“Prima la salute e la sicurezza, poi tutto il resto. La vita di ciascuno vale ben più di una commessa”. Lo ha detto Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, che ha parlato per la prima volta in videoconferenza dalla sede nazionale di Roma con tutti i componenti dell’esecutivo dell’organizzazione nazionale collegati dalle realtà territoriali.
“E’ importante ritrovarci insieme – ha ribadito – perché in questo momento di emergenza nazionale, che rischia di passare da questione sanitaria a problema di ordine sociale e di ordine pubblico, dobbiamo ritrovare il senso di comunità improntata alla solidarietà e al bene comune. Nella fase contingente non è pensabile che vengano richiesti ai cittadini obblighi per mantenere la tutela della salute e poi osservare che quelle medesime regole non valgono più quando quegli stessi cittadini oltrepassano i cancelli dei luoghi di lavoro. Mai come ora le leggi del profitto non devono avere la meglio su quelle del diritto alla vita. Al lavoro si va solo in condizioni di garanzia! Oggi siamo messi alla prova, ma come sindacato dobbiamo dare il nostro meglio per aiutare a superare paure e rancori e praticare assistenza e servizio a quanti rappresentiamo”.
Proprio questa mattina la Uiltec nazionale aveva diffuso un comunicato ai lavoratori in cui si evidenziavano le norme di comportamento da adottare: “In questa fase di emergenza dobbiamo rispettare le indicazioni del Governo, nel pieno rispetto della salute di tutti i lavoratori e di tutti i cittadini italiani al fine di contenere la diffusione del virus. In caso di mancanza delle previste condizioni di sicurezza, i lavoratori che si rifiuteranno di prestare la loro opera, dovranno avere la copertura da parte delle nostre Organizzazioni con le decisioni del caso. Invitiamo quindi tutte le imprese ad un confronto serrato ed aperto al fine di trovare velocemente le condizioni di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro di nostra competenza”.
Concludendo i lavori dell’esecutivo nazionale Pirani ha espresso fiducia: “E’ dura la prova a cui siamo chiamati, ma ne usciremo migliori”.
TN