“I dati dell’Ocse e della Corte dei Conti, illustrati oggi, rappresentano un duro colpo per il governo Renzi, perché i primi abbassano le aspettative di crescita, mentre i secondi svelano che i sacrifici imposti agli italiani con la spending review sono stati vani e inutili”. Questo il commento del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone.
“Il taglio della stima del Pil italiano – spiega -, pur facendo parte di un’ondata di revisioni al ribasso da parte dell’Ocse, tale da coinvolgere le maggiori economie mondiali, e l’allarme della Corte dei Conti mettono l’Italia e soprattutto gli italiani più tartassati in serio allarme, in particolare per la prospettiva di eventuali ‘contrazioni, se non addirittura, soppressioni di prestazioni rese alla collettività’”.
“Non è questione di propaganda – conclude Capone – contraria o favorevole al governo, è in ballo il futuro del Paese e del ceto medio già stritolato dalla crisi, che non può permettersi altri anni di rigore, di tagli indiscriminati, di sacrifici che, a quanto pare, per la Corte dei Conti, sono una realtà niente affatto scongiurata”.