Dopo la tragedia dei cinque operai morti a Casteldaccia, in provincia di Palermo, duranti i lavori di manutenzione della rete fognaria, Cgil, Cisl e Uil e le segreterie provinciali dei sindacati edili Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil hanno proclamato per la giornata di oggi uno sciopero generale di 4 ore e di 8 ore dei lavoratori edili nella sola provincia di Palermo, con un presidio davanti la prefettura alle 9 di mattina. “Siamo sconvolti e addolorati per la terribile tragedia di Casteldaccia”, dichiarano i segretari generali di Feneal-Uil, Vito Panzarella, Filca-Cisl, Enzo Pelle, Fillea-Cgil, Alessandro Genovesi. “Siamo vicini ai familiari delle vittime, ai quali va il nostro cordoglio, e siamo vicini agli altri lavoratori coinvolti”.
“Sosteniamo con forza le iniziative e la mobilitazione decise a livello territoriale, e valutiamo nuove azioni per mettere fine a questa strage – aggiungono i tre segretari – . Questa nuova tragedia deve indurci a mettere in campo con la massima urgenza tutte le misure idonee a garantire la sicurezza degli addetti, con l’impegno comune di tutti i protagonisti: istituzioni, sindacati, imprese. Brandizzo, Firenze e oggi Casteldaccia sono la dimostrazione che l’edilizia resta uno dei settori più a rischio: bisogna agire in fretta, non possiamo più tollerare lutti e tragedie”, concludono Panzarella, Pelle e Genovesi.
“Sgomento, costernazione e dolore” anche da parte dei segretari generali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Daniela Piras. “Si ripropone il tema della prevenzione, salute e sicurezza per chi lavora, mentre si continuano a contare le vittime ogni giorno. È come una guerra civile alla quale nessuno dei lavoratori ha deciso di prender parte. Davvero basta!”.
La Magistratura, attraverso il lavoro della polizia giudiziaria, sta accertando la dinamica dei fatti, ma al momento risulta che tra le vittime ci sarebbe un interinale dell’Azienda municipalizzata dell’Acquedotto di Palermo, mentre gli altri operai che erano al lavoro apparterrebbero a una ditta esterna. “Valuteremo le iniziative da intraprendere, ma diciamo da subito che per tutto quel che riguarda la sicurezza sul lavoro, occorre rafforzare gli investimenti, aumentare le azioni preventive e inasprire le pene per chi non rispetta la normativa” hanno concluso i tre leader sindacali.
e.m.