Un pacchetto “consistente” per la crescita da 120-130 miliardi, equivalenti all’1% del Pil europeo. Lo hanno proposto oggi a Roma il premier Mario Monti, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il premier spagnolo Mariano Rajoy. Altro punto di accordo è il via libera alla Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che vede la Gran Bretagna assolutamente contraria: Hollande ha anticipato che su questo si andrà avanti su una cooperazione rafforzata tra i favorevoli, che sono la stragrande maggioranza. “L’Ue ha fatto finora passi avanti significativi ma ancora non sufficienti”, ha detto il Professore aprendo la conferenza stampa a Villa Madama tra i quattro leader. Ma se la necessità di rilanciare la “crescita” è stata condivisa da tutti, la Merkel ha sottolineato come non si debba dimenticare che “crescita e finanze solide sono i due lati della stessa medaglia”.
Non si è entrati nel dettaglio degli eurobond, ma il presidente francese Hollande ha insistito sul fatto che debbano rimanere “una prospettiva”, e non di 10 anni. Poi ha aperto sulla cessione di parti di sovranità nazionale verso quell’ “unione politica più forte” sostenuta dalla Merkel: “Si possono cedere porzioni di sovranità nazionale, ma solo se ci sarà più solidarietà in Europa”. E’ stato invece Rajoy ad accennare allo ‘scudo anti-spread’ sollecitato nei giorni scorsi da Monti: si può usare l’Efsf “per comprare debito nel mercato secondario, ma secondo le misure stabilite e approvate a suo tempo” e “in circostanze eccezionali”. (LF)
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