Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da ArcelorMittal contro la sentenza del Tar Puglia che impone la chiusura dell’area a caldo dello stabilimento di Taranto entro 60 giorni. Inoltre, i giudici hanno fissato la camera di consiglio dell`11 marzo 2021 per l`esame della domanda cautelare nella ordinaria sede collegiale e l`udienza pubblica del 13 maggio 2021 per la definizione del secondo grado del giudizio.
La richiesta di bloccare l’esecutività della sentenza del Tar di Lecce è stata bocciata perchè, come si legge nel decreto firmato da Luigi Maruotti, presidente della quarta sezione del massimo organo della giustizia amministrativa, “non risulta e non è stata comprovata la circostanza che, in assenza di immediate misure cautelari, per l’appellante si produrrebbe uno specifico pregiudizio irreparabile, prima della data dell’11 marzo”, giorno in cui è prevista la camera di consiglio per l’esame del ricorso cautelare presentato dal gruppo Franco Indiano.
Infatti, evidenzia ancora il giudice del Consiglio di Stato, “prima di questa data non sarà decorso il primo termine di 30 giorni, con la conseguenze insussistenza, prima di essa, dell’obbligo di avviare le operazioni di fermata dell’area a caldo” dello stabilimento di Taranto.
E.G.
