Gli aiuti fiscali concessi da alcuni Stati Ue a Fiat e Starbucks sono illegali: e’ quanto dovrebbe sancire l’Unione europea il 21 ottobre, a quanto riferisce il Wall Street Journal anticipando la decisione della Commissione europea rispetto ai tax ruling tra Stati e multinazionali.
Secondo il quotidiano statunitense, dopo oltre un anno di indagini l’antitrust Ue ha raggiunto la convinzione che le regole europee sono state violate, perché sia la catena di caffetterie che la controllata di Fca Fiat Finance and trade, hanno beneficiato di condizioni di favore rispetto agli altri gruppi. Di conseguenza, la Ue potrebbe chiedere a Starbucks e al gruppo guidato da Sergio Marchionne di restituire le tasse che non hanno pagato.
Altre due inchieste avviate dall’antitrust riguardano Apple per il trattamento fiscale in Irlanda e Amazon per gli accordi, ancora una volta, con il Lussemburgo. I tax rulings di per sé non sono illegali: si tratta semplicemente di informazioni preventive, da parte dello Stato, sulle somme che la società dovrà versare al fisco. Possono però implicare un aiuto di Stato se la pratica comporta vantaggi selettivi per un’impresa. In ogni caso, un recente documento dell’Ocse, approvato anche dai ministri finanziari del G20, stabilisce che a partire dal prossimo anno questo genere di intese non potranno restare ”riservate” da dovranno essere immediatamente comunicate al fisco dei paesi in cui la multinazionale ha sede, e in tutti quelli in cui opera.