Un accordo storico, il primo in Est Europa, tra il cartello della Confederazione nazionale dei sindacati di Romania ALFA e l’Associazione Patronale Confindustria Romania, un’organizzazione che riunisce i principali investitori italiani nel Paese. Un protocollo di collaborazione per affrontare la fase 3 della lotta al coronavirus e dell’emergenza sanitaria: produrre e distribuire convivendo in sicurezza con il coronavirus, fino a quando non ci sarà una cura definitiva. Una progettualità unica che mette al centro la persona, lavoratore, manager, dipendente, imprenditore, e la sua famiglia, come fonte di valore. Un esempio che da Bucarest gli industriali italiani, che da anni investono nel Paese, puntano a portare avanti anche in altri Paesi per una ripartenza sicura, agile e che produca sempre più valore.
I tre temi fondamentali dell’accordo firmato oggi sono il Protocollo sanitario di Mutua MBA con garanzie per tutti i dipendenti, che comprendono anche quelle relative al Covid-19, l’impiego dell’intelligenza artificiale a supporto della salute negli ambienti di lavoro e la Safety Trust certification – la Nuova Frontiera delle certificazioni per il lavoro.
Cartel Alfa e Confindustria Romania, pur mantenendo inalterate le loro rispettive mission da due posizioni diverse, quella patronale e quella sindacale, pur mantenendo inalterate le rispettive singole identità e la totale automia operativa, oggi, hanno trovato una convergenza progettuale su un semplice tema, quello di valorizzare ancora di più l’individuo e la sua famiglia come il principale bene da proteggere in una situazione di grave emergenza sanitaria ed economica, indipendentemente dalla funzione o ruolo aziendale che ricoprono.
“Considerando l’importante numero di datori di lavoro italiani sul mercato romeno, apprezziamo in particolare la responsabilità dimostrata da Confindustria Romania. Siamo interessati a stabilire una buona partnership, al fine di garantire posti di lavoro di qualità con standard elevati per la sicurezza e la salute dei dipendenti – ha dichiarato Bogdan Hossu, presidente del cartello CNS ALFA – La nostra consolidata esperienza sindacale sul territorio e le best pratices italiane proposte da Confindustria Romania, congiuntamente, rappresentano la nuova visione di come si può essere concreti in tempi rapidi, attivando misure straordinarie di fronte ad emergenze straordinarie”.
Per Hossu è “importante sviluppare attività redditizie, creando valore aggiunto per tutti, anche attraverso un`ulteriore forma di assistenza sanitaria, partendo proprio da questa emergenza sanitaria possiamo creare, insieme, maggiore sicurezza per tutti nel mondo del lavoro, nel rispetto della salute e della vita familiare”, ha aggiunto.
Confindustria Romania nell’arco della pandemia e della relativa emergenza sanitaria non si è mai fermata e ha portato avanti proposte creative e concrete. Il presidente Giulio Bertola è assolutamente convinto dei risultati che questo ulteriore passo potrà portare in termini di rilancio: “Ritengo sia un atto storico, di grande responsabilità sociale, che rafforza anche i valori costituenti delle nostre rispettive entità, pur nel rispetto dei singoli ruoli, sindacale uno e patronale-associativo l`altro. Esiste un legame irrinunciabile tra ripartenza economica e coesione sociale. Non possiamo pensare alla ripartenza economica in un contesto di possibili tensioni”.
ll lavoro che sta dietro a questo protocollo è ingente e ancora di più lo sono i contenuti di cui l’accordo è stato arricchito: “Stiamo lavorando ad una progettualità articolata, innovativa, indirizzata alla protezione dell`ambiente di lavoro a 360 gradi, location e persone, integrando le competenze tipiche di settori speciali: best practice italiane sulla protezione sanitaria grazie alla Mutualità MBA, no profit del terzo settore, procedure certificative innovative per la sicurezza degli ambienti di lavoro, grazie al RINA e intelligenza artificiale a supporto della sicurezza sanitaria.
La nuova visione illuminata di una concreta cooperazione tra due forze del Paese che per alcuni era ritenuta impossibile, diventata invece una concreta realtà per aumentare la coesione sociale anche attraverso luoghi di lavoro più sicuri e con maggiore protezione sanitaria per il mondo del lavoro e per tutte le persone, concetto tra l’altro in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite”, ha concluso il presidente di Confindustria Romania.
E.G.