Questa mattina dopo una lunga trattativa notturna è stato rinnovato l’integrativo Indesit.
Angelo Stango, responsabile relazioni industriali Indesit, lei è soddisfatto dell’accordo?
Sì, abbiamo raggiunto un’intesa seguendo la nostra tradizione di accordi unitari e con il coinvolgimento dei lavoratori.
L’accordo interconfederale del 28 giugno sull’esigibilità dei contratti e sulla rappresentanza vi ha aiutato?
Noi abbiamo da sempre una tradizione di accordi unitari.
La storia degli integrativi Indesit può essere d’esempio per altre aziende in un momento in cui questi accordi hanno sempre più importanza?
Noi non vogliamo fare i maestri di nessuno. Gli integrativi li facciamo per far funzionare l’azienda. Se poi qualcuno vuol guardare alla nostra storia non ci può fare che piacere.
Cosa avete deciso sulla parte economica?
Il premio di risultato crescerà a regime nel prossimo biennio di 400 euro annui (100 nel 2011 e 300 nel 2012). Il 20% sulla redditività, il 35% sulla produttività e il 45% sulla qualità.
Cosa stabilisce l’accorso sulla redditività?
La cosa più importante è che, sempre nella tradizione di coinvolgere tutti i lavoratori, abbiamo deciso che l’obiettivo debba essere uguale per tutti, per i dirigenti come per gli operai.
Cambia la produttività con questo accordo?
Abbiamo concordato di incontrarci per concordare le azioni necessarie per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Queste azioni condivise verranno poi monitorate mensilmente. Inoltre si è deciso che la quantità livellata sarà divisa per ore lavorabili e non più lavorate come accadeva prima. Quindi non verranno escluse dal computo delle ore quelle non lavorate per assenteismo e malattie. Non saranno contate quelle perse per scioperi e permessi sindacali. Sarà preso come base l’anno 2010.
E per la qualità?
Ci saranno degli obbiettivi e dei pagamenti mensili in modo tale che ogni lavoratore sappia sempre se sta raggiungendo i traguardi previsti, per cui se per caso ci fossero dei problemi si possa intervenire subito.
Luca Fortis