Paolo Maria Fiore non è più tra noi. Questa notte è mancato, dopo una malattia che si è trascinata per qualche tempo, implacabile. Non era molto conosciuto fuori dal suo ambiente Paolo, perché era uno di quelli che passano la loro vita svolgendo relazioni industriali, sempre chiuso a trattare con i sindacati per risolvere i mille problemi di un grande gruppo industriale. Ha lavorato in molte aziende, ma ha lasciato il cuore in Telecom, dove ha coperto il ruolo appunto di addetto alle relazioni industriali fino al momento del suo pensionamento.
Uomo scontroso, apparentemente con un cattivo carattere, sotto la scorza che si era costruito era di tutt’altra pasta. Lo aiutava la sua grande competenza, le sue capacità professionali, che gli consentivano un umore sferzante con il quale si divertiva a punzecchiare i suoi interlocutori, ma sempre senza un minimo di cattiveria. Cresciuto alla grande scuola di relazioni industriali che era stata l’Olivetti di Adriano credeva nel dialogo con il sindacato, sapeva che solo da un confronto senza arrière penséé è possibile arrivare al nocciolo dei problemi e, quindi, alla loro soluzione. Adesso qualcuno direbbe che era un uomo di altri tempi, ma non è vero: era perfettamente inserito nel suo tempo, che governava con capacità.
Io personalmente ho un debito con lui perché quando era approdato alla pensione Telecom gli aveva affidato il compito di mettere in piedi una Scuola di relazioni industriali per i dipendenti del gruppo e lui ebbe la bontà di chiamarmi al suo fianco per portare avanti questa avventura. Per tre anni abbiamo svolto un compito egregio che ha messo sul mercato una quantità di ottimi esperti in questo settore. E quando avevamo qualche ospite di eccezione Paolo allargava gli inviti ai vertici delle altre direzioni di Telecom, perché capissero quanto erano importanti le relazioni industriali, come erano strategiche per tutto il gruppo, al di là delle mode passeggere. Ed è proprio grazie a questo tirocinio che poi autonomamente come Diario del lavoro, assieme a Mimmo Carrieri della Sapienza di Roma, ho costruito la nostra Scuola di relazioni industriali, arrivata con successo al sesto anno di attività.
Un uomo divertente, che ci mancherà, ma resterà sempre nel nostro cuore.
Massimo Mascini