I conservatori britannici di Boris Johnson si sono aggiudicati l’ultimo seggio il cui conteggio è terminato solo negli ultimi minuti per una somma totale di 364 seggi su 650, pari a 47 seggi in più rispetto al voto precedente alle elezioni anticipate legislative di ieri. I labursiti sono arrivati secondi, ma nettamente distaccati dai Tory, con 203 seggi, ben 59 in meno rispetto alla precedente tornata elettorale. Il terzo partito è il Partito indipendentista scozzese Snp che ha fatto incetta di voti in Scozia polverizzando le altre forze politiche e aggiudicandosi 48 seggi, 13 in più dell’ultimo round. Scacco totale per i liberal democratici che vincono solo 11 seggi, perdendone uno con la giovane leader Jo Swinson che non è stata rieletta.
“Andremo avanti e realizzeremo la Brexit senza indugi e nei tempi stabiliti”, usciremo “uniti” dall’Ue: così Boris Johnson dopo la netta vittoria alle elezioni, commentando stamattina a Londra i risultati del voto e prospettando il divorzio da Bruxelles, come promesso, per il 31 gennaio. “Abbiamo spezzato lo stallo”, ha detto, affermando che “la miserabile minaccia di un secondo referendum è stata sventata”.
Il premier conservatore ha prospettato un voto in parlamento prima di Natale e ha detto di volere ora mettere mano a tutti gli aspetti più importanti per una vera svolta del Paese, citando innanzitutto il Servizio sanitario nazionale, ma anche le scuole, la polizia, la ricerca, la volontà “di rendere questo Paese il più verde e il più ricco”.
Poi ha concluso, in perfetto stile BoJo: “ma prima, amici miei, andiamo avanti e facciamo anche colazione”
TN