“Una riforma che non dà le risposte necessarie al lavoro non sarebbe un punto di forza rispetto alla comunità internazionale”. Così la Cgil replica alle parole di oggi del premier Mario Monti circa la necessità di “arrivare al Consiglio europeo con la legge sul mercato del lavoro” approvata.
Al contrario, afferma il segretario confederale, responsabile del mercato del lavoro, Serena Sorrentino, “l’effetto della mancata riduzione delle disparità, della dualità e delle diseguaglianze nel mercato del lavoro va nel segno di un maggiore conflitto sociale e di un’incertezza della condizione delle persone che non è ciò di cui hanno bisogno i lavoratori, le imprese e gli investitori. Ci saremmo aspettati – prosegue – dal presidente del Consiglio un appello alle camere a fare una ‘buona legge’ e non di approvare, a prescindere, un provvedimento che ha sempre meno consensi”, conclude.