“Un discorso programmatico di altissimo profilo istituzionale, che mette al centro i valori della Costituzione, a partire dal lavoro, dalla giustizia sociale e dalla dignità delle persone”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dopo il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Il Capo dello Stato nel discorso del suo insediamento – prosegue Landini – ancora una volta ha mostrato grande attenzione ai giovani, alle donne, agli anziani, alla necessità di contrastare la precarietà e il lavoro povero, al tema della lotta alle disuguaglianze e della sicurezza sul lavoro, ricordando anche la tragedia del giovane Lorenzo Parelli, all’importanza del ruolo dei corpi intermedi”.
“Noi – conclude Landini – continueremo a fare la nostra parte dando continuità all’azione sindacale per superare la precarietà e rimettere al centro il lavoro e la dignità delle persone. L’auspicio è che anche Governo e Parlamento facciano la loro parte per dare seguito e concreta attuazione ai richiami del Presidente Mattarella, al quale va il nostro apprezzamento e ringraziamento”.
“Dal Presidente Sergio Mattarella abbiamo ascoltato oggi un discorso ampio e di altissimo profilo istituzionale”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “Il Capo dello Stato ha indicato le emergenze sanitarie, economiche e sociali e ricordato le sfide strategiche del cambiamento, inquadrando sia le une che le altre all’interno di una necessaria stagione di unità e coesione nazionale, che favorisca una maggiore partecipazione dei cittadini attraverso il costante coinvolgimento dei corpi sociali. Un monito formidabile e fondamentale per orientare di qui ai prossimi anni le scelte difficili e decisive che daranno il volto al Paese del dopo pandemia. Un percorso da fare insieme, come ha sottolineato il Presidente Mattarella, mettendo al centro occupazione ed inclusione sociale, costruire nuove occasioni di impiego per giovani e donne, garantendo la sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, combattendo la precarietà, attuando con efficienza e tempestività il Pnrr, riducendo le diseguaglianze geografiche e sociali, varando le riforme economiche. Per una Italia più giusta, nel quadro di un’Europa unita e solidale.
Ringraziamo il Capo dello Stato anche per l’appello accorato sulla tragedia che ha visto morire il giovane Lorenzo Parelli e sulle morti nei luoghi di lavoro. Una ferita che, come ha detto il presidente Mattarella, toglie dignità al Paese. Di fronte a dati che restano da bollettino di guerra, la Cisl chiede una nuova strategia nazionale più forte sia sul versante della repressione che della prevenzione. In particolare va rafforzato massicciamente l’esercito di ispettori e medici del lavoro, intensificati verifiche, controlli e ispezioni, va istituita una patente a punti che qualifichi le imprese, va fatto un grande investimento sulla formazione, introducendo la materia anche nei programmi scolastici, va sostenuta l’innovazione tecnologica finalizzata alla sicurezza e vanno vincolati gli investimenti del Pnrr all’applicazione dei contratti e delle norme. Un’azienda più sicura è anche un’azienda più produttiva e competitiva. La sicurezza sul lavoro è una battaglia comune: sindacato, imprese e governo devono vincerla insieme”.
“Da cittadini italiani, siamo orgogliosi di avere Sergio Mattarella come Capo dello Stato. Tutta la Uil lo ringrazia perché anche oggi, in occasione del suo insediamento, ha messo al centro i valori della vita, della dignità della persona e del lavoro”. È quanto dichiara Pier Paolo Bombardieri, segretario generale della Uil. “L’attenzione alle lavoratrici e ai lavoratori, ai giovani e agli anziani, ma anche ai temi della sicurezza sul lavoro e del contrasto alla povertà e alla precarietà, è decisamente apprezzabile e totalmente condivisibile. Siamo tutti chiamati, ciascuno per la propria parte, a dare attuazione concreta a questi richiami del Presidente, espressioni di un’idea di società civile degna di questo nome. Il modo migliore per ringraziare Mattarella per il servizio che rende al Paese è tradurre in scelte coerenti e provvedimenti conseguenti quelle nobili indicazioni”.
tn