SEDE REFERENTE
Giovedì 10 aprile 2025. — Presidenza del presidente della XI Commissione, Walter RIZZETTO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per i rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano.
La seduta comincia alle 14.05.
DL 25/2025: Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni.
C. 2308 Governo.
(Seguito dell’esame e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1° aprile 2025.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda che – a seguito di quanto concordato nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite – i gruppi hanno segnalato le proposte emendative che saranno oggetto del seguito dell’esame.
Comunica che, a seguito della riammissione dell’articolo aggiuntivo Speranza 19.06, deve intendersi riammesso anche l’identico articolo aggiuntivo Mattia 19.07.
Avverte che, nella giornata di martedì 8 aprile scorso, il Governo ha presentato le proposte emendative 12.185, 17.02 e 21.3, e i relatori hanno presentato le proposte emendative 7.06, 12.044, 14.55, 17.03, 20.6 e 21.014, le quali sono contenute nel fascicolo in distribuzione (vedi allegato). Il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti alle proposte emendative testé richiamate è scaduto alle ore 12 della giornata odierna.
Avverte altresì che nella giornata di ieri i relatori hanno presentato anche le proposte emendative 3.70, 4.103, 7.7, 7.07, 8.026, 10.027, 10.028, 11.02, 12.188, 12.186, 12.187, 14.56, 14.57, 15.7 e 20.04, anch’esse presenti nel fascicolo in distribuzione e rispetto alle quali il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è fissato alle ore 10 di domani.
Comunica infine che nella presente seduta – secondo quanto convenuto nella riunione degli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi – si procederà alla discussione sul complesso delle proposte emendative e che, non essendo previste votazioni, è possibile la partecipazione in videoconferenza.
Chiede quindi se qualcuno intenda intervenire.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), approfittando della presenza della Sottosegretaria Siracusano, esprime un giudizio molto negativo sul provvedimento in esame, manifestando il proprio turbamento per il modo di legiferare del Governo su una materia tanto delicata. Fatto quindi presente che l’originario numero di 21 articoli viene sostanzialmente raddoppiato per via emendativa da parte di relatori e Governo, considera spregevole il trattamento riservato al Parlamento, dal momento che la discussione fin qui svolta su un decreto-legge già in origine omnibus risulta inutile. Rileva come, a mezzo di emendamenti e articoli aggiuntivi di relatori e Governo, si introducano misure ordinamentali in materia di cybersicurezza, si intervenga su Ministeri anche molto significativi, si aboliscano vecchie strutture commissariali, si amplino a dismisura gli uffici di diretta collaborazione dei Ministri, si facciano saltare tutti i vincoli relativi ai comandi e si distribuiscano prestazioni di lavoro accessorio a chi è più amico di altri. Oltretutto il Ministro Zangrillo, che non si è avuto il piacere di incontrare in Commissione, si reca nelle sedi di alcuni sindacati per svolgere comizi contro altri sindacati proprio durante la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo e annuncia interventi sul decreto PA senza che il Parlamento ne sia informato. Aggiunge che il Ministro si è probabilmente limitato a fungere da assemblatore di disposizioni scritte da altri, trasformando il decreto in esame in una «buca delle lettere» per i desiderata dei diversi Ministeri. Nel far presente che vi saranno tempo e modo per approfondire le singole proposte emendative, precisa che per il suo gruppo non è possibile avviare il loro esame senza la preventiva audizione del Ministro Zangrillo, non certamente per mancanza di fiducia e di stima nei confronti della Sottosegretaria Siracusano. Rileva infatti l’esigenza che il Ministro, invece di affidarsi ai comunicati stampa, spieghi al Parlamento il merito dell’intervento, chiedendo ai presidenti delle due Commissioni di assumere un impegno in tal senso. In secondo luogo, nel richiamare il necessario rispetto delle norme regolamentari, rileva come, attraverso la presentazione delle proposte emendative di Governo e relatori e dei relativi subemendamenti, si sia fatto lievitare il contenuto del provvedimento, ampliando il numero delle proposte emendative da esaminare e superando il limite delle segnalazioni, imposto all’opposizione in modo discutibile. Nell’evidenziare quindi la necessità che sia ampliato in maniera corrispondente il numero delle proposte emendative segnalate dai deputati, sottolinea come si tratti di una condizione imprescindibile per svolgere una discussione serena sul provvedimento.
Valentina BARZOTTI (M5S) esprime le forti perplessità del MoVimento 5 Stelle sul provvedimento in esame, con riguardo al metodo, al merito e alla conduzione dei lavori. Quanto al merito, nel richiamare in parte le considerazioni del collega Scotto, ritiene improponibile che, a seguito della presentazione delle proposte emendative di Governo e relatori, non venga contestualmente esteso il numero delle segnalazioni consentite ai deputati. Considerando dunque tale mancata estensione un grave precedente, di cui non ha memoria presso la XI Commissione, si dichiara stanca di assistere per l’ennesima volta alla presentazione di proposte emendative di Governo e relatori che intervengono in maniera significativa su un provvedimento importante, per di più molto atteso dal personale delle pubbliche amministrazioni. Nel rilevare l’opportunità che ci si astenga dal legiferare su una materia, se non si è ancora pronti a farlo, si dichiara convinta che ulteriori proposte emendative verranno presentate dal Governo e dai relatori anche nel corso dell’esame. Chiede quindi le ragioni della mancata audizione della Corte dei conti, i cui rilievi avrebbe volentieri acquisito ai fini della presentazione di eventuali emendamenti al testo del decreto. Passando al merito, rileva come il provvedimento intervenga su diversi ambiti della pubblica amministrazione, ampliando tra l’altro le posizioni dirigenziali – che vengono attribuite anche a soggetti esterni, oltre i limiti posti dalla legislazione vigente – e derogando alle norme in materia di mobilità, senza un progetto organico finalizzato al miglioramento in termini di efficienza e buon funzionamento. Nel rinviare le questioni di merito all’esame delle singole proposte emendative, reputa il decreto del tutto insoddisfacente, rilevando come esso risponda ad interessi specifici e a fumose intenzioni di inserire personale nelle pubbliche amministrazioni senza concorso. Solleva tuttavia una questione specifica, richiamando la proposta emendativa del Governo sull’Ispettorato nazionale del lavoro, rispetto alla quale il MoVimento 5 Stelle non può dirsi contrario, considerato il piano assunzionale degli ispettori del lavoro di cui si è fatto promotore durante il Governo Conte II. Nel richiamare i subemendamenti del suo gruppo relativi ad un piano straordinario volto a garantire salute e sicurezza sul posto di lavoro, ritiene che la proposta governativa non sia sufficiente, limitandosi ad un intervento sporadico su questioni burocratiche, privo di una strategia di lungo periodo finalizzata tra l’altro al potenziamento della prevenzione e al rafforzamento della perseguibilità dei reati. Ricordata sull’argomento la mancata attuazione dell’articolo 44 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di autotutela dei lavoratori, richiama in particolare le proposte del MoVimento 5 Stelle in tema di introduzione del reato di omicidio sul lavoro, rientrante in un più ampio pacchetto di misure di contrasto agli infortuni sul lavoro, di previsione del salario minimo, nonché di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Nell’augurarsi che si approfitti dell’occasione per contrastare la quotidiana tragedia delle morti sul luogo di lavoro, garantendo la salute e la sicurezza dei lavoratori, oltre che il loro benessere e la sostenibilità del lavoro stesso, si domanda se il Ministro Zangrillo abbia dimenticato il lavoro agile, cui è dedicata una proposta emendativa del MoVimento 5 Stelle, anche in un’ottica di prevenzione degli infortuni in itinere. Richiamata in conclusione la misura della patente a crediti, purtroppo non attuata in assenza dell’accordo-quadro tra Stato e regioni, considerando una vergogna il mancato intervento in materia di sicurezza sul lavoro, si aspetta da parte di maggioranza e Governo il segnale che si voglia passare dalle parole ai fatti, con un’azione efficace.
Walter RIZZETTO, presidente, nel dare la parola al collega Mari, ricorda di contenere gli interventi nel limite di dieci minuti.
Francesco MARI (AVS) si associa alle considerazioni dei deputati Scotto e Barzotti, in particolare alle richieste concernenti la presenza del Ministro Zangrillo e l’incremento del numero degli emendamenti segnalati in considerazione della presentazione di ulteriori proposte emendative da parte del Governo e dei relatori.
Walter RIZZETTO, presidente, rileva come possano essere presentati, senza alcuna limitazione, subemendamenti alle ulteriori proposte emendative del Governo e dei relatori.
Ricorda, inoltre, sulla scorta della propria esperienza di parlamentare dell’opposizione, come la presentazione di nuove proposte emendative, anche molto ampie, da parte del Governo e dei relatori sia un’evenienza che si è sempre verificata con ogni maggioranza, anche dopo l’inizio della fase delle votazioni sugli emendamenti.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo per richiamo al Regolamento, ricorda come ai sensi dell’articolo 85-bis, comma 1, qualora si faccia ricorso alle segnalazioni degli emendamenti, a ciascun gruppo deve essere garantita complessivamente la votazione di un numero di proposte emendative non inferiore in media, per ciascun articolo, a un decimo dei componenti il gruppo stesso. Rileva, quindi, come, essendo stati presentati articoli aggiuntivi, debba essere conseguentemente aumentato il numero delle proposte emendative da porre in votazione.
Walter RIZZETTO, presidente, ricorda come il numero degli emendamenti segnalati sia stato stabilito in sede di Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni riunite, con un incremento di tale numero rispetto alla proposta iniziale formulata dalle presidenze.
Quanto al richiamo all’articolo 85-bis del Regolamento, osserva come tale articolo si riferisca all’esame dei progetti di legge in Assemblea.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, dopo aver ringraziato i deputati intervenuti nel corso della discussione, assicura che riferirà al Ministro Zangrillo la richiesta di presenziare ai lavori delle Commissioni, assicurando altresì come il Ministro segua comunque con costanza e attenzione i lavori medesimi.
Sottolinea come gli emendamenti presentati dal Governo, al fine di favorire un confronto costruttivo, siano contenuti nel numero e non riguardino argomenti divisivi, e assicura la disponibilità del Governo a considerare attentamente le proposte dei gruppi di opposizione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) chiede alla rappresentante del Governo se sia in grado di assumere l’impegno a non presentare ulteriori proposte emendative.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO assicura che non saranno presentate ulteriori proposte emendative da parte del Governo.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) prende dunque atto del fatto che le affermazioni del Ministro Zangrillo circa la presentazione di proposte emendative in materia di retribuzione dei dipendenti degli enti locali non avranno seguito.
La Sottosegretaria Matilde SIRACUSANO, dopo aver rilevato come il tema al quale ha fatto riferimento il deputato Scotto sarà affrontato in altra sede, ribadisce come nel corso dell’esame dei progetti di legge, anche sulla base delle indicazioni del Ministro Ciriani, l’intento del Governo sia quello di lavorare in modo costruttivo e sottolinea come in tale quadro si inserisca il numero contenuto delle ulteriori proposte emendative presentate.
Walter RIZZETTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 14.30.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 10 aprile 2025.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.40.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Giovedì 10 aprile 2025.
L’ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 9 aprile 2025. — Presidenza del vicepresidente della IX Commissione Andrea CAROPPO.
La seduta comincia alle 12.20.
Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 27, recante attuazione della direttiva (UE) 2020/1057 che stabilisce norme specifiche per quanto riguarda la direttiva 96/71/CE e la direttiva 2014/67/UE sul distacco dei conducenti nel settore del trasporto su strada e che modifica la direttiva 2006/22/CE per quanto riguarda gli obblighi di applicazione e il regolamento (UE) n. 1024/2012.
Atto n. 259.
(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).
Le Commissioni proseguono l’esame dello schema di decreto all’ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 marzo 2025.
Andrea CAROPPO, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l’attivazione.
Gaetana RUSSO (FDI), relatrice per la IX Commissione, anche a nome del relatore per la XI Commissione Giaccone, formula una proposta di parere favorevole con un’osservazione.
Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere favorevole con un’osservazione dei relatori.
La seduta termina alle 12.25.
SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 9 aprile 2025. — Presidenza della vicepresidente Tiziana NISINI.
La seduta comincia alle 12.30.
Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024.
C. 2280 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame emendamenti e conclusione – Parere contrario).
La Commissione avvia l’esame del provvedimento.
Tiziana NISINI, presidente, avverte che la XIV Commissione ha trasmesso, per l’espressione del prescritto parere ai sensi dell’articolo 126-ter del Regolamento, le proposte emendative Aiello 11.1, Barzotti 11.2, Aiello 11.3, Carotenuto 11.4, Tucci 11.5 e 11.6, Barzotti 11.7, Carotenuto 11.8, Barzotti 11.01 (vedi allegato 1), al disegno di legge C. 2280 Governo, approvato dal Senato, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024, presentati direttamente presso la predetta Commissione e che investono ambiti di competenza della XI Commissione.
In proposito, ricorda che al parere della Commissione è riconosciuta, in questa fase, una particolare efficacia vincolante. Nello specifico, segnala che, qualora la Commissione esprima parere favorevole su un emendamento, la XIV Commissione è tenuta ad adeguarsi al parere e potrà respingerlo solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale. Qualora, invece, la Commissione esprima parere contrario, la XIV Commissione non potrà procedere oltre nell’esame dell’emendamento medesimo, che potrà in ogni caso essere ripresentato in Assemblea.
Invita quindi la relatrice, onorevole Tenerini, ad esprimere il proprio parere sulle proposte emendative trasmesse.
Chiara TENERINI (FI-PPE), relatrice, formula una proposta di parere contrario sul complesso delle proposte emendative.
Arturo SCOTTO (PD-IDP), intervenendo sull’ordine dei lavori, segnala, in relazione alla conversione in legge del decreto-legge n. 25 del 2025, la difficoltà di dover lavorare sulle relative proposte emendative senza conoscere tutte quelle che il Governo e i relatori intendono ancora presentare. A tal proposito, evidenzia che le proposte emendative del Governo e dei relatori già presentate e trasmesse ai componenti delle Commissioni sembrerebbero non essere corredate dalla relazione tecnica di cui all’articolo 17, comma 3, della legge n. 196 del 2009. Ribadisce, pertanto, l’urgenza di poter lavorare al più presto su tutte le proposte emendative presentate, comprese quelle di Governo e relatori, corredate dalle relative relazioni tecniche, anticipando che in caso contrario si renderà necessario lo slittamento del termine fissato per i subemendamenti.
Valentina BARZOTTI (M5S) si associa alle considerazioni del collega Scotto, rilevando che, come accade spesso, la presentazione di proposte emendative del Governo e dei relatori nel corso dell’iter in sede referente produce una ricaduta negativa sull’ordinario svolgimento dei lavori nelle Commissioni.
Tiziana NISINI, presidente, segnala che la relazione tecnica richiamata dall’intervento dell’onorevole Scotto, ai sensi della legge di contabilità e finanza pubblica, è richiesta solamente per la presentazione delle proposte emendative da parte del Governo e non invece necessariamente per quelle dei relatori.
Valentina BARZOTTI (M5S), prima di entrare nel merito del complesso degli emendamenti presentati al disegno di legge di delegazione europea, avanza alcune riflessioni di metodo. In primo luogo, rileva che il provvedimento è arrivato all’esame della Camera con estremo ritardo. In secondo luogo, sottolinea che il provvedimento non contiene il recepimento nel nostro ordinamento di alcune direttive europee, come la direttiva (UE) 2022/2041 sul salario minimo, che affrontano importanti questioni di carattere sociale. Altre importanti direttive, invece, vengono indicate esclusivamente nell’Allegato A al disegno di legge, non consentendo così di poter intervenire con l’introduzione di specifiche e più precise disposizioni di delega al Governo. Fa presente a tutti i colleghi della Commissione che, conseguentemente, sul recepimento di queste fondamentali direttive, le Commissioni potranno esprimere solo il parere sullo schema di decreto legislativo e non invece introdurre disposizioni deleganti come sarebbe stato più giusto fare.
Entrando nel merito delle proposte emendative segnala, passandole brevemente in rassegna, che esse concernono alcuni interventi sulle modalità con le quali il fattore umano può e deve intervenire sugli algoritmi utilizzati dalle piattaforme digitali e l’introduzione di un articolo aggiuntivo per recepire alcune direttive in materia di prevenzione del rischio di esposizione all’amianto di lavoratori durante lo svolgimento dell’attività professionale. Esprime, inoltre, il suo dispiacere nel constatare che nessuno dei colleghi degli altri gruppi abbia inteso presentare proposte emendative in tal senso.
Segnala l’importanza del tema delle discriminazioni create dagli algoritmi usati dalle piattaforme digitali, come evidenziato anche di recente dalla giurisprudenza, stigmatizzando come questo tema non venga adeguatamente affrontato dal provvedimento in esame. Evidenzia, invece, che le proposte emendative presentate dal suo gruppo intendono andare in tale direzione per evitare anche che, durante il training di questi algoritmi, si possano produrre dei bias con effetti discriminatori in sede di applicazione dell’algoritmo.
Segnala che, oltre alla presenza del regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale, è necessario che gli ordinamenti dei vari Stati membri introducano delle politiche che vadano nella stessa direzione ed accompagnino, con il diritto interno, il quadro normativo comunitario. Ricorda che l’avvento dell’intelligenza artificiale ci ha posto davanti ad uno tsunami il cui effetto può essere catastrofico, anche sotto il profilo delle conseguenze sociali, se non si è in grado di affrontarlo correttamente.
Invita, dunque, la maggioranza a riflettere sulle proposte emendative presentate, tra le quali evidenzia l’emendamento 11.2 a sua firma e l’emendamento 11.4 a prima firma Carotenuto.
Avviandosi verso la conclusione del suo intervento, segnala che, come rilevato dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), l’Italia è all’ultimo posto tra i Paesi del G20 in termini di crescita salariale nel lungo periodo. A questo si aggiunge il tasso record di povertà in Italia, con l’aumento di lavoratori, peraltro in tutte le zone del Paese che, pur lavorando, versano in condizioni di povertà. A fronte di tutto questo, il Governo con questo provvedimento dichiara di non intendere affrontare la povertà in Italia.
Rileva che in questa sede si sarebbe potuto intervenire su queste tematiche, pertanto invita la maggioranza a valutare favorevolmente le proposte emendative presentate dal suo gruppo.
Davide AIELLO (M5S) manifesta il suo dispiacere nell’apprendere il parere contrario formulato della relatrice. Segnala che le proposte emendative presentate dal suo gruppo sono in larga parte di natura formale o di buon senso. Richiama, a titolo di esempio, la proposta emendativa 11.1 a sua prima firma, che prevede che i criteri e principi direttivi per il recepimento della direttiva (UE) 2024/2831 siano in linea con il pilastro europeo dei diritti sociali. Ricorda, inoltre, che nel corso dell’iter del presente provvedimento l’opposizione non ha tenuto un atteggiamento ostruzionistico, pertanto si auspicava un atteggiamento ispirato alla collaborazione da parte della maggioranza.
Evidenza che sarebbe stato anche necessario che il provvedimento contenesse il recepimento della direttiva (UE) 2022/2041 sul salario minimo, tenuto conto dei dati ILO richiamati dalla collega Barzotti. A ciò si aggiungono i dati allarmanti sull’occupazione giovanile. Anche su questo tema, come dimostra la risposta del Governo all’interrogazione a sua firma sul tema del cosiddetto bonus giovani svolta in Commissione la scorsa settimana, dichiara che il Governo ha dimostrato di non essere in grado di dare una soluzione. Concludendo lancia un appello alla maggioranza affinché si giunga, almeno su alcuni emendamenti, ad una posizione condivisa.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) interviene per dichiarare di voler sottoscrivere le proposte emendative presentate dal gruppo del MoVimento 5 Stelle e per esprimere il proprio dissenso rispetto al parere contrario espresso dalla relatrice sul complesso delle proposte emendative. A tal proposito richiama testualmente l’emendamento 11.5 Tucci per evidenziare come la posizione della maggioranza sia pretestuosa e non tenga conto, nel merito, delle proposte emendative avanzate. Reputando, infatti, di dare grande importanza al lavoro che si svolge nelle Commissioni, chiede quindi di impegnarsi affinché si possa giungere ad una posizione condivisa, rivedendo la proposta di parere presentata dalla relatrice.
Ritornando sull’iter di esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 25 del 2025, fa presente che pochi minuti prima il Ministro della pubblica amministrazione ha annunciato di stare lavorando per intervenire sul tema del cosiddetto «trattamento accessorio», che pure è oggetto del predetto decreto-legge n. 25, oltre ad essere stato oggetto di diversi interventi nel corso del ciclo di audizioni celebratosi in Commissione. A tal proposito, quindi, chiede di sapere se il Governo abbia intenzione di presentare ulteriori proposte emendative a valle del procedimento in Commissione. In tal caso, ove ciò dovesse verificarsi senza adeguata condivisione con le Commissioni, paventa la possibilità che il suo gruppo non garantisca più il rispetto dei tempi previsti nel calendario. Conclude chiedendo, dunque, l’audizione del Ministro Zangrillo, anche al fine di riferire su quanto dal medesimo dichiarato oggi alla stampa.
Valentina BARZOTTI (M5S) interviene per avanzare alla maggioranza, ove volesse compiere un supplemento di riflessione sulle proposte emendative presentate dal suo gruppo, la richiesta di rinviare l’esame del provvedimento ad altra seduta, anche per attendere le eventuali valutazioni in merito da parte del Governo.
Francesco MARI (AVS), associandosi alle considerazioni formulate dai colleghi negli interventi precedenti, stigmatizza l’ingiustificabile atteggiamento di chiusura della maggioranza nei confronti delle proposte emendative presentate dal gruppo del MoVimento 5 Stelle e invita il Governo a compiere una ulteriore riflessione in merito.
Tiziana NISINI, presidente, ricorda all’onorevole Scotto che non è possibile procedere alla sottoscrizione delle proposte emendative in esame, in quanto la Commissione in questa sede è chiamata esclusivamente ad esprimere un parere sul complesso delle proposte emendative che investono i relativi ambiti di competenza. Segnala, tuttavia, che è possibile sottoscrivere tali proposte emendative presso la Commissione XIV, nella quale esse sono state presentate e che sta svolgendo l’esame del provvedimento in sede referente.
Sottolinea inoltre che, tenuto anche conto del calendario dei lavori della Commissione, non potrà procedersi al seguito dell’esame in altra seduta, come richiesto dall’onorevole Barzotti e dai successivi interventi, in quanto è necessario che il parere venga espresso nella seduta odierna.
Conclude, rassicurando l’onorevole Scotto che la programmazione dei lavori sugli emendamenti al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 25 del 2025 sarà oggetto dell’ufficio di presidenza delle Commissioni riunite I e XI che si svolgerà domani.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva il parere formulato dalla relatrice.
La seduta termina alle 12.55.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Mercoledì 9 aprile 2025. — Presidenza del presidente Walter RIZZETTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.
La seduta comincia alle 12.55.
Walter RIZZETTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche mediante la trasmissione attraverso la web-tv della Camera dei deputati.
5-03839 Tucci: Sui dati relativi all’occupazione attivata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Valentina BARZOTTI (M5S) illustra l’interrogazione in titolo in qualità di cofirmataria.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato.
Valentina BARZOTTI (M5S) ricorda anzitutto che la Missione V, componente 1, del PNRR, richiamata dalla risposta del Governo, aveva ricevuto uno stanziamento di quattro miliardi e che il programma più importante in merito era il Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL). Passando al contenuto della risposta del Governo, segnala l’inappropriatezza del riferimento in essa contenuto al reddito di cittadinanza, in quanto, come è noto, l’investimento sul Programma GOL poteva essere indirizzato solo in minima parte ai percettori del reddito di cittadinanza.
In relazione al riferimento all’Assegno di inclusione (AdI), citato anch’esso nella risposta, rileva che questa misura non può essere considerata come sostitutiva del reddito di cittadinanza, in questo ribadendo l’inappropriatezza della risposta del Governo sotto questo profilo. Segnala che, invece, quello su cui occorre puntare l’attenzione è l’attuazione del Programma GOL, che appunto viene confermato nella risposta del Governo.
Evidenzia che sono tantissime le segnalazioni che vengono fatte in relazione proprio all’inefficienza del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL). Annuncia che sul tema è stata presentata un’interrogazione dal suo gruppo in quanto sono noti i casi di beneficiari del SIISL che si ritrovano senza sostegno e con dei corsi di formazione inesistenti. Concludendo, dunque, dichiara di non ritenersi affatto soddisfatta della risposta del Governo.
5-03840 Scotto: Iniziative volte a garantire la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali presso la sede di Tavazzano della Flexotecnica.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) illustra l’interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Claudio DURIGON risponde all’interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato aggiungendo che, se del caso, occorre anche intervenire di concerto con il Ministero delle imprese e del made in Italy, in modo da poter fornire risposte adeguate in merito alla reindustrializzazione.
Arturo SCOTTO (PD-IDP) ricorda che il tema dell’interrogazione in titolo è il frutto anche dell’interesse e del lavoro dei colleghi Guerini e Barzotti. Nel prendere atto della risposta del sottosegretario, rileva la disponibilità del Governo, ove arrivi una richiesta in tal senso, ad attivare eventualmente ammortizzatori sociali. Sottolinea, tuttavia, che tale disponibilità non è sufficiente; serve infatti che venga subito convocato un tavolo dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero delle imprese e del made in Italy. A tal fine dichiara che si attiverà affinché anche le parti sociali chiedano di andare in tale direzione. Conclude suggerendo che, contemporaneamente a questo iter, si proceda anche in sede parlamentare ad organizzare incontri informali con le parti interessate.
5-03841 Mari: Sulle problematiche in termini di equità e sostenibilità sociale sottese all’adeguamento dell’età pensionabile a seguito dell’aumento della speranza di vita.
Francesco MARI (AVS) illustra l’interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Claudio DURIGON ricorda che si tratta di una vicenda che nasce dall’aumento dell’aspettativa attestata dalle rilevazioni Istat. Garantisce che la volontà del Governo è quella di adottare tutte le misure necessarie per sterilizzare l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile che scatterebbe dal 1° gennaio 2027. Ribadisce, come già detto in altre sedi, che si interverrà comunque attraverso un adeguato strumento normativo.
Francesco MARI (AVS), replicando, nel prendere atto delle rassicurazioni del Sottosegretario, ricorda che ci sono delle dichiarazioni di impegno di spesa del Governo per solo 200 milioni di euro, cifre che dunque non tengono conto degli attuali circa quarantamila esodati. Oltre a questi ultimi, non si tiene conto anche dell’aumento dell’età pensionabile che colpirà i lavoratori che andranno in pensione nel 2029. Sottolinea che questi devono sapere quale è il quadro normativo con il quale andranno in pensione. Conclude, dunque, chiedendo che sul tema il Governo proponga una riforma complessiva che aiuti a fare chiarezza.
Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all’ordine del giorno.
La seduta termina alle 13.15.
COMITATO RISTRETTO
Mercoledì 9 aprile 2025.
Disposizioni per favorire la stipulazione di contratti volti alla riduzione dell’orario di lavoro.
C. 2067 Fratoianni, C. 142 Fratoianni, C. 1000 Conte e C. 1505 Scotto.
Il Comitato si è riunito dalle 13.15 alle 13.35.
AVVERTENZA
I seguenti punti all’ordine del giorno non sono stati trattati:
COMITATO RISTRETTO
Riduzione dei termini per la liquidazione del trattamento di fine servizio dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche e rivalutazione dei limiti di importo per l’erogazione rateale del medesimo trattamento.
C. 1254 Alfonso Colucci e C. 1264 Bagnasco.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI