Oggi, 27 giugno, i giornalisti della Rai ritirano le firme dai propri servizi come segno di protesta nei confronti della annunciata riduzione degli spazi informativi e delle ulteriori chiamate dirette di esterni da parte dell’azienda.
La protesta sarà spiegata ai cittadini con un comunicato letto in tutte le edizioni principali di Tg e Gr, oltre che pubblicato su web e televideo.
Tra i motivi dello sciopero delle firme, il sindacato autonomo dei giornalisti chiede una radicale riforma dell’informazione, nelle testate e nelle reti: “È il momento dell’innovazione e del cambiamento – scrive l’esecutivo dell’Usigrai –. L’azienda invece va in direzione opposta con la riproposizione di vecchi metodi che passano per le chiamate dirette di esterni, la riduzione di spazi di informazione, e l’aumento del peso di società di produzione e degli agenti.”
Il sindacato, inoltre, precisa che il ritiro delle firme è “solo il primo passo della mobilitazione”. In queste ore, insieme ai Cdr, “stiamo raccogliendo i curriculum delle giornaliste e dei giornalisti della Rai e presto li consegneremo al vertice di Viale Mazzini. A una azienda che non vuole conoscere i giornalisti interni, per assumerne di esterni, rispondiamo con la nostra professionalità, la nostra storia, le nostre competenze. Nell’unico modo che conosciamo: la massima trasparenza. E se fossero confermate le notizie delle ultime ore, non ci fermeremo. Ci rivolgeremo alle sedi opportune per il rispetto del dovuto confronto sindacale sulle modifiche di palinsesto, e forniremo ulteriore documentazione all’Anac e alla Corte dei Conti affinché valuti il rispetto delle regole anche nelle ulteriori nuove assunzioni.”
“La responsabilità di queste scelte – conclude il sindacato – sarà del Direttore generale che le propone, ma anche dei Consiglieri di Amministrazione che domani dovessero dare il proprio via libera.”