Via libera dal Consiglio dei ministri alla modifica al Jobs act per la solidarietà espansiva. Il cdm ha approvato in via preliminare la possibilità di trasformare i contratti di solidarietà “difensivi” in contratti di solidarietà “espansivi”, così da favorire l’incremento degli organici e l`inserimento di nuove competenze.
La trasformazione, spiega il governo “può riguardare i contratti di solidarietà difensivi in corso da almeno dodici mesi nonché quelli stipulati prima del primo gennaio 2016, a prescindere dal fatto che siano in corso da dodici mesi o meno, e dovrà avvenire nelle forme previste per la stipula dei contratti di solidarietà espansivi.”
“Con questa trasformazione – sottolinea il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti – intendiamo favorire, con una collaborazione tra imprese e istituzioni, l’incremento dei lavoratori e l’inserimento di nuove competenze, in linea con il nostro obiettivo prioritario di determinare le condizioni per un aumento dell’occupazione.”
La possibilità di trasformare i contratti di solidarietà da difensivi in espansivi va nella direzione di favorire un aumento dell’occupazione. Questo il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al correttivo al Jobs act approvato in via preliminare dal cdm.
“Con questa previsione – sottolinea il ministro – intendiamo favorire, con una collaborazione tra imprese e istituzioni, l’incremento dei lavoratori e l’inserimento di nuove competenze, in linea con il nostro obiettivo prioritario di determinare le condizioni per un aumento dell’occupazione.”
Il cdm ha approvato tra i correttivi e le integrazioni al Jobs act una norma che prevede poi che l’Isfol, l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, a decorrere dalla data di entrata in vigore decreto legislativo, cambi denominazione e assuma quella di Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (Inapp), “maggiormente corrispondente ai compiti di monitoraggio e valutazione svolti dall’istituto.”
“Sempre con riferimento all’Isfol, si sopprime il ‘ruolo ad esaurimento’ previsto per i dipendenti Isfol che transitano nei ruoli Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive sul lavoro, al fine di evitare che i lavoratori possano vedere pregiudicate le loro prospettive di carriera, in particolare la partecipazione alle procedure per ottenere un superiore inquadramento”, spiega una nota di Palazzo Chigi.
Il cdm inoltre ha approvato la modifica in parte “delle funzioni attribuite all’Anpal”. Da un lato, si chiarisce quali sono i servizi per il lavoro che rientrano nelle competenze dell’agenzia, dall’altro, si aggiunge la competenza relativa al coordinamento dei programmi formativi destinati alle persone prive di impiego, ai fini della qualificazione e riqualificazione professionale, dell’autoimpiego e dell’immediato inserimento lavorativo, nel rispetto delle competenze attribuite alle regioni e province autonome.
Si precisa che lo stato di disoccupazione è compatibile con lo svolgimento di rapporti di lavoro, autonomo o subordinato, dai quali il lavoratore ricava redditi di ammontare esiguo, tali da non superare la misura del reddito cosiddetto non imponibile.
Via libera anche ad alcune modifiche alla “disciplina sul diritto al lavoro delle persone con disabilità”. In una nota, palazzo Chigi spiega che ” si precisa che la computabilità dei lavoratori già disabili prima della costituzione del rapporto di lavoro, anche se non assunti tramite il collocamento obbligatorio, riguarda i lavoratori che abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 60%.”
“Si lega – continua la nota – l’importo delle sanzioni relative alla violazione dell’obbligo di invio del prospetto informativo e alla mancata copertura della quota d’obbligo alla misura del contributo esonerativo previsto dall’articolo 5 della legge 68 del 1999.”
Si chiarisce che per le violazioni relative alla mancata copertura della quota d’obbligo è applicabile la procedura della diffida, che in tal caso dispone, in relazione alla quota d’obbligo non coperta, la presentazione agli uffici competenti della richiesta di assunzione o la stipulazione del contratto di lavoro con la persona avviata dagli uffici competenti.