Sindacati in piazza per sollecitare il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. Questa mattina Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato un presidio davanti a Montecitorio per chiedere a governo e Parlamento l’impegno a reperire le risorse necessarie per gli ammortizzatori. Presenti i segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
Le parti sociali sono intanto state convocate dal ministro uscente del Lavoro, Elsa Fornero, alle 16.15 nella sede del dicastero in via Veneto per discutere “l’andamento degli ammortizzatori sociali in deroga”, dopo che ieri il ministro aveva affermato che per gli ammortizzatori un miliardo di euro forse non basterà.
Prima di recarsi al presidio davanti al Parlamento, i leader sindacali hanno incontrato il presidente del Senato, Piero Grasso, e quello della Camera, Laura Boldrini. “L’incontro con i sindacati non può che trovarci sensibili al grido di dolore che viene dal Paese dei lavoratori in questo momento drammatico”, ha detto il presidente del Senato, Piero Grasso, al termine dell’incontro. “Faremo di tutto – ha proseguito – perché il Senato agevoli al massimo l’attivazione delle procedure per il rifinanziamento degli ammortizzatori”. Soddisfatti i sindacati per la risposta avuta dai presidenti di Camera e Senato.
Se il governo uscente, però, non risolverà il problema della cassa integrazione in deroga, stanziando le risorse necessarie a coprire le esigenze del 2013, i sindacati confederali torneranno nuovamente in piazza. Lo ha dichiarato il leader della Cigl, Susanna Camusso, concludendo la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil in piazza Montecitorio. “Se non ci saranno certezze – ha detto – avremo rapidamente altri appuntamenti. Ci lasciamo con l’augurio che il problema si risolva nelle prossime ore. Ma se non si risolverà saremo ancora nelle piazze di questo paese”. “Questo governo ha tutte le possibilità e gli strumenti per decidere e riparare agli errori che ha fatto nelle previsioni di dicembre”, ha detto Camusso, “non ci stiamo alla logica della guerra tra poveri -ha proseguito – il Paese dice che c’è bisogno di più risorse per il lavoro. Allora rinviamo le spese militari già programmate destinandole alla cig e al lavoro. Prendiamole dalle transazioni sulle rendite e dai grandi capitali. Non c’è bisogno di un genio o di tempi lunghi”.
Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, non servono “tante parole”. “Non ci interessa – ha detto in piazza Montecitorio – il dibattito su dove si trovano le risorse per la cig in deroga.
Il governo ci deve dire che si impegna a trovarle e ad approvare subito un provvedimento perché questa partita non può finire in pareggio”. L’esecutivo, a suo avviso, “ha tutto il potere e il dovere di risolvere il problema. Senza risposte porteremo migliaia di persone qui, a Roma, perché un no sarebbe una cosa inaccettabile”.
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al governo uscente di mettere nel Def 1,5 miliardi in più per la cassa integrazione in deroga, ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, aggiungendo, riferendosi all’incontro con i presidenti di Senato e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, “abbiamo chiesto di usare il sistema più semplice, sicuro e veloce, cioè che le risorse vadano nel Def”.
Intanto oggi il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, ha dichiarato che “qualsiasi risorsa si riesca a trovare a bilancio va destinata al lavoro”, a partire dagli ammortizzatori sociali. Per questo, nel rapporto dei saggi è stato evidenziato che “la priorità è mantenere la coesione sociale” e trovare queste risorse attraverso la spending review, la lotta all’evasione, la ripresa del negoziato bilaterale con la Svizzera per un accordo di trasparenza ai fini della tassazione”. In più, per Pitruzzella, non solo per gli ammortizzatori sociali, ma più in generale per gli investimenti produttivi “bisogna sfruttare i margini di elasticità che ci fornisce il patto di stabilità e crescita europeo”.