Le previsioni macroeconomiche della Svimez stimano il Pil italiano a +0,9% nel 2018, + 0,2% nel 2019 e +0,6% nel 2020. In particolare, il Centro-Nord sarebbe al +0,9% nel 2018, al +0,3% nel 2019, al +0,7% nel 2020. Mentre al Sud nel 2018 l`aumento sarebbe del +0,6%, calerebbe a -0,2% nel 2019 e risalirebbe leggermente a +0,2% nel 2020. E’ quanto si legge nel rapporto Svimez sull’economia e la società del Mezzogiorno.
Come si vede, si sottolinea, la crescita è “molto modesta anche nelle aree più sviluppate del Paese”.
Il Pil del 2018 al Sud è cresciuto di +0,6%, rispetto a +1% del 2017. Ristagnano soprattutto i consumi (+0,2%), ancora al di sotto di -9 punti percentuali nei confronti del 2018, rispetto al Centro-Nord, dove crescono del +0,7%, recuperando e superando i livelli pre crisi.
Debole il contributo dei consumi privati delle famiglie con quelli alimentari che calano del -0,5%, in conseguenza alla caduta dei redditi e dell`occupazione. Ma soprattutto la spesa per consumi finali della PA ha segnato -0,6% nel 2018.
Gli investimenti restano la componente più dinamica della domanda interna (+3,1% nel 2018 nel Mezzogiorno, a fronte di +3,5% del Centro-Nord). In particolare, crescono gli investimenti in costruzioni (+5,3%), mentre si sono fermati quelli in macchinari e attrezzature (+0,1% contro +4,8% del Centro-Nord).
Alla ripresa degli investimenti privati fa da contraltare il crollo degli investimenti pubblici: nel 2018, stima la Svimez, la spesa in conto capitale è scesa al Sud da 10,4 a 10,3 miliardi, nello stesso periodo al Centro-Nord è salita da 22,2 a 24,3 miliardi.
Intanto va male l`agricoltura, va bene il terziario, mentre l`industria stenta: il valore aggiunto dell`agricoltura è calato nel 2018 al Sud di -2,7%, nel Centro-Nord è aumentato di +3,3%.
Il valore aggiunto dell`industria in senso stretto è aumentato di +1,4% nel 2018 al Sud, in calo rispetto al 2017 (+2,7%). Nel Centro Nord è cresciuto di +1,9%. Il valore aggiunto del terziario al Sud nel 2018 è aumentato di +0,5%, meno che al Centro-Nord (+0,7%).
Svimez stima che l’applicazione della clausola del 34% degli investimenti ordinari al Sud determinerebbe un’accelerazione della crescita del Pil meridionale dello 0,8% riportandolo ai livelli di crescita del Centro-Nord e fa notare che nel 2018 sono mancati all’appello nel Mezzogiorno circa 3,5 miliqrdi di investimenti.
E.G.