Dopo l’annuncio al tavolo del 5 febbraio, Electrolux Italia ha formalizzato i licenziamenti annunciati. La direzione, infatti, ha inviato al ministero del Lavoro, alle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna e Marche, all’Ispettorato del Lavoro, alle organizzazioni nazionali e locali dei lavoratori e alle associazioni di Confindustria nazionale e locali la comunicazione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 168 impiegati e quadri, che riguardano le sedi di Susegana (34 unità), Porcia (73), Pordenone (13), Forlì (38), Cerreto Ancona (5) e Solaro Milano (5).
“Il gruppo Electrolux – si legge nella comunicazione – sta affrontando significative perdite di volumi in un quadro di flessione del mercato europeo, sceso al di sotto degli 80 milioni di pezzi, -12% rispetto al periodo pre-pandemico”. Necessaria, quindi, un’opera di riorganizzazione aziendale “per semplificare la propria struttura organizzativa velocizzando i processi e creando sinergie tra le linee di prodotto e le aree di business, investendo in progetti strategici”. Riorganizzazione che comprende i 373 esuberi già individuati in Italia, di cui 174 negli staff e 199 in produzione.
A fronte di ciò, le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm hanno richiesto all’azienda “anche per nome e per conto delle nostre strutture territoriali, l’avvio della procedura di consultazione sindacale e quindi di fissare un incontro entro i termini di legge”.
Intanto, i prossimi appuntamenti già fissati sono il 22 febbraio col governo sul tavolo di settore e il 4 marzo con Electrolux per proseguire la discussione sulla gestione degli esuberi.
e.m.