SEDE CONSULTIVA
Giovedì 4 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Michel Martone.
La seduta comincia alle 11.30.
DL 158/2012 Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
C. 5440 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento in titolo.
Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute: il provvedimento, composto da 16 articoli suddivisi in quattro capi, interviene su alcuni importanti aspetti del Servizio sanitario Nazionale, in particolare, operando un riassetto del sistema delle cure territoriali, di alcuni profili della, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 13 settembre 2012, n. governance del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale (SSN), nonché della riqualificazione e razionalizzazione dell’assistenza farmaceutica; vengono, inoltre, adottate misure urgenti su alcune specifiche tematiche del settore sanitario. Rileva, pertanto, che si tratta di interventi attinenti ad ambiti diversi, sia pur qualificati nel loro insieme come misure destinate a garantire la continuità, la funzionalità e lo svolgimento delle particolari attività connesse ai bisogni di salute, in un quadro di migliore sostenibilità finanziaria.
In questo contesto, fa notare che il provvedimento (in particolare, agli articoli 11 e 12) detta una serie di disposizioni
finalizzate ad una revisione straordinaria del «Prontuario farmaceutico nazionale» ovvero dirette a favorire l’impiego razionale ed economicamente compatibile dei medicinali: su queste misure, rese necessarie per adeguare il settore farmaceutico convenzionato agli interventi sulla spesa farmaceutica attuati con il decreto-legge sulla revisione della spesa pubblica (che hanno, fra l’altro, ridotto gli spazi economici destinati alla rimborsabilità dei farmaci), la Commissione di merito ha rivolto una specifica attenzione, attraverso un ciclo di audizioni da cui sono emersi, unitamente ad elementi di soddisfazione per quanto concerne il servizio agli utenti, anche spunti di estrema preoccupazione – soprattutto sotto il profilo della tenuta occupazionale del settore – da parte dei rappresentanti dell’industria farmaceutica.
Passando, peraltro, ai profili di più diretto interesse della XI Commissione, sottolinea che assumono una certa rilevanza le disposizioni in materia di attività medica intramoenia, trasparenza nella scelta della dirigenza sanitaria, responsabilità professionale dei medici e assistenza a determinate categorie di personale.
In proposito, segnala anzitutto l’articolo 1, che, disponendo in tema di riordino dell’assistenza territoriale e di mobilità del personale delle aziende sanitarie, configura nuovi percorsi assistenziali, basati su un approccio multidisciplinare del paziente, allo scopo di promuovere meccanismi di integrazione delle prestazioni sanitarie e sociali per garantire l’efficacia della continuità delle cure; l’articolo in esame, quindi, innova la disciplina del rapporto tra il Servizio sanitario nazionale e i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali, definita dagli accordi collettivi nazionali di durata triennale, sulla scorta di quanto, in parte, già delineato dagli accordi medesimi, stabilendo alcuni principi qualificanti in tema di riordino delle cure primarie. Al riguardo, fa notare che l’attuazione delle nuove disposizioni è rimessa alle regioni – nei limiti delle disponibilità finanziarie a legislazione vigente – che possono anche attuare processi di mobilità del personale dipendente dalle ASL, ricollocabile presso altre aziende regionali al di fuori dell’ambito provinciale, previo accertamento delle situazioni di eccedenza ovvero della disponibilità di posti; per quanto riguarda l’accesso alla professione, si prevede un ruolo unico e un accesso unico al fine di a far fronte alle esigenze di continuità assistenziale, di organizzazione e gestione, di prestazioni strumentali, di coordinamento informativo, di specifiche competenze cliniche richieste.
120 del 2007, recante disposizioni in materia di attività libero-professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria, con l’intento di delineare il passaggio a regime dell’attività libero-professionale intramuraria, fissando al 30 novembre 2012 il termine per la ricognizione straordinaria degli spazi da dedicare a tale attività. Fa osservare, in proposito, che la norma mira anche a rendere possibile un effettivo controllo del numero delle prestazioni che il professionista svolge sia durante il servizio ordinario, sia in regime di Evidenzia, quindi, l’articolo 2, che reca modifiche alla legge n. intramoenia.
Sottolinea poi l’articolo 3, che disciplina alcuni aspetti della responsabilità professionale dell’esercente le professioni sanitarie, attribuendo rilevanza alle linee guida e alle buone pratiche elaborate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale, mentre l’articolo 4, dettando disposizioni in tema di dirigenza sanitaria e di governo clinico, disciplina le modalità di nomina dei direttori generali delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale da parte delle regioni, tenute ad attingere obbligatoriamente da un elenco regionale di idonei costituito mediante una selezione effettuata da una commissione di cui è disciplinata la composizione (quest’ultima deve essere composta in prevalenza da esperti indicati da qualificate istituzioni scientifiche indipendenti dalla regione). Osserva, altresì, che vengono definiti gli strumenti e le modalità di valutazione dei dirigenti medici e sanitari e viene stabilita una nuova e specifica disciplina per il conferimento degli incarichi di direttore di struttura complessa e di responsabile di struttura semplice, prevedendo che una commissione individui una terna di candidati idonei (formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti, all’esito di un’analisi comparativa riguardante diversi requisiti connessi al merito), tra i quali la scelta viene effettuata dal direttore generale, con l’obbligo di una motivazione analitica qualora si discosti dal criterio del miglior punteggio. Fa, altresì, notare che tale articolo vieta l’utilizzazione di contratti a tempo determinato, di cui all’articolo 15-septies 502 del 1992, per il conferimento dell’incarico di struttura complessa. del decreto legislativo n. 190 del 2007, stabilendo la misura del contributo obbligatorio alla Fondazione ONAOSI, a carico dei sanitari dipendenti pubblici, iscritti ai rispettivi ordini professionali italiani dei farmacisti, dei medici chirurghi e odontoiatri e dei veterinari, per il periodo 1 289 del 2002 (legge finanziaria 2003) ed alla sentenza della Corte Costituzionale n. Segnala, quindi, l’articolo 14, che dispone la razionalizzazione di taluni enti sanitari, nella parte in cui pone fine al contenzioso conseguente all’articolo 52, comma 23, della legge n. o gennaio 2003-21 giugno 2007.
Infine, rileva che l’articolo 15 disciplina il trasferimento alle regioni delle funzioni di assistenza sanitaria del personale navigante (marittimo e dell’aviazione civile) e le prestazioni soggette a tariffa rese dal Ministero della salute.
In conclusione – preso atto del contenuto del provvedimento in esame e tenuto, altresì, conto delle norme di più immediata competenza – ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo da parte della XI Commissione, ferma restando l’opportunità di attendere gli esiti dell’esame degli emendamenti, tuttora in corso presso la Commissione di merito, prima di definire una proposta di parere che possa eventualmente evidenziare anche spunti e rilievi di interesse nella materie in precedenza richiamate o su nuovi argomenti, che dovessero essere inclusi nel testo, nella predetta fase emendativa.
Silvano MOFFA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire e preso atto di quanto prospettato dal relatore in ordine ai lavori della Commissione di merito, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
Promozione a titolo onorifico ai militari profughi a seguito dell’applicazione del trattato di Parigi del 10 febbraio 1947.
C. 4994 Villecco Calipari.
(Parere alla IV Commissione).
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 settembre 2012.
Elisabetta RAMPI (PD), nel ringraziare il relatore per l’esauriente relazione svolta nella precedente seduta, si associa alle sue considerazioni, sottolineando l’importanza e la delicatezza del provvedimento in esame. Fa notare, infatti, che il progetto di legge mira a colmare una lacuna dell’ordinamento, prevedendo il conferimento di una promozione a titolo onorifico ai militari profughi dai territori sui quali è cessata la sovranità dello Stato italiano, in seguito al Trattato di pace del 1947: si tratta, pertanto, di un atto di riconoscimento morale per cittadini italiani duramente colpiti da dolorose vicende storiche, rispetto alle quali si pongono questioni rilevanti, attinenti alla costruzione della stessa identità di un popolo. Ritiene, tuttavia, fondamentale che oggi si possa ripercorrere con oggettività e serietà i fatti del passato, al fine di costruire una memoria storica condivisa riferita ai valori fondanti della Carta costituzionale, che si ricollegano alla resistenza e all’antifascismo; nell’ottica del raggiungimento di un comune sentimento nazionale di coesione e di unità, giudica quindi importante valorizzare il concetto di onorificenza contenuto nel presente provvedimento, eventualmente ipotizzando modifiche al testo che subordinino la promozione a titolo onorifico al rilascio di un’autocertificazione da parte dell’interessato, con la quale lo stesso dichiari di non aver combattuto per le forze nazi-fasciste e di non aver commesso nel territorio nazionale atti di guerra contro le popolazioni, che sarebbero peraltro contrari ai principi costituzionali. Sottolineata l’esigenza si evitare qualsiasi forma di automatismo nel riconoscimento di tale promozione, auspica, pertanto, che il relatore possa cogliere tale principio in sede di elaborazione della sua proposta di parere.
Silvano MOFFA, presidente, pur prendendo atto della rilevante questione appena posta, ricorda che la Commissione, in sede consultiva, dovrebbe attenersi alla disamina delle parti del provvedimento attinenti ai profili di propria competenza, riguardanti, nel caso di specie, gli aspetti previdenziali e retributivi.
Giovanni PALADINI (IdV) giudica scandaloso il provvedimento in esame, dal momento che esso appare caratterizzato da una visione superficiale e ipocrita della promozione a titolo onorifico, che sembrerebbe essere riconosciuta indistintamente a tutti i militari profughi, senza l’adozione di criteri meritocratici connessi al valore di ciascuna persona. Fatto notare, peraltro, che il testo in esame non offre indicazioni circa la quantificazione della platea dei potenziali beneficiari, senza neanche far luce sulle modalità del conferimento di tale onorificenza, anche per quanto concerne la scelta degli organismi che dovrebbero essere a ciò deputati, ritiene che in questo modo si rischi di non rendere onore proprio a quei militari che si distinsero per eroico spirito patriottico, per riconoscere il merito dei quali, a suo avviso, andrebbero ipotizzate ben altre procedure. Chiarito, in conclusione, che il suo orientamento non si riferisce alla possibilità in sé di offrire un riconoscimento legittimo a chi ne ha dimostrato di meritarlo, obiettivo che ritiene condivisibile, ma alle modalità scelte in relazione alla fattispecie in esame (che giudica troppo vaghe, generiche e «qualunquiste»), ribadisce la sua netta contrarietà al provvedimento in esame, nella sua attuale formulazione.
Antonino FOTI (PdL), relatore, alla luce del dibattito svolto, ritiene opportuno approfondire le questioni sollevate, al fine di valutare se vi siano i margini per l’elaborazione di una proposta di parere condivisa da tutti i gruppi. Ritiene, dunque, che nella prossima settimana si possa giungere alla definizione di una soluzione opportuna che, tenendo fermi i profili di più diretta competenza della Commissione, possa affrontare con serietà anche alcuni degli elementi nel frattempo emersi.
Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire e preso atto dell’orientamento del relatore, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 11.50.
SEDE REFERENTE
Giovedì 4 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Michel Martone.
La seduta comincia alle 11.50.
Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini.
(Seguito dell’esame e conclusione).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 7 agosto 2012.
Silvano MOFFA, presidente, nel ricordare che il provvedimento in titolo è iscritto nel calendario dei lavori dell’Assemblea a partire dal prossimo 8 ottobre, comunica che sul testo unificato delle proposte di legge in esame è al momento pervenuto soltanto il parere favorevole della I Commissione (Affari costituzionali), mentre non sono ancora stati espressi i pareri della V Commissione (Bilancio) e della VI Commissione (Finanze).
Per tali ragioni, avverte che la seduta sarà ora sospesa e riprenderà al termine delle sedute delle Commissioni competenti in sede consultiva.
La seduta, sospesa alle 11.55, è ripresa alle 12.35.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che sul provvedimento in esame è appena pervenuto il parere favorevole con osservazione della VI Commissione (Finanze), mentre la V Commissione (Bilancio) ha richiesto al Governo la predisposizione, entro lunedì 8 ottobre, della relazione tecnica per la quantificazione degli oneri, ai fini di una eventuale espressione del parere direttamente all’Assemblea.
Luigi MURO (FLpTP), relatore, evidenzia che gli elementi che emergono dai pareri espressi non impongono alcun intervento emendativo in questa fase: a suo avviso, pertanto, la Commissione può certamente concludere l’esame in sede referente e iniziare la discussione del testo unificato in Assemblea, ferma restando l’esigenza di valutare il contenuto della relazione tecnica che il Governo dovrebbe trasmettere alla V Commissione – sulla base del termine indicato dalla stessa Commissione – entro lunedì 8 ottobre, nel cui ambito potrà essere verificata anche la questione della copertura finanziaria segnalata dalla VI Commissione.
Invita, in ogni caso, lo stesso Governo e tutte le forze politiche ad individuare un’effettiva soluzione a un problema che esiste e che deve essere affrontato con il fine di salvaguardare le situazioni di reale difficoltà, in un’ottica di equilibrio complessivo dei conti. Per tale ragione, auspica che si possa rapidamente affiancare alla volontà politica anche la ricerca di soluzioni che siano sostenibili sotto il profilo tecnico e finanziario.
Il viceministro Michel MARTONE dichiara di apprezzare le considerazioni svolte dal relatore circa l’individuazione di soluzioni che siano davvero sostenibili dal punto di vista finanziario e tecnico. Sotto questo profilo, avverte che il Governo giudica imprescindibile attendere le risultanze della relazione tecnica, richiesta dalla V Commissione per l’esatta quantificazione degli oneri del provvedimento, che allo stato rappresentano il principale ostacolo rispetto ad eventuali interventi in materia.
In ogni caso, ribadisce che il Governo non può che auspicare che qualsiasi iniziativa normativa tenga conto di un quadro di complessiva sostenibilità finanziaria, come derivante dalla recente riforma previdenziale.
Silvano MOFFA, presidente, non essendovi proposte emendative predisposte dal relatore per il recepimento dei pareri, prima di procedere alla votazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire all’Assemblea avverte che la presidenza si riserva di apportare al testo unificato le correzioni di forma che si renderanno necessarie ai fini di un corretto coordinamento normativo.
La Commissione prende atto.
Cesare DAMIANO (PD) osserva anzitutto che il voto favorevole che il suo gruppo si appresta ad esprimere nella votazione sul conferimento del mandato al relatore non risponde a logiche di propaganda elettorale, ma rispecchia il senso di responsabilità di una classe dirigente che intende indicare una soluzione concreta ad un problema reale, riguardante migliaia di lavoratori in difficoltà. Pur comprendendo che sul provvedimento in esame esistono questioni attinenti ai suoi profili di sostenibilità finanziaria, sulle quali occorre ragionare seriamente, fa notare che il Governo e gli organismi competenti in materia economica utilizzano criteri restrittivi o espansivi a seconda che si tratti di quantificare i risparmi o le spese conseguenti ad un provvedimento, limitando, di fatto, l’iniziativa legislativa parlamentare, proprio a causa di valutazioni finanziarie eccessivamente onerose.
Auspica, pertanto, che sulla questione del reperimento delle necessarie risorse finanziarie il Governo si mostri disponibile a instaurare un dialogo costruttivo e serio, tenuto conto che si tratta di salvaguardare lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio, ammortizzatori sociali e pensione per un lungo periodo di tempo.
Massimiliano FEDRIGA (LNP), considerata l’esigenza di fare chiarezza sui profili di natura finanziaria del provvedimento e sulle relative modalità di copertura, fatti emergere anche dalle altre Commissioni che si sono espresse in sede consultiva, chiede alla presidenza se non sia possibile avviare da subito con i gruppi un confronto costruttivo, anche in sede informale, al fine di individuare soluzioni adeguate, suscettibili di anticipare eventualmente le stesse indicazioni provenienti dalla V Commissione. A tale proposito, fa presente che il suo gruppo propenderebbe per una copertura finanziaria più idonea di quella attuale, che sin dalla sua individuazione presentava più di un profilo problematico, richiamando l’esigenza, ad esempio, di fare riferimento all’utilizzo dei fondi FAS, attualmente stanziati in modo poco razionale e che presenterebbero un’ampia disponibilità.
In ogni caso, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire all’Assemblea.
Silvano MOFFA, presidente, pur non escludendo l’ipotesi di un confronto informale tra i gruppi che possa agevolare l’individuazione di soluzioni alternative in ordine alla copertura finanziaria del testo, giudica opportuno attendere il parere che la V Commissione esprimerà, sulla base della relazione tecnica presentata dal Governo: ritiene, infatti, che tale momento di verifica tecnica sia essenziale per una esatta quantificazione degli oneri e rappresenti il punto di partenza imprescindibile per l’avvio di qualsiasi tipo di discussione sull’argomento.
Giovanni PALADINI (IdV) ritiene che il provvedimento in esame non contenga rivendicazioni di stampo propagandistico, ma miri alla soluzione concreta di un problema esistente, rispecchiando la volontà unanime dei gruppi di dare sostegno ai lavoratori più deboli messi in difficoltà dalla recente riforma previdenziale, soprattutto laddove si trovino in contesti aziendali di minore tutela. Auspicato, quindi, che si intavoli con il Governo un dialogo costruttivo in vista del reperimento delle risorse finanziarie, preannuncia che il suo gruppo voterà a favore del conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.
Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), nel far notare che il testo in esame non può essere strumentalizzato per scopi elettorali, essendo il risultato di uno sforzo unanime prodotto dai gruppi, al fine di porre rimedio ad un errore commesso dal Governo in materia previdenziale, invita a concentrarsi sulle questioni relative alla copertura finanziaria, in vista di una sollecita approvazione del provvedimento. Osservato che una copertura degli oneri del testo potrebbe derivare da una razionale analisi degli sprechi e delle inefficienze presenti nell’ambito della pubblica amministrazione locale (laddove anche di recente si è accertato un uso disinvolto e illegittimo di risorse pubbliche), ritiene doveroso per il Parlamento portare a compimento un lungo percorso normativo teso a sostenere quei lavoratori in difficoltà, che rischiano di rimanere senza alcuna forma di remunerazione. Preannuncia, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.
Antonino FOTI (PdL) ritiene che non si sia di fronte ad una questione di propaganda elettorale, ma ad un problema di giustizia sociale, causato dalla grave imperizia di un Governo tecnico responsabile, a suo avviso, di aver introdotto misure previdenziali inadeguate, lesive dei diritti di migliaia di lavoratori. Pur richiamando la necessità di riflettere sui profili di carattere finanziario del provvedimento, eventualmente ipotizzando una «selezione» degli interventi, realizzata sulla base delle risorse disponibili, auspica una sollecita approvazione del provvedimento, che consenta di sanare un vulnus grave commesso ai danni dei lavoratori.
Preannuncia, per le ragioni esposte, il voto favorevole del suo gruppo nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea.
Angelo SANTORI (Misto), sottolineato che il testo in esame – che è condiviso anche dal gruppo misto – è il frutto di un lavoro serio e collegiale svolto da tutti i gruppi, finalizzato ad offrire il giusto sostegno ai lavoratori più deboli, auspica che il Governo reperisca le risorse necessarie, per tradurre in interventi concreti le misure previste dal provvedimento.
Giuliano CAZZOLA (PdL), intervenendo a titolo personale, fa presente che aveva subordinato il proprio voto all’effettiva espressione dei pareri da parte delle Commissioni competenti: atteso che la VI Commissione si è pronunciata in termini non ostativi e che la V Commissione ha chiesto al Governo l’invio – in data certa – della relazione tecnica, ritiene che non vi siano, allo stato, particolari difficoltà a procedere alla conclusione dell’iter in Commissione, tenuto conto, peraltro, che occorre attendere il pronunciamento della stessa V Commissione, preannunciato per l’esame in Assemblea. Ribadisce, peraltro, l’opportunità di tornare allo spirito originario della proposta di legge, che prevedeva di fare il possibile per andare incontro ai lavoratori più in difficoltà, pur in un quadro di piena sostenibilità finanziaria ed evitando di caricare il provvedimento di misure inappropriate. Per tali ragioni, preannuncia il proprio orientamento favorevole nella deliberazione sul conferimento del mandato al relatore, nei cui confronti ribadisce piena stima e fiducia.
5103, 5236 e 5247, come modificato nel corso dell’esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l’autorizzazione a riferire oralmente. Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al deputato Muro il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo unificato delle proposte di legge nn.
Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l’esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi
La seduta termina alle 13.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 3 ottobre 2012.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.05 alle 15.15.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 3 ottobre 2012.
Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.
Il comitato ristretto si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.
La seduta comincia alle 15.20.
Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche statali.
Emendamenti testo unificato C. 953 e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l’esame degli emendamenti, rinviato nella seduta di ieri.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella seduta di ieri – in cui è stata formulata una richiesta di rinvio della relativa votazione – il relatore ha proposto di esprimere parere favorevole sugli emendamenti approvati dalla VII Commissione, in linea di principio, sul provvedimento in titolo.
Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.
La seduta termina alle 15.25.
SEDE REFERENTE
Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.
La seduta comincia alle 15.25.
122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n.
C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli e C. 5219 Fedriga.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 26 settembre 2012.
Silvano MOFFA, presidente e relatore3871 e abbinate, svoltasi in precedenza – ha consegnato una documentazione redatta con il contributo dell’INPS, con la quale il Governo intende fornire una prima risposta alle questioni sollevate nelle precedenti sedute. , ricorda che nella precedente seduta è stata rinnovata la richiesta al Governo di dati ed elementi conoscitivi in relazione alle verifica della platea dei soggetti potenzialmente beneficiari dei provvedimenti in esame e dei conseguenti oneri finanziari: fa presente, in proposito, che il rappresentante del Governo – nell’ambito della riunione del Comitato ristretto nominato per l’esame delle proposte di legge n.
Ritiene, pertanto, utile che – in attesa che la Commissione possa approfondire il contenuto degli elementi conoscitivi acquisiti – il seguito dell’esame sia rinviato alla prossima settimana, possibilmente nella giornata di martedì 9 ottobre, in modo da consentire ai gruppi di esprimere le valutazioni sui dati forniti dal Governo, nonché concludere l’esame preliminare dei provvedimenti in titolo e adottare le conseguenti determinazioni per il seguito dell’iter.
La Commissione conviene.
Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.30.
RISOLUZIONI
Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.
La seduta comincia alle 15.30.
7-00929 Gnecchi: Sull’obbligatorietà dell’iscrizione dei liberi professionisti o lavoratori esercenti attività autonome alla gestione separata dell’INPS.
(Discussione e rinvio).
La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.
Silvano MOFFA, presidente, avverte che nella seduta odierna avranno luogo l’illustrazione della risoluzione in titolo e l’eventuale inizio della discussione, mentre il definitivo orientamento del Governo – anche alla luce della rilevanza dell’impegno previsto dall’atto di indirizzo – sarà acquisito in una successiva seduta, da convocare in base alle determinazioni che verranno assunte nell’ambito di una prossima riunione dell’Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Marialuisa GNECCHI (PD) illustra la risoluzione a sua prima firma, rilevando che, seppure sia legittimo il principio secondo il quale ogni prestazione lavorativa e il relativo corrispettivo debbano essere soggetti a contribuzione previdenziale, è altrettanto legittimo pensare che, nella maggior parte dei casi, i soggetti in questione, nello specifico, non hanno alcuna responsabilità in ordine al mancato versamento dei contributi, atteso che non fu chiarito fin dall’inizio quali fossero i lavoratori che dovevano iscriversi obbligatoriamente alla gestione separata dell’INPS. Fatto notare, peraltro, che, nella vicenda in questione, l’Inarcassa esclude la possibilità di iscrizione e di pagamento del contributo soggettivo ai lavoratori autonomi iscritti a forme di previdenza obbligatorie in dipendenza di rapporto di lavoro subordinato o, comunque, in presenza di altra attività esercitata, chiede al Governo di sospendere i provvedimenti di riscossione emessi dall’INPS a carico di tal soggetti, soprattutto rivedendo le attuali sanzioni previste per questa particolare fattispecie.
Silvano MOFFA, presidente, preso atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento e attesa l’esigenza di consentire al Governo di esprimere un orientamento in materia, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.
7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e rinvio).
La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 15 maggio 2012.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che la Commissione, prima della sospensione dei lavori per la pausa estiva, ha svolto un’audizione informale con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, al fine di fare il punto sulle problematiche relative alla risoluzione in discussione. Avverte, pertanto, che i presentatori dell’atto di indirizzo in titolo ne hanno conseguentemente predisposto una nuova versione (vedi allegato), che viene oggi portata all’attenzione della Commissione.
Lucia CODURELLI (PD), nell’illustrare la nuova versione della risoluzione in titolo, fa notare che essa, dando conto degli utili elementi di conoscenza acquisiti nel corso dell’audizione informale svolta con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, si prefigge lo scopo di sollecitare iniziative tese a rendere possibile il corretto pagamento dell’indennità di buonuscita maturata dai lavoratori di Poste italiane. Preso atto della delicatezza e della complessità del tema in discussione, sul quale ritiene che si debba capire quale sia la posizione del Governo, invita, peraltro, anche gli altri gruppi ad esprimere la loro posizione al riguardo, al fine di giungere ad una posizione condivisa sull’argomento.
Silvano MOFFA, presidente, preso atto della nuova versione della risoluzione in titolo, appena presentata, ritiene essenziale concedere al Governo il tempo necessario per valutarne con attenzione il contenuto: successivamente, sarà possibile definire le più opportune modalità per il seguito della discussione di tale atto di indirizzo.
Rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.40.
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE
Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.
La seduta comincia alle 14.
Sulla programmazione dei lavori della Commissione.
Silvano MOFFA, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di mercoledì 26 settembre 2012, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione:
PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO OTTOBRE-DICEMBRE 2012
OTTOBRE 2012
Sede referente
Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori.
C. 2438 Codurelli e C. 5382 Cazzola.
Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini.
Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.
122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.
Modifica dell’ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali.
C. 5463 Moffa.
Disciplina del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista.
C. 375 Volontè, C. 1176 Mancuso, C. 1413 De Angelis, C. 4177 Toto, C. 4821 Schirru.
Norme in materia di gestione della previdenza complementare da parte dell’INPS.
C. 4851 Poli.
Disposizioni per favorire la funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelle isole.
C. 5268 Siragusa (Commissioni riunite VII e XI).
Modifiche agli articoli 23-bis e 23-ter 201 del 2011, in materia di trattamenti economici erogati a carico delle finanze pubbliche. del decreto-legge n. C. 4901 Dal Lago, C. 5035 Bressa C. 5170 Vassallo (Commissioni riunite I e XI).
Sede consultiva
Disegni di legge di bilancio e di stabilità 2013 (subordinatamente all’effettiva assegnazione).
NOVEMBRE 2012
Sede referente
Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini (se non concluso).
Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli (se non concluso).
Modifica dell’ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali.
C. 5463 Moffa.
122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga (se non concluso).
Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.
Norme in materia di gestione della previdenza complementare da parte dell’INPS.
C. 4851 Poli.
Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell’intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.
Disposizioni in materia di contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro agricolo.
C. 4859 Poli.
Disciplina del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista.
C. 375 Volontè, C. 1176 Mancuso, C. 1413 De Angelis, C. 4177 Toto, C. 4821 Schirru.
Norme per favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D’Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.
Interventi per il sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo, C. 4674 Gianni (Commissioni riunite X e XI).
Modifiche agli articoli 23-bis 201 del 2011, in materia di trattamenti economici erogati a carico delle finanze pubbliche. e 23-ter del decreto-legge n. C. 4901 Dal Lago, C. 5035 Bressa C. 5170 Vassallo (Commissioni riunite I e XI).
DICEMBRE 2012
Sede referente
Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio (se non concluso).
Disposizioni per la tutela delle vittime di vessazioni o maltrattamenti psicologici nell’ambito dell’attività lavorativa (mobbing).
C. 764 Carlucci, C. 1976 Codurelli, C. 3048 Maurizio Turco, C. 3050 Di Stanislao, C. 3469 Miglioli, C. 4411 Margiotta.
Disposizioni per il passaggio di personale civile dell’Amministrazione della difesa dall’area professionale A all’area professionale B.
C. 102 Vico.
Norme per favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D’Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.
68, in materia di quote di riserva per le assunzioni obbligatorie. Modifica all’articolo 18 della legge 12 marzo 1999, n. C. 4089 Schirru.
Disposizioni temporanee in materia di contratti di lavoro, concernenti l’introduzione di clausole di flessibilità oraria e di modificazione delle mansioni del lavoratore con l’applicazione di misure indennitarie e l’attuazione di programmi di formazione professionale.
C. 4727 Fedriga.
Disposizioni per l’adeguamento delle pensioni al costo della vita e per l’unificazione degli istituti di previdenza.
C. 4268 Di Pietro.
Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1137 Samperi, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso, C. 2961 Vitali, C. 4628 Girlanda.
Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.
Disciplina dell’assunzione di lavoratori con contratto di dirigente temporaneo.
C. 3642 Mosca e C. 3978 Cazzola.
Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
C. 1847 Bragantini, C. 945 D’Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2140 Capitanio Santolini, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.
748, relativo al parametro di riferimento per la liquidazione delle pensioni ordinarie e degli assegni sostitutivi per i funzionari delle qualifiche ad esaurimento. Interpretazione autentica dell’articolo 73, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. C. 3999 Paladini.
Disposizioni in materia di agevolazioni per la ricollocazione di lavoratori licenziati da privati datori di lavoro non imprenditori.
C. 4306 Galletti.
151, concernenti il sostegno alla maternità e l’introduzione del congedo di paternità obbligatorio. Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo, C. 4838 Savino.
Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all’estero.
C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi.
81, concernenti l’istituzione della figura professionale del progettista della sicurezza. Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. C. 3341 Antonino Foti.
Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.
68, in materia di richieste di avviamento dei disabili al lavoro. Modifica all’articolo 9 della legge 12 marzo 1999, C. 473 Anna Teresa Formisano.
Disposizioni per la tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica.
C. 3361 Di Virgilio.
Segnala che le modalità di attuazione del programma (e, in particolare, l’inserimento all’ordine del giorno della Commissione dei provvedimenti già iscritti nel programma) saranno stabilite mediante i calendari dei lavori della Commissione, predisposti – con cadenza settimanale – dall’ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi; il programma potrà, inoltre, essere integrato e aggiornato con l’esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza e conformemente alle determinazioni che l’ufficio di presidenza assumerà nel corso dei mesi di riferimento del programma medesimo.
Comunica, infine, che saranno iscritti all’ordine del giorno: i disegni di legge di conversione di decreti-legge; gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere; lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate; lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata; gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.
La Commissione prende atto.
La seduta termina alle 14.05.
INTERROGAZIONI
Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.
La seduta comincia alle 14.05.
5-06869 Schirru: Maggiorazione contributiva per i lavoratori con invalidità in aspettativa sindacale.
Il viceministro Michel MARTONE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Amalia SCHIRRU (PD)388 del 2000, anche per i periodi nei quali sono stati collocati in aspettativa sindacale. Fatto notare che sulla materia dell’età pensionabile di tali lavoratori, anche in ordine al problema delle pensioni di anzianità e al calcolo della relativa posizione contributiva, permane una forte incertezza di interpretazione giuridica, auspica un intervento risolutore del Governo presso il competente istituto previdenziale, che possa agevolare l’individuazione di una soluzione che vada a tutela dei lavoratori coinvolti. nel manifestare una certa soddisfazione per l’impegno assunto dal Governo a prendersi carico del problema, ritiene che la questione meriti un serio approfondimento, trattandosi di riconoscere una maggiorazione contributiva a lavoratori invalidi o sordomuti, in applicazione della legge n.
5-06913 Schirru: Diritto alla pensione di vecchiaia per lavoratori con elevata percentuale di disabilità.
Il viceministro Michel MARTONE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Amalia SCHIRRU (PD), pur giudicando di sicuro rilievo le rassicurazioni fornite dal Governo sulla conversione dell’assegno di invalidità in assegno di vecchiaia, ritiene che sussistano ancora talune incertezze interpretative, sotto il profilo dell’anzianità, per i lavoratori con un determinato grado di disabilità. Auspica, pertanto, che sul punto possa essere fatta chiarezza al più presto, anche per quanto concerne l’individuazione esatta dei limiti di età pensionabile riferiti a tale categoria di lavoratori.
5-07983 Muro: Situazione di taluni lavoratori socialmente utili in servizio presso il comune di Procida.
Il viceministro Michel MARTONE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Luigi MURO (FLpTP) ritiene di non potere che dichiararsi soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che fornisce ampie garanzie ai lavoratori interessati.
5-07984 Rondini: Entità dei risarcimenti dell’INAIL per infortuni sul lavoro.
Il viceministro Michel MARTONE risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Marco RONDINI (LNP) si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo che, a suo avviso, non sembra realmente intenzionato a risolvere il problema in oggetto. Nel ritenere vergognoso e immorale che la perdita della vita di giovani lavoratori sia stimata a cifre così ridicole, fa notare che la normativa in materia appare ormai anacronistica e riferita a un contesto sociale superato, dal momento che non prende in considerazione il dato – chiaramente riscontrabile nella società contemporanea – della tardiva uscita dei giovani dalla famiglia. Auspica, quindi, un’iniziativa del Governo che conduca ad appropriate modifiche normative su tale materia, al fine di garantire mezzi di sostentamento adeguati ai superstiti delle vittime sul lavoro.
Esprimendo poi considerazioni di natura più generale, manifesta perplessità sulle correnti modalità di amministrazione dell’INAIL, che non sembrerebbero improntate a quei criteri di trasparenza ed economicità a cui vorrebbe ispirarsi il Governo in carica. Dopo avere rilevato l’anomalia della recente nomina, da parte del Ministro Fornero, del nuovo presidente dell’Istituto, fortemente voluta dallo stesso Ministro, fa altresì notare che si profila, tra le altre iniziative in fase di studio, anche la concessione in appalto, in favore di soggetti esterni, della gestione di servizi vitali dell’ente, che sarebbe più appropriato ed economicamente conveniente, a suo avviso, affidare al personale interno. Fatto presente che le scelte strategiche compiute da questo Istituto hanno un impatto diretto sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini e che, dunque, non possono non tenere in considerazione anche principi di contenimento della spesa pubblica, preannuncia la presentazione di una nuova interrogazione in materia, che faccia chiarezza su tali aspetti.
Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.25.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.
La seduta comincia alle 14.25.
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
5- Doc. LVII, n.bis.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione inizia l’esame del provvedimento.
Giulio SANTAGATA (PD), relatore196 del 2009, che ne prevede la presentazione entro il 30 settembre, costituisce uno degli strumenti nei quali si articola il ciclo annuale di bilancio. In particolare, segnala che l’articolo 10-, osserva che la Commissione è chiamata a esaminare in sede consultiva, per l’espressione del relativo parere alla V Commissione (Bilancio), la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2012; la Nota di aggiornamento, adottata in attuazione dell’articolo 7 della legge di contabilità n.bis 42 del 2009 di attuazione del federalismo fiscale; l’indicazione di eventuali disegni di legge collegati. Fa notare poi che alla Nota di aggiornamento del DEF sono allegate le relazioni programmatiche sulle spese di investimento per ciascuna missione di spesa del bilancio dello Stato e le relazioni sullo stato di attuazione delle relative leggi pluriennali. della legge di contabilità prevede che la Nota di aggiornamento del DEF contenga l’eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l’anno in corso e per il periodo di riferimento, nonché le eventuali integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo sul Programma di stabilità e al PNR; l’eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di prevedere una loro diversa ripartizione tra lo Stato e le amministrazioni territoriali ovvero di recepire le indicazioni contenute nelle raccomandazioni eventualmente formulate dalla Commissione europea; l’obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; il contenuto del Patto di stabilità interno e le sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto del Patto medesimo, nonché il contenuto del Patto di convergenza, e le misure volte a realizzare il percorso di convergenza previsto dall’articolo 18 della legge n.
Quanto ai contenuti del quadro programmatico, osserva che tutte le variabili del quadro macroeconomico manifestano un rallentamento: la Nota prevede, in particolare, una riduzione (in termini reali) del PIL pari al 2,4 per cento nel 2012 ed allo 0,2 per cento nel 2013; un successivo ritorno alla crescita del medesimo PIL, pari all’1,1 per cento nel 2014 e all’1,3 per cento nel 2015; un tasso di inflazione programmata pari all’1,5 per cento per ciascuno degli anni 2012-2015; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, in rapporto al PIL, pari al 2,6 per cento per il 2012, all’1,8 per cento per il 2013, all’1,5 per cento per il 2014 e all’1,3 per cento per il 2015. Fa presente, altresì, che il valore del debito pubblico, in termini programmatici, subisce una flessione dal 2012 al 2015, al netto della quota dei fondi utilizzati per i prestiti diretti alla Grecia, che è stimata dal 123,3 per cento al 116,1 per cento rispetto al PIL.
Rileva, inoltre, che – per quanto concerne il mercato del lavoro – la Nota prevede anzitutto un tasso di occupazione pari al 57 per cento sia nel 2012 che nel 2013, al 57,3 per cento nel 2014 e al 57,7 per cento nel 2015; vengono, poi, riviste in senso peggiorativo le stime del tasso di disoccupazione, il quale si attesterebbe nel 2012 al 10,8 per cento (un valore più alto di circa 1,5 punti percentuali rispetto alle stime di aprile) e registrerebbe una ulteriore crescita nel 2013, raggiungendo l’11,4 per cento; nel biennio successivo il tasso di disoccupazione dovrebbe tornare a ridursi fino al 10,9 per cento nel 2015. Al contempo, rileva che la Nota illustra anche un incremento del tasso di partecipazione al lavoro, il quale è chiaramente da ascrivere, in via principale, all’aumento dell’età pensionabile: sotto questo profilo, osserva che occorre, quindi, tenere conto degli effetti «perversi» che l’aumento dell’età pensionabile, che incide sul tasso di partecipazione al lavoro, può produrre rispetto ad una tendenza depressiva del livello di occupazione, in particolare di quella giovanile. Fa notare, quindi, che il documento afferma che al «mantenimento della stabilità finanziaria il Governo sta affiancando una forte azione di sostegno della crescita economica e della produttività fondata su alcuni pilastri fondamentali», quali: il miglioramento dei meccanismi del mercato del lavoro; le liberalizzazioni e gli altri interventi in favore della concorrenza; la promozione delle attività di ricerca e sviluppo e dell’istruzione; l’adozione di nuovi meccanismi per accelerare l’allestimento delle infrastrutture. Infine, fa presente che il documento ricorda che, nello scorso mese di luglio, il Consiglio Ecofin ha rivolto all’Italia specifiche raccomandazioni, che sollecitano il Governo ad alcuni interventi, tra i quali l’adozione di ulteriori misure contro la disoccupazione giovanile, migliorando il percorso formativo e facilitando il passaggio al mondo del lavoro, anche attraverso incentivi per l’avvio di nuove imprese e per le assunzioni di dipendenti; l’attuazione della riforma del mercato del lavoro, al fine di affrontare la segmentazione del medesimo e di istituire un sistema integrato per le indennità di disoccupazione; la promozione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, fornendo servizi per l’assistenza all’infanzia ed agli anziani; il potenziamento del quadro regolamentare per la determinazione dei salari, al fine di contribuire all’allineamento della crescita salariale con l’andamento della produttività, a livello settoriale e d’impresa; il proseguimento della lotta contro l’evasione fiscale, l’economia sommersa ed il lavoro non dichiarato, mediante l’intensificazione delle verifiche e dei controlli; l’attuazione delle misure già adottate di liberalizzazione e semplificazione nel settore dei servizi; la semplificazione ulteriore del quadro normativo per le imprese.
201 del 2011, compensano in larga parte l’andamento negativo (cosiddetta «gobba pensionistica») che si prospettava per i prossimi decenni, dovuto all’incremento della speranza di vita ed al passaggio alla fase di quiescenza delle generazioni del Precisa, poi, che la dinamica della spesa pensionistica è esaminata in un apposito paragrafo della Nota di aggiornamento: tale documento osserva che le misure adottate nel corso degli anni, nonché quelle introdotte, da ultimo, con l’articolo 24 del decreto-legge n. baby boom. In particolare, evidenzia che il rapporto fra spesa pensionistica e PIL, attualmente di poco superiore al 16 per cento, tenderà a ridursi fino al 2030, quando dovrebbe attestarsi al 14,6 per cento: tale tendenza sarà più accentuata a partire dal 2015, in virtù di una dinamica di crescita più favorevole rispetto a quella attuale, del rafforzamento del processo di elevamento dei requisiti pensionistici e del progressivo passaggio al metodo di calcolo contributivo; successivamente, il rapporto fra spesa pensionistica e PIL tornerebbe a crescere, a causa dell’ampliamento delle tendenze negative delle dinamiche demografiche ed in ragione degli effetti derivanti dal precedente posticipo del collocamento in quiescenza sull’importo delle pensioni, fino a raggiungere un valore massimo di circa il 15,6 per cento nel triennio 2045-2047; in una fase ancora successiva, il rapporto fra spesa pensionistica e PIL tornerà a decrescere per effetto del passaggio dal sistema di calcolo misto al sistema contributivo e alla progressiva eliminazione delle coorti dei pensionati nati negli anni del baby boom, fino ad attestarsi al 13,9 per cento nel 2060.
In conclusione, nell’esprimere un orientamento complessivamente positivo su una Nota di aggiornamento che riflette necessariamente l’attuale situazione di difficoltà economica e finanziaria globale, ricorda che – in occasione dell’esame del DEF nello scorso mese di aprile – la XI Commissione, oltre a taluni rilievi legati alla riforma del mercato del lavoro, ormai definitivamente approvata dalle Camere, ritenne opportuno richiamare anche, nel proprio parere favorevole, alcune questioni (come quella dei cosiddetti «esodati» e delle ricongiunzioni onerose), sulle quali vi è tuttora un forte impegno a livello parlamentare, con l’obiettivo di pervenire a soluzioni adeguate e condivise.
A tal fine, dunque, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni sul documento in esame, nella quale giudica opportuno inserire un riferimento alle predette questioni.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) osserva che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 certifica in modo oggettivo il fallimento del Governo in carica, che, a suo avviso, si è esercitato in un vero e proprio accanimento ai danni dell’economia reale. Si chiede come sia possibile che i gruppi di maggioranza ipotizzino di continuare a sostenere il Presidente del Consiglio Monti, eventualmente anche prefigurandone un rinnovo dell’incarico, a fronte dei palesi insuccessi conseguiti attraverso politiche fiscali aggressive e sbagliate, che hanno inciso negativamente sul reddito delle famiglie, sul costo del lavoro e sui profitti delle imprese, innescando spirali controproducenti per lo sviluppo. Fatto notare che il rigore applicato in campo economico non ha sortito neanche un benefico effetto sul debito pubblico, manifesta preoccupazione per i dati relativi all’occupazione – soprattutto quella giovanile, ostacolata, a suo avviso, da una riforma del mercato del lavoro sbagliata – e alla diminuzione del PIL, che è addirittura previsto in ulteriore decrescita, osservando che il consenso acquisito dall’attuale Esecutivo negli ambienti europei appare immeritato e inspiegabile.
Auspica, dunque, che i gruppi di maggioranza abbiano un sussulto d’orgoglio e decidano di mettere il Governo con le spalle al muro, chiedendogli di assumere finalmente misure adeguate alla ripresa economica, a partire dallo sblocco delle risorse per il finanziamento del provvedimento a favore degli «esodati», da tempo in discussione in Commissione.
Giovanni PALADINI (IdV) fa notare che il Governo in carica, in nome del rigore finanziario, ha intrapreso politiche tese a colpire i soggetti più deboli della società, elaborando riforme sbagliate in materia di economia, previdenza e lavoro. Manifestata preoccupazione per i dati relativi alla disoccupazione e al PIL – aggravati, a suo avviso, dalla mancata assunzione di misure a favore dei giovani – rileva che le politiche dell’Esecutivo non hanno fatto altro che danneggiare le imprese e i lavoratori, attraverso una tassazione esagerata, che ha svolto una funzione depressiva dei consumi delle famiglie. Osserva che nessuna misura è stata assunta poi in favore del finanziamento delle imprese, a fronte di un’attività di sostegno delle banche che non ha condotto ad alcun beneficio concreto per la collettività, ricordando gli effetti devastanti della riforma delle pensioni, in particolare a danno dei cosiddetti «esodati», e i tagli rilevanti operati nel settore pubblico.
Osserva, in conclusione, che chiunque, al posto del Governo in carica, avrebbe fatto meglio, auspicando un deciso cambio di rotta delle politiche economiche dell’Esecutivo, affinché gli interessi dei cittadini tornino al primo posto nella lista delle priorità individuate dalla classe dirigente del Paese.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.
Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche statali.
Emendamenti testo unificato C. 953 e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).
La Commissione inizia l’esame degli emendamenti.
Donella MATTESINI (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere il parere alla VII Commissione (Cultura) sugli emendamenti, approvati in linea di principio in sede legislativa, riferiti al testo unificato delle proposte di legge C. 953 e abbinate, ricordando, in proposito, che, secondo prassi consolidatasi nell’ambito dell’esame in sede legislativa dei provvedimenti, è previsto che le Commissioni permanenti, in sede consultiva, si esprimano sulle proposte di modifica approvate in «prima istanza» dalla Commissione di merito, affinché quest’ultima possa procedere alla definitiva approvazione degli emendamenti e giungere, quindi, alla conclusione dell’iter di esame del relativo testo.
Osserva preliminarmente che sul provvedimento nel suo complesso la XI Commissione si è già espressa favorevolmente nella seduta del 27 marzo 2012 (con riferimento al testo unificato elaborato in sede referente), rilevando come esso miri a rafforzare gli organismi scolastici, a favore del riconoscimento di una maggiore autonomia statutaria. Rammenta, infatti, che la finalità del provvedimento è quella di affrontare alcuni nodi problematici del sistema educativo, alla luce delle modifiche costituzionali e legislative intervenute dalla XIII legislatura in avanti, nell’ottica di superare un’impostazione centralistica e burocratica nel governo delle istituzioni scolastiche, ormai inadeguata a sostenere i processi di innovazione nel settore dell’istruzione. Fa notare, peraltro, che, in occasione dell’espressione di quel parere, la XI Commissione, nel giudicare in termini sostanzialmente positivi il provvedimento, ebbe modo di segnalare alla Commissione di merito l’esigenza di valutare l’opportunità di inserire tra i componenti del consiglio dell’autonomia (organismo di indirizzo generale dell’attività scolastica disciplinato dal provvedimento) anche un rappresentante del personale ATA.
Ritiene, quindi, che vada rilevato che, a seguito del trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, in relazione a quel testo sono stati approvati taluni emendamenti in linea di principio – sui quali, come già detto, la Commissione è chiamata a pronunciarsi – tra i quali giudica particolarmente significativo e di interesse l’emendamento 4.15 del relatore (nuova formulazione): quest’ultimo, infatti, accogliendo la richiamata segnalazione della Commissione, prevede, tra l’altro, che del consiglio dell’autonomia faccia parte un rappresentante eletto dal personale amministrativo, tecnico e ausiliare. Preso atto, pertanto, dell’introduzione di tale novità – rispondente ad esigenze di adeguata rappresentanza del personale ATA all’interno dei nuovi organismi di autogoverno della scuola – e considerato che le restanti proposte di modifica, tese ad un complessivo miglioramento del testo, non appaiono incidere in modo esplicito sulle materie di competenza della Commissione, ritiene che vi siano le condizioni per proporre di esprimere un parere favorevole sugli emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito in sede legislativa.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) chiede di poter valutare con maggiore attenzione il complesso degli emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito, al fine di giungere ad una deliberazione pienamente consapevole sugli aspetti di competenza.
Donella MATTESINI (PD), relatore, conferma che l’unico emendamento che presenta aspetti di più immediata competenza della XI Commissione è quello segnalato nella sua relazione introduttiva.
Silvano MOFFA, presidente, ricorda che la tempestività dell’espressione del parere da parte della Commissione è motivata dall’esigenza di evitare un ingiustificato rallentamento dei lavori della Commissione di merito in sede legislativa.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara la disponibilità del suo gruppo a deliberare sin d’ora sulla proposta di parere del relatore, a condizione che tale proposta si riferisca esclusivamente alla nuova formulazione dell’emendamento 4.15; in caso contrario, ribadisce la formale richiesta di rinviare la votazione ad altra seduta.
Amalia SCHIRRU (PD) fa notare che, avendo personalmente seguito l’esame del provvedimento in sede referente presso la Commissione di merito, gli emendamenti approvati in linea di principio investono materie di competenza di quella Commissione: pertanto, ritiene che in questa sede si possano valutare complessivamente le proposte emendative approvate, soffermandosi però sulle sole parti di più diretto interesse della XI Commissione.
Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara che l’ultimo intervento svolto dimostra che, di fatto, la Commissione esprimerà un parere sul complesso degli emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito.
Silvano MOFFA, presidente, al fine di evitare un ritardo nell’espressione del parere, si domanda se non sia possibile – pur formulando una valutazione complessiva che riguarda tutti gli emendamenti trasmessi dalla VII Commissione – limitare i rilievi formali al solo emendamento di interesse della XI Commissione.
Donella MATTESINI (PD), relatore, si dichiara disponibile a formulare la sua proposta di parere nel senso di specificare, nelle premesse, che l’interesse della Commissione è limitato esclusivamente alla nuova formulazione dell’emendamento 4.15.
Massimiliano FEDRIGA (LNP), giudicando insufficiente la proposta del relatore, insiste nella richiesta di poter approfondire nel merito il complesso degli emendamenti trasmessi dalla VII Commissione: si tratta, a suo avviso, di una richiesta di buon senso, che la presidenza dovrebbe accogliere, anche al fine di tutelare i diritti dei gruppi di opposizione.
Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle ripetute richieste formulate dal deputato Fedriga, ritiene che la deliberazione della Commissione sulla proposta di parere favorevole del relatore – conciliando le esigenze di approfondimento istruttorio con quelle di celerità dei lavori parlamentari – possa essere differita alla giornata di domani.
Rinvia, quindi, il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.50.
COMITATO DEI NOVE
Martedì 2 ottobre 2012.
Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori.
C. 2438-5382-A.
Il comitato dei nove si è riunito dalle 14.50 alle 15.20.