta: ci sarebbero sempre rappresentanze operaie, magari di fabbrica, o di piccoli gruppi, ma la loro politica sarebbe ben diversa da quella che le grandi confederazioni, proprio perché raggruppano lavoratori di tutte le categorie e tutte le latitudini, assicurano adesso, pur con tutti i loro limiti e le loro lentezze. Forse alla fine saranno proprio questi i ragionamenti che prevarranno e che indicheranno la via da seguire.

Massimo Mascini

Tags: ConfindustriaContratti
Marco Bentivogli

Marco Bentivogli

Ex-segretario generale della Fim Cisl

In evidenza

Un murale per Paola Clemente, lunedì 14 luglio ad Andria la presentazione della nuova opera di Jorit

Un murale per Paola Clemente, lunedì 14 luglio ad Andria la presentazione della nuova opera di Jorit

10 Luglio 2025
Deciso tavolo per Eni, ma i sindacati confermano la mobilitazione

Versalis, Falcinelli (Filctem Cgil): “Per Eni e Governo la chimica di base è strategica purché non si faccia in Italia”. La Commissione Ue presenta il piano d’azione per l’industria chimica, mentre il nostro paese abbandona il settore

10 Luglio 2025
Garanzia Giovani, Uil: cambiare passo, allarme servizi per impiego

Giovani e sindacato, a che punto siamo? Una riflessione a partire dalla ricerca della Cisl Lombardia

10 Luglio 2025
Istat, a settembre stop produzione, -1,3% su mese

Industria, Cgil: ennesimo campanello d’allarme, subito un tavolo nazionale. Cisl: dato che non ci sorprende

10 Luglio 2025
Piombino, verso la firma dell’Accordo di Programma per il rilancio del polo siderurgico, i sindacati sospendono lo sciopero del 12 giugno

Siderurgia, sindacati: raggiunto l’accordo per il futuro occupazionale di Piombino

10 Luglio 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi