Oggi si sono riuniti, a Roma, i coordinamenti nazionali di Fim, Fiom, Uilm del gruppo Ilva. “L’incontro odierno – si legge in una nota congiunta – recupera un percorso sindacale unitario proprio in un contesto che si aggrava giorno dopo giorno, che reclama un piano strategico sulle prospettive industriali ed occupazionali del gruppo e che rischia di allontanare gli obiettivi di tutela ambientale e di salvaguardia occupazionale.”
“All’indomani dell’approvazione dell’Autorizzazione integrata ambientale, predisposta dal ministero dell’Ambiente e da Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto, l’azienda, dopo innumerevoli tatticismi, sostiene di riconoscere formalmente l’Aia, ma non concretizza in un piano industriale l’applicazione delle prescrizioni previste dall’Aia stessa.”
“Questo atteggiamento – sostengono i sindacati – non aiuta a risolvere i tre problemi nodali che Fim, Fiom, Uilm hanno posto sin dall’inizio: la tutela della salute; l’ambientalizzazione del sito; la riqualificazione industriale e la salvaguardia occupazionale di tutto il gruppo che resta un patrimonio di tutti e che non può diventare un argomento di ricatto per allontanarsi dalla soluzione dei problemi.”
“Il coordinamento nazionale di Fim, Fiom, Uilm – si legge – giudica gravi e inaccettabili le dichiarazioni, a mezzo stampa, del Presidente dell’Ilva sulla possibile chiusura dello stabilimento di Taranto a causa dell’indisponibilità degli impianti, e ritiene necessario recuperare una gestione sindacale delle problematiche Ilva che allontani dalle speculazioni politiche, aziendali e mediatiche che hanno vanamente teso, sin dall’inizio, a sminuire e colpevolizzare il ruolo del sindacato.”
I sindacati chiedono: un incontro immediato con il Presidente dell’Ilva al fine di conoscere il piano industriale e il piano operativo e i relativi investimenti con cui intende onorare le prescrizioni previste dall’Aia e la necessaria riqualificazione e innovazione industriale; l’accelerazione della convocazione da parte della Presidenza del Consiglio, così come già richiesto da Fim, Fiom, Uilm e da Cgil, Cisl, Uil sulla questione Ilva; richiesta inviata martedì 20 novembre alla luce del precipitare della situazione; una campagna informativa di assemblee in sciopero con i lavoratori in tutto il gruppo Ilva, al fine di illustrare la posizione di Fim, Fiom, Uilm; un’iniziativa di sciopero e di mobilitazione nazionale a Roma il 13 dicembre qualora il Governo non faccia pervenire la convocazione in tempi celeri.”