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Ubi, Massiah ottimista sulla trattativa, sindacati: preoccupano i tagli

redazione
Febbraio17/ 2020

“Sono ottimista, adesso entriamo in una procedura coi sindacati con cui abbiamo un rapporto estremamente positivo: abbiamo fatto bene fino a oggi e sono convinto che faremo anche dopo”. Così l’Ad di Ubi, Victor Massiah, in merito alla trattativa per l’uscita di 2.030 risorse nell’arco di piano al 2022.

Per il sindacato di categoria First Cisl, il nuovo piano al 2022 di Ubi “è un piano che guarda avanti dal punto di vista dell’innovazione – ha sottolineato il segretario nazionale First Cisl con delega Sabrina Brezzo – specie per quanto riguarda il modello organizzativo e le nuove tecnologie. Ma siamo preoccupati per il numero degli esuberi e delle chiusure di filiali che si prospettano. Ci batteremo perché siano evitate ulteriori operazioni di esternalizzazione e affinché tutto sia gestito attraverso gli strumenti volontari del settore”.

“Gli annunciati esuberi – prosegue – devono essere ridotti e bilanciati con nuove assunzioni, almeno una ogni due uscite, preservando l’attuale vicinanza ai territori ed alle comunità e salvaguardandone anche l’occupazione. L’auspicio è che anche questa trattativa confermi la tradizione di buone relazioni industriali che ha sempre contraddistinto il rapporto tra Ubi e i sindacati”.

“Valutiamo positivamente – ha aggiunto Giuseppe Cassella, segretario responsabile First Cisl del gruppo – gli ingenti investimenti sulle tecnologie digitali e sulla formazione, di cui devono poter beneficiare tutti i colleghi in quanto indispensabile per la loro riqualificazione professionale. Non si vede però alcuna coerenza tra questa impostazione e il taglio di circa il 10% del personale, una misura che non trova giustificazione nei risultati di bilancio e appare in contraddizione anche con l’attenzione che il piano riserva alla sostenibilità sociale”.

E.G.

redazione