Secondo l’Osservatorio Assosomm, il 2016 ha segnato, per il ricorso al lavoro in somministrazione e quindi il ricorso alle Agenzie per il Lavoro per la gestione del proprio personale, il più alto giro d’affari di sempre, con circa 8,6 miliardi di euro, pari al + 6 % sul 2015. Il quarto trimestre del 2016, in particolare, ha segnato una crescita di +12 %.
E anche il mese di avvio per questo 2017 conferma il trend con un gennaio capace di far registrare un fatturato di settore di +20%. Un dato, quest’ultimo, in grado di testimoniare una ripresa economica più convincente rispetto a quanto si poteva prevedere.
Sempre in riferimento all’anno passato, l’Osservatorio Assosomm rileva che sono state attivate circa 440.000 missioni che hanno interessato 330.000 lavoratori di cui, a tempo indeterminato, 40.000, pari a circa il 12% degli avviati. Sono inoltre state oltre 440 milioni le ore lavorate e oltre 260.000 gli equivalenti full time.
Le aziende segnalano con sempre maggiore forza la necessità di entrare in contatto con persone qualificate e si dimostrano più propense ad allungare la durata dei contratti in somministrazione. I profili più richiesti sono quelli della meccanica di precisione.
Nel dibattito in atto sui numeri del lavoro, guardando nello specifico al settore della somministrazione di lavoro, i trend registrati risultano molto positivi. Le prime 10 Agenzie per il Lavoro, su 85 imprese attive nella somministrazione, hanno fatto registrare i due terzi del fatturato globale.
“Le missioni avviate, – sottolinea Assosomm in una nota – hanno interessato circa 330 mila lavoratori, di cui 40 mila assunti con contratto a tempo indeterminato. Dato emblematico questo, se si pensa che il settore della somministrazione, immaginato come istituto atto a fornire manodopera per un arco di tempo limitato ad esigenze temporanee, registra una percentuale del 12% di lavoratori assunti a tempo indeterminato che, a dicembre 2016, hanno raggiunto il picco di quasi 42.000”.