La Tim conferma 6.500 esuberi strutturali e in assenza di un accordo con i sindacati procederà unilateralmente alla cassa integrazione straordinaria. È quanto emerso nel corso dell’incontro tra direzione del personale del gruppo e le organizzazioni sindacali.
I rappresentanti dei lavoratori non intendono accettare la proposta in assenza di un quadro chiaro della situazione aziendale e politica e hanno pertanto chiesto di attendere l’esito dell’assemblea degli azionisti del 24 aprile, sperando che per quella data si sia insediato il nuovo governo in modo da conoscere la posizione dell’esecutivo sull’esercizio del golden power.
“Non ci saranno altre convocazioni, per l’azienda questo incontro era conclusivo e senza un nostro ripensamento hanno detto che procederanno con la cassa integrazione straordinaria: un atto unilaterale e non può che portare alla mobilitazione”, ha dichiarato il segretario nazionale Slc Cgil, Marco Del Cimmuto, al termine dell’incontro. “C’è un tema generale di incertezza perché i sindacati non hanno potuto accettare la proposta sul piano esuberi dell’azienda sul profilo del gruppo e dell’assetto azionario che condizionano visibilità sul futuro e credibilità; e che si accompagna a un momento di transizione del governo”.
“Siamo consapevoli della necessità di una riorganizzazione – conclude Del Cimmuto – ma la soluzione va cercata nella certezza di un futuro per Tim preservandone l’unicità”.