La Uilca ha sempre appoggiato coloro che volevano costituire una Commissione Parlamentare d’indagine sul sistema creditizio italiano e sulla conduzione delle banche da parte dei top manager e dei consigli d’amministrazione. Ha inoltre sempre sottolineato l’importanza che questa Commissione inizi ad operare, perché riguarda un settore delicato per la vita dell’economia italiana e per la tutela del benessere delle famiglie.
Masi nella conferenza stampa di lunedì scorso a Milano per la presentazione della piattaforma per il rinnovo del CCNL Credito, auspicava “che il Sindacato fosse ascoltato a breve da questa Commissione perché occorre fare luce su questi anni bui e sugli interessi politici e partitici che hanno “giocato” con il sistema bancario”. “Il Parlamento deve far partire la Commissione non solo per il bene della nostra economia- afferma Masi-, ma anche per le centinaia di migliaia di Lavoratrici e Lavoratori che in questi anni hanno supplito alle mancanze di direttive e si sono fatti carico, con estremo senso di responsabilità, anche in situazioni difficilissime, dei problemi degli istituti bancari in cui lavorano”.
La Uilca recepisce con entusiasmo il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella convenendo sull’importanza dell’autonomia della Commissione evitando pericolose intromissioni e evitando sommari processi alle Autorità di controllo.
Masi ritiene fondamentale però che “si tenga conto delle esigenze e delle necessità delle Lavoratrici e Lavoratori che, con professionalità ed onestà intellettuale, hanno affrontato a testa alta, quotidianamente, la perpetua crisi che attanaglia il settore. La politica deve poter dare risposte a quei milioni di clienti che hanno perso i loro risparmi per colpa di manager incapaci e a quei clienti che hanno perso la fiducia nell’intero sistema bancario È necessario evitare quel “familismo” e “babismo” che tanti problemi ha creato e sta creando, per un senso di giustizia che non può, però, sconfinare nel populismo anti sistema”.
La Uilca si augura che si possa imparare dagli errori del passato, consapevoli che è necessario davvero voltare pagina una volta per tutte, buttandosi alle spalle anni di mancanza di sensibilità politica e istituzionale, figlia della cecità del potere legislativo e del potere esecutivo, che mai hanno ascoltato il Sindacato, come sui temi degli UTP, degli NPL, della profilazione della clientela (MIFID) e dell’educazione finanziaria”.
TN