Riunione n. 78
MERCOLEDÌ 3 OTTOBRE 2012
Presidenza del Vice Presidente
Orario: dalle ore 14,50 alle ore 15,40
AUDIZIONE INFORMALE DI RAPPRESENTANTI DI CONFINDUSTRIA, CONFAPI, CONFAGRICOLTURA, RETE IMPRESE, CONFETRA, ANIA, ABI E SINPA SUL DISEGNO DI LEGGE N. 3181
351ª Seduta
Presidenza del Vice Presidente
La seduta inizia alle ore 15,45.
SULLA RIPRESA DELL’ESAME DEI DISEGNI DI LEGGE NN. 1473 E ABBINATI
Il senatore CASTRO (PdL), richiamando articoli di stampa apparsi oggi, stigmatizza i disordini verificatisi ieri a seguito dello sciopero di 24 ore nel settore del trasporto pubblico locale, che ha creato numerosi disagi in molte città.
Reputa dunque urgente riprendere l’esame dei disegni di legge nn. 1473 e 1409, esaminati congiuntamente con la Commissione affari costituzionali, al fine di regolamentare lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. In proposito, rammenta che l’esame era stato sospeso a seguito del venire meno delle ragioni di urgenza, stante una stagione positiva nei rapporti sindacali. A fronte dell’episodio di ieri, giudica invece opportuno accelerare l’iter dei suddetti provvedimenti che comporterebbero indubbi benefici per i consumatori. Sottopone pertanto tale richiesta alla Presidenza e ai Capigruppo.
Il senatore ROILO (PD), pur comprendendo le preoccupazioni che le iniziative di sciopero in questo settore possono suscitare negli utenti, non ritiene invece opportuno riprendere l’esame dei disegni di legge summenzionati, che di fatto mettevano in discussione il diritto di sciopero.
La senatrice CARLINO (IdV) concorda con il senatore Roilo, giudicando a sua volta inopportuna la prosecuzione dell’iter dei disegni di legge nn. 1473 e abbinati. Osserva del resto come lo sciopero comporti di per sé dei disagi, connaturati all’esercizio del diritto stesso.
La senatrice SPADONI URBANI (PdL) condivide invece la richiesta del senatore Castro, reputando urgente regolamentare le modalità di esercizio del diritto di sciopero.
Il PRESIDENTE assicura che sottoporrà al presidente Giuliano la questione, che potrà essere trattata in Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi.
IN SEDE REFERENTE
(3181) TREU ed altri. – Interventi a sostegno del pensionamento flessibile e della solidarietà intergenerazionale
(Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 25 settembre scorso.
Il presidente MORRA comunica che si sono appena svolte, in sede di Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, le audizioni informali di esponenti di CONFINDUSTRIA, CONFAPI, CONFAGRICOLTURA, RETE IMPRESE, CONFETRA, ANIA, ABI e SINPA e che le memorie depositate verranno pubblicate sulla pagina web della Commissione.
Prende atto la Commissione.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(3400) TOFANI ed altri. – Norme per favorire il miglioramento della sicurezza delle macchine e delle attrezzature di lavoro
(Seguito dell’esame e rinvio)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 19 settembre scorso.
Il presidente MORRA comunica che, allo scadere del termine, sono stati presentati un ordine del giorno e due emendamenti, pubblicati in allegato al presente resoconto.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
(3007) TREU ed altri. – Misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori licenziati
(700) ROILO. – Norme per favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi precocemente dal mondo del lavoro
(1466) VALENTINO. – Disposizioni in materia di ricollocazione dei disoccupati di lunga durata
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 19 settembre scorso.
Il presidente MORRA comunica che, allo scadere del termine, sono stati presentati 24 emendamenti, pubblicati in allegato al presente resoconto.
Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.
(2206) Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili, approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati Stucchi ed altri; Barbieri ed altri; Schirru ed altri; Volontè e Delfino; Osvaldo Napoli e Carlucci; Prestigiacomo; Ciocchetti; Marinello ed altri; Grimoldi ed altri; Naccarato e Miotto; Caparini ed altri; Cazzola ed altri; Commercio e Lombardo; Pisicchio
(107) THALER AUSSERHOFER. – Disposizioni in materia di prepensionamento a favore dei familiari di portatori di handicap grave
(147) DE LILLO. – Modifica all’articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità
(657) BUTTI. – Norme per il prepensionamento di genitori di disabili gravi
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)
Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 19 settembre scorso.
La relatrice GHEDINI (PD), riallacciandosi a quanto affermato nella seduta dell’11 settembre scorso, invita il Presidente a verificare se la 5aCommissione ha formalmente richiesto la relazione tecnica sui provvedimenti in titolo.
Il PRESIDENTE fornisce assicurazioni in tal senso.
SULL’INDAGINE CONOSCITIVA RELATIVA ALLE CONSEGUENZE OCCUPAZIONALI DERIVANTI DAGLI EFFETTI DELLA CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA
La senatrice POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI) chiede che nell’ambito dell’indagine conoscitiva in titolo vengano auditi i rappresentanti dell’ILVA, tanto nelle sue componenti aziendali quanto nella rappresentanza sindacale.
La senatrice SPADONI URBANI (PdL) rende noto che nella Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche” è stata proposta l’audizione dei magistrati e dei rappresentanti dell’ILVA.
Il senatore NEROZZI (PD) fa presente che la richiesta avanzata in quella sede attiene più propriamente alle malattie professionali, tanto che sarà audito anche il Ministro della salute.
Il senatore CASTRO (PdL) aderisce, a nome del suo Gruppo, alla richiesta della senatrice Poli Bortone, ritenendo che l’audizione di rappresentanti dell’ILVA si inserisca appieno nel contesto dell’indagine conoscitiva sulle aziende in crisi. Suggerisce comunque di audire separatamente la parte datoriale e le sigle sindacali.
Propone altresì di audire anche rappresentanti della FIAT alla luce delle recenti scelte dell’azienda.
Il senatore ROILO (PD), pur concordando con la sollecitazione della senatrice Poli Bortone, invita a tener conto della particolare situazione dell’ILVA, la quale attualmente non è un’azienda in crisi ma ha problemi di impatto ambientale. Precisa infatti che solo a seguito dell’intervento della magistratura potrebbe esserci il rischio di chiusura dello stabilimento. Reputa dunque opportuno distinguere i problemi inerenti l’ambiente da quelli industriali.
La senatrice CARLINO (IdV) esprime l’assenso del suo Gruppo all’audizione dell’ILVA.
Il presidente MORRA riconosce che le questioni siano distinte ma a suo avviso strettamente correlate. Stante la convergenza manifestata circa la possibilità di audire esponenti dell’ILVA e della FIAT, comunica che riferirà al presidente Giuliano la proposta di integrare l’elenco delle audizioni già programmate.
Prende atto la Commissione.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il senatore CASTRO (PdL), alla luce di alcune richieste di audizione avanzate da lavoratori di diverse imprese, ritiene inopportuno che la Commissione interloquisca a livello istituzionale con soggetti privi di un’adeguata rappresentatività.
Concorda la senatrice GHEDINI (PD).
La seduta termina alle ore 16,05.
ORDINE DEL GIORNO E EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE
N. 3400
G/3400/1/11
La Commissione 11a del Senato, in sede di esame del disegno di legge n. 3400 recante «Norme per favorire il miglioramento della sicurezza delle macchine e delle attrezzature di lavoro»;
premesso che:
la possibilità di erogazione di agevolazioni «sotto qualsiasi forma», come indicato nell’articolo 1 del disegno di legge in esame, sembra conciliarsi difficilmente con la clausola di invarianza che viene invece posta al successivo articolo 3;
le risorse già attualmente destinate ad incentivare l’adeguamento e il miglioramento delle dotazioni di sicurezza delle macchine e delle attrezzature di lavoro sono assai limitate e sembra dunque necessario lo stanziamento di ulteriori risorse al fine di non rischiare di ridurre le prescrizioni del testo in esame ad un semplice manifesto di intenti;
impegna il Governo:
ad assicurare, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, il reperimento delle risorse necessarie ad assicurare l’efficacia sostanziale delle disposizioni di cui al disegno di legge in esame.
Art. 1
1.1
Al comma 1, dopo le parole: «pubbliche amministrazioni», inserire le seguenti: «di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni,».
Art. 3
3.1
Al comma 1, dopo le parole: «Ministro del lavoro e delle politiche sociali», inserire le seguenti: «ed alle competenti Commissioni parlamentari».
EMENDAMENTI AL DISEGNO DI LEGGE
N. 3007
Art. 1
1.8
Al comma 1, dopo le parole: «alla collocazione in» inserire le seguenti: «CIGS ovvero in».
1.1
Al comma 1, sostituire le parole: «sono tenute ad offrire» con le seguenti: «possono offrire».
Conseguentemente, sopprimere, nella rubrica, la parola: «obbligatoria».
1.2
Al comma 2, sostituire il primo periodo con il seguente:
«Il programma aziendale di servizi di supporto alla ricollocazione professionale è proposto dall’impresa ai rappresentanti sindacali in sede di procedura per la dichiarazione di mobilità di cui all’articolo 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, con i quali, entro quindici giorni, si dovrà pervenire ad un accordo, in mancanza del quale lo stesso programma viene sottoposto dall’impresa all’esame della Direzione provinciale del lavoro competente per territorio che, entro quindici giorni, espone i propri rilievi che l’azienda dovrà recepire nel programma definitivo».
1.9
Al comma 2, sostituire il primo periodo con il seguente:
«Il programma aziendale di servizi di supporto alla ricollocazione professionale, che tiene conto di quanto previsto dall’articolo 4 della legge n. 92 del 2012, è proposto dalle imprese che occupino almeno 15 dipendenti ai rappresentanti sindacali in sede di procedura per la dichiarazione di mobilità di cui all’articolo 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223, e successive modificazioni, con i quali, entro quindici giorni, si dovrà pervenire ad un accordo, in mancanza del quale lo stesso programma viene sottoposto dall’impresa all’esame della Direzione provinciale del lavoro competente per territorio che, entro quindici giorni, espone i propri rilievi che l’azienda dovrà recepire nel programma definitivo.»
1.3
Al comma 2, primo periodo, sostituire le parole: «è sottoposto dall’impresa all’approvazione della» con le seguenti: «è presentato dall’impresa alla».
1.4
Al comma 2, al secondo periodo, sostituire le parole: «è sottoposto altresì all’approvazione, rispettivamente della Direzione regionale del lavoro o del Ministero del lavoro e delle politiche sociali» con le seguenti: «è presentato, rispettivamente, alla Direzione regionale del lavoro o al Ministero del lavoro e delle politiche sociali».
1.5
Sopprimere il comma 3.
Conseguentemente al comma 4 sopprimere le parole: «e dei piani individuali di ricollocazione professionale di cui al comma 3».
1.7
LA RELATRICE
Dopo il comma 3, inserire il seguente:
«3-bis. Al fine di favorire la ricollocazione professionale dei lavoratori di età superiore a cinquanta anni, disoccupati per giustificati motivi inerenti l’attività produttiva, l’organizzazione del lavoro ed il regolare funzionamento aziendale e iscritti alle liste di mobilità e di collocamento da più di un anno, le pubbliche amministrazioni provvedono, mediante l’inserimento di clausole sociali nei bandi di gara, all’affidamento di attività e servizi mediante convenzioni con operatori economici a condizione che la forza lavoro da essi occupata sia costituita, in misura non inferiore al 40 per cento, dai citati lavoratori».
1.10
Dopo il comma 3, inserire il seguente:
«3-bis. Qualora nell’accordo di cui al comma 2 vengano previsti esodi incentivati di lavoratori, ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 92 del 2012, si dovrà sottoporre l’accordo stesso all’INPS per la sua valutazione.»
1.0.1
LA RELATRICE
Dopo l’articolo 1, inserire il seguente:
«Art. 1-bis.
(Percorsi formativi)
Presso i centri per l’impiego e gli uffici di collocamento privati sono istituite banche dati dedicate per i lavoratori di età superiore a cinquanta anni, disoccupati a causa di processi di riduzione o trasformazione aziendale, e iscritti alle liste di mobilità e di collocamento da più di un anno, finalizzate all’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro, nonché alla divulgazione di percorsi formativi e di ricollocazione professionale dei lavoratori medesimi. L’accesso alle banche dati è gratuito».
Art. 2
2.8
Al comma 1, sopprimere le parole: «integralmente finanziati dalle imprese salvo accesso al cofinanziamento».
2.1
Apportare le seguenti modificazioni:
a) il comma 2, è sostituito dal seguente:
«2. Ai fini dell’affidamento dei servizi di supporto alla ricollocazione, le imprese possono avvalersi esclusivamente delle strutture pubbliche competenti, nonché dei seguenti operatori, a tal fine accreditati secondo le modalità di cui al comma 4:
a) agenzie del lavoro autorizzate a svolgere le attività di cui all’articolo 4, comma 1, lettere a) ed e), del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276;
b) appositi soggetti giuridici costituiti ai sensi dell’articolo 13, comma 7, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276;
c) altri soggetti giuridici misti appositamente costituiti, a condizione che vi partecipi un operatore di cui alla lettera a);
d) appositi nuclei di dipendenti a tal fine costituiti, integrati da esperti esterni tra i quali siano compresi operatori di cui alla letteraa)».
b) il comma 4, è sostituito dal seguente:
«4. I criteri per l’accreditamento delle strutture di cui al comma 2, sono stabiliti, previa intesa sancita in sede di Conferenza unificata, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sentite le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge».
2.2
Al comma 2, sopprimere la lettera d).
2.3
Al comma 2, lettera e), sopprimere le parole: «, mediante affidamento a titolo oneroso, secondo le modalità di cui al comma 4».
Conseguentemente, sopprimere il comma 4.
2.9
Dopo il comma 2, inserire il seguente:
«2-bis. Ai fini dell’affidamento dei servizi di supporto alla ricollocazione, le imprese possono avvalersi inoltre degli organismi paritetici, così come definiti dall’articolo 2, comma 1, lettera ee), del decreto legislativo n. 81 del 2008, e delle loro articolazioni a livello territoriale. Qualora le imprese si avvalgano di tali operatori, la ricollocazione professionale deve avvenire secondo i criteri individuati dalle parti sociali nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale di settore, fermo restando quanto previsto agli articoli 3 e 4 della presente legge».
2.4
Al comma 3, primo periodo, sopprimere le parole: «lettera a)».
2.5
Al comma 3, primo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti: «, e comunque non inferiore al 70 per cento entro i primi 18 mesi».
2.6
Al comma 3, dopo il primo periodo, aggiungere il seguente: «La percentuale di cui al precedente periodo non deve comunque essere inferiore al 70 per cento entro i primi 18 mesi».
2.7
Al comma 3, secondo periodo, dopo le parole: «in termini di tipologia e durata dei rapporti contrattuali», aggiungere le seguenti: «nonché del rispetto delle competenze professionali del lavoratore e del precedente inquadramento,».
Art. 3
3.1
Al comma 1, dopo le parole: «nella misura definita dagli stessi,» aggiungere le seguenti: «e comunque non inferiore al 50 per cento per due anni a decorrere dall’entrata in vigore della presente legge,».
Art. 4
4.1
Sostituire il comma 1 con il seguente:
«1. Le regioni intervengono in via sussidiaria, ai fini del finanziamento dei servizi di supporto alla ricollocazione professionale».
Art. 6
6.1
Al comma 1 le parole: «di importo pari al 20 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «di importo pari a 10 per cento».
6.2
Sopprimere il comma 2.
6.3
CRISTINA DE LUCA, GHEDINI, TREU, CASTRO, SPADONI URBANI
Sostituire il comma 2 con il seguente:
«2. Il lavoratore che rifiuti il servizio di supporto alla ricollocazione professionale obbligatoriamente offerto ai sensi dell’articolo 1, ovvero non accetti l’offerta di un lavoro rientrante nelle fattispecie di cui all’articolo 4, commi 41 e 42, della legge 28 giugno 2012, n. 92, decade dal diritto al riconoscimento dei trattamenti di mobilità o di disoccupazione.»
350ª Seduta
Presidenza del Presidente
Interviene il vice ministro del lavoro e delle politiche sociali Martone.
La seduta inizia alle ore 15,30.
IN SEDE CONSULTIVA
(3471) Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2011, approvato dalla Camera dei deputati
(3472) Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2012, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame congiunto con esiti separati. Pareri favorevoli)
Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta del 27 settembre scorso.
La senatrice CARLINO (IdV) fa presente che il rendiconto 2011 e l’assestamento del bilancio possono a grandi linee rappresentare rispettivamente, il primo la conclusione del Governo Berlusconi e il secondo l’attività del Governo Monti. In entrambi i casi, il giudizio non può che essere negativo.
Le previsioni sul PIL hanno dovuto essere riviste al ribasso più volte nel corso dell’anno, e ciò evidentemente ha creato dei buchi che devono essere colmati.
Dal disegno di legge riguardanti il rendiconto emerge che sono stati riscossi 145 miliardi di tasse; a pagarle sono stati i lavoratori, le famiglie, i pensionati, mentre non sono stati toccati evasori fiscali, corruttori, speculatori, ma anche semplicemente chi ha di più. Questa tendenza non è stata invertita dal Governo Monti. Secondo studi significativi, l’attuale Governo ha sovrastimato le entrate fiscali di una ventina di miliardi, ciò che porrà evidenti problemi in seguito. In più, occorreranno una trentina di miliardi l’anno prossimo per poter raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio.
Ulteriori critiche riguardano i tagli assolutamente lineari che hanno colpito prevalentemente l’università, la ricerca scientifica, la scuola e gli enti locali. Inoltre mentre i residui passivi sostanzialmente sono rimasti invariati nel tempo, i residui attivi negli ultimi anni sono pressoché raddoppiati: si tratta di tasse che il Governo non è stato in grado di incassare, ed è questo un dato realmente drammatico perché è possibile che in larga parte non verranno incassati mai, con il risultato che a colmare quelle mancate entrate saranno chiamati ancora una volta i lavoratori dipendenti e a reddito fisso.
Da ciò il giudizio contrario del suo Gruppo su entrambi i disegni di legge.
Nessun altro chiedendo la parola, il PRESIDENTE (PdL) relatore dà lettura di due proposte di parere, entrambe favorevoli, sui disegni di legge nn. 3471 e 3472, pubblicate in allegato al resoconto.
Interviene per dichiarazione di voto contrario il senatore MAZZATORTA (LNP), il quale, sottolineato che il Governo Monti non ha effettuato alcuna inversione di rotta, coglie l’occasione per soffermarsi sul delicato tema del cosiddetto “super INPS”, e sollecita un’audizione dei vertici dell’Ente, le cui vicende sono oggi all’attenzione della stampa quotidiana.
Non essendovi altri iscritti per dichiarazioni di voto, presente il prescritto numero di senatori, con susseguenti separate votazioni, la Commissione approva le proposte di parere favorevole formulate dal relatore.
(Doc. LVII, n. 5-bis) Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 e connesso allegato
(Parere alla 5a Commissione. Esame. Parere favorevole)
Il presidente GIULIANO (PdL), relatore, illustra la Nota di aggiornamento, soffermandosi sulle variazioni percentuali riguardanti il PIL, il tasso di disoccupazione e di occupazione, di inflazione programmata e di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni in rapporto al PIL. Sottolinea che riguardo al mercato del lavoro nel documento si evidenzia che al mantenimento della stabilità finanziaria il Governo sta affiancando una forte azione di sostegno della crescita economica e della produttività fondata su alcuni pilastri fondamentali, quali il miglioramento dei meccanismi del mercato del lavoro, le liberalizzazioni e gli altri interventi in favore della concorrenza, la promozione delle attività di ricerca e sviluppo e dell’istruzione e l’adozione di nuovi meccanismi per accelerare l’allestimento delle infrastrutture.
Ricorda quindi che nello scorso mese di luglio il Consiglio Ecofin ha rivolto all’Italia specifiche raccomandazioni, sollecitando l’adozione di ulteriori misure contro la disoccupazione giovanile, anche attraverso incentivi per l’avvio di nuove imprese e per le assunzioni di dipendenti, l’attuazione della riforma del mercato del lavoro e la promozione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il potenziamento del quadro regolamentare per la determinazione dei salari, la prosecuzione della lotta contro l’evasione fiscale, l’economia sommersa ed il lavoro non dichiarato, l’attuazione delle misure adottate per la liberalizzazione e la semplificazione nel settore dei servizi e la semplificazione ulteriore del quadro normativo per le imprese.
Quanto alla spesa pensionistica, rileva che, secondo quanto emerge nel documento, le misure adottate nel corso degli anni, nonché quelle introdotte, da ultimo, con l’articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, e successive modificazioni, compensano in larga parte l’andamento negativo (cosiddetta gobba pensionistica) che si prospettava per i prossimi decenni, andamento dovuto all’incremento della speranza di vita ed al passaggio alla fase di quiescenza delle generazioni del baby boom. In particolare, secondo il documento, il rapporto fra spesa pensionistica e PIL – attualmente di poco superiore al 16 per cento – tenderà a ridursi fino al 2030, fino ad attestarsi al 14,6 per cento; tale tendenza sarà più accentuata a partire dal 2015, in virtù di una dinamica di crescita più favorevole rispetto a quella attuale, del rafforzamento del processo di elevamento dei requisiti per la pensione e del progressivo passaggio al metodo di calcolo contributivo. Successivamente, la misura del rapporto percentuale tornerebbe a crescere, a causa dell’ampliamento delle tendenze negative delle dinamiche demografiche ed in ragione degli effetti derivanti dal precedente posticipo del collocamento in quiescenza sull’importo delle pensioni. Il rapporto dovrebbe raggiungere un valore massimo di circa il 15,6 per cento nell’ambito del triennio 2045-2047, per poi decrescere nel successivo periodo.
Il senatore CASTRO (PdL) evidenzia la drammaticità dei dati contenuti nella Nota con particolare riferimento al costo del lavoro e alla caduta della produttività. Invita pertanto il Governo, al quale la sua parte non ha mai fatto mancare un leale e coerente sostegno, ad intensificare e rafforzare gli interventi finalizzati al rilancio della produttività, agendo segnatamente sul versante dell’orario di lavoro, dove esistono spazi normativi significativi e praticabili. Evidenzia altresì che il tema della partecipazione può costituire una leva reale ai fini dell’incremento in questo settore. Sollecita infine interventi ulteriori e robusti in tema di gain sharing.
Il senatore ROILO (PD) giudica allarmanti i dati riferiti all’occupazione, con specifico riferimento al previsto incremento nei prossimi anni del tasso di disoccupazione. Da ciò la necessità che il Governo, nel breve lasso di tempo disponibile prima delle prossime consultazioni politiche, metta in campo azioni decise, in particolare per l’incremento della produttività e per favorire lo sviluppo.
Il senatore MAZZATORTA (LNP) esprime preoccupazione per i riportati, che confermano un rapido peggioramento della situazione italiana, a dispetto dell’azione salvifica che si riteneva potesse essere realizzata dal Governo tecnico. Evidenza che la stessa maggioranza che sostiene l’Esecutivo Monti si muove in modo contraddittorio, come dimostrano talune iniziative legislative del Partito democratico in tema di esodati, destinate a stravolgere la legge Fornero sul mercato del lavoro. Si chiede pertanto quale affidabilità possa dare questo Governo in Europa e conferma la contrarietà del suo Gruppo al Documento in esame.
La senatrice CARLINO (IdV) avanza forti critiche e riserve sui contenuti del Documento in esame.
La senatrice Cristina DE LUCA (Per il Terzo Polo:ApI-FLI) prende atto dei dati contenuti nel Documento e, pur preannunciando un orientamento favorevole, auspica che in questo ultimo scorcio di legislatura il Governo fornisca indicazioni precise e adotti interventi mirati sui temi legati all’occupazione, atteso il quadro preoccupante che dal Documento emerge.
A margine e incidentalmente il senatore ICHINO (PD) fa osservare al senatore Mazzatorta che in assenza di adesione piena e convinta alla costituzione del nuovo sistema finanziario europeo e di finanziamento del Fondo sociale, non sarebbe stata neppure pensabile una manovra raffinata come quella posta in essere recentemente dal Presidente della BCE Draghi, che ha portato ad un beneficio valutario in entità largamente superiore allo stanziamento a favore del Fondo sociale medesimo.
Il vice ministro MARTONE ringrazia la maggioranza per lo sforzo di responsabilità sempre compiuto per garantire il pieno appoggio all’azione del Governo; assicura che l’Esecutivo prenderà atto dei suggerimenti avanzati e in quest’ottica ha già avviato un tavolo di confronto con le parti sociali sui temi della produttività. Il Governo terrà in conto anche i rilievi dell’opposizione, che tuttavia richiama alla consapevolezza che i problemi oggi sollevati vanno valutati in una logica di sistema.
Il presidente relatore GIULIANO (PdL) prospetta alla Commissione l’opportunità di esprimere un parere favorevole nel quale si dia ampio conto dei parametri citati nel Documento con riferimento al tasso di occupazione e disoccupazione ed al quadro normativo complessivo rappresentato dai provvedimenti di recenti adozione.
Dopo un breve dibattito, nel quale intervengono ripetutamente i senatori PASSONI (PD) e ROILO (PD), che suggeriscono l’adozione di una formulazione più generica, ed il senatore CASTRO (PdL), il PRESIDENTE (PdL) relatore sottopone alla Commissione una proposta di parere favorevole, elaborata nei termini suggeriti nel corso del dibattito, pubblicata in allegato al resoconto.
Presente il prescritto numero dei senatori, la Commissione approva.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il senatore CASTRO (PdL) prendendo spunto anche dal dibattito odierno, ribadisce una richiesta da lui già avanzata in altre sedi e riguardante l’opportunità di una audizione del Presidente e del direttore generale dell’INPS, al fine di chiarire l’andamento della creazione del cosiddetto “super INPS”, anche in chiave prospettica.
Anche il senatore TREU (PD) ribadisce la necessità di un approfondimento sul delicato problema della governance dell’INPS, sia attraverso chiarimenti da parte dei vertici dell’Ente, sia attraverso un intervento in Commissione del ministro Fornero, anche con riferimento alle conclusioni di un gruppo di lavoro istituito presso il Ministero del lavoro proprio su questo tema.
Il senatore PASSONI (PD) sottolinea che sulla questione, delicatissima e urgente, vanno acquisiti sia gli orientamenti del Ministro che le posizioni dei vertici dell’Ente.
Condivide tale necessità il senatore NEROZZI (PD), il quale sollecita altresì chiarimenti sul cosiddetto “buco dell’INPDAP” e sulle questioni della riduzione della dirigenza e dei tetti stipendiali dei manager delle amministrazioni pubbliche. Si tratta di temi delicati, sui quali a suo avviso andrebbero acquisiti elementi anche da parte del Ministro dell’economia.
Il presidente GIULIANO precisa che il documento citato dal senatore Treu gli è stato trasmesso dal Ministro a fini di comune conoscenza e rappresenta l’atto finale di una istruttoria tecnica compiuta da un gruppo di lavoro costituito dal Ministro stesso per approfondire il tema della governance dell’INPS. Assicura che chiederà al Ministro, se lo ritiene, di riferirsi anche a tale istruttoria nel corso del suo eventuale intervento dinanzi alla Commissione. Prende inoltre atto dei rilievi espressi dal senatore Nerozzi, notando tuttavia che taluni di essi rischiano di travalicare le competenze della Commissione.
La seduta termina alle ore 16,35.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 3471
La Commissione Lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, rilevato che la dotazione di residui passivi come risulta dal disegno di legge in esame è pari a 18.507,0 milioni di euro ed è superiore (nella misura di 4.447,3 milioni) rispetto alla stima effettuata dalla legge di bilancio iniziale, con una dotazione che consta di 14.616,5 milioni di euro relativi alla parte corrente e di 3.890,5 milioni concernenti il conto capitale, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 3472
La Commissione Lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, rilevato preliminarmente che il disegno di legge per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2012 propone talune variazioni riguardo allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, le quali prevedono:
un incremento della spesa pari a 17,3 milioni di euro in termini di competenza;
un incremento della spesa pari a 1.928,5 milioni di euro in termini di autorizzazione di cassa;
valutato che con tali variazioni la previsione di spesa del Ministero ammonta a 98.887,8 milioni di euro in termini di competenza e a 101.193,8 milioni di euro in termini di autorizzazione di cassa;
osservato che nella nota illustrativa si evidenzia come le principali variazioni proposte con l’assestamento siano il risultato di un’attenta e rigorosa valutazione delle richieste dell’amministrazione interessata.
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DOCUMENTO LVII, N. 5-BIS E SUL CONNESSO ALLEGATO
La Commissione lavoro, previdenza sociale,
esaminati, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2012 e il connesso allegato I, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole.