“Il premio di risultato è stato introdotto in Fiat nel 1988. Dopo quell’esperienza si è diffuso in molte grandi aziende e successivamente recepito nel protocollo Ciampi del 1993: da quel momento il doppio livello di contrattazione, nazionale e decentrato, è diventato regola universale”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della commissione Lavoro della Camera.
“Oggi Marchionne – prosegue Damiano – lo ripropone aggiornato e noi siamo d’accordo perché l’aumento retributivo viene contemporaneamente collegato alla produttività dei singoli stabilimenti e ai risultati economici di Fca in Europa e Medioriente. Ciò significa premiare lo sforzo produttivo dei lavoratori e il risultato finanziario dell’azienda. Gli sconti fiscali sul salario di produttività sono stati introdotti dal secondo Governo Prodi e proseguiti negli anni successivi, fino al 2012”.
“Non sappiamo – aggiunge il presidente della commissione Lavoro – se ripristinarli oggi sia una priorità: il lavoro dipendente ha già ottenuto gli 80 euro netti mensili, che sono ben al di sopra di quello che promette Marchionne. Forse adesso è il momento di pensare ai nuovi poveri: gli incapienti, ai quali andrebbe esteso il bonus degli 80 euro, e gli esodati, ai quali dovremmo consentire di raggiungere, con una regola di flessibilità, l’agognato traguardo della pensione”.