I lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Genova sono scesi in piazza questa mattina per chiedere al governo la convocazione di un incontro sul futuro del Gruppo ed il pagamento del premio di risultato del 3%. Dopo un’assemblea davanti alla portineria dello stabilimento, i lavoratori hanno dato vita ad un corteo per le strade del quartiere di Cornigliano, bloccando per alcuni minuti la strada a mare Guido Rossa, per poi rientrare in fabbrica.
“Il governo deve svegliarsi – ha detto il coordinatore dell’Rsu Armando Palombo – perché l’industria di questo Paese va alla deriva. Ci avevano garantito che entro ottobre ci avrebbe convocato il Ministero dello Sviluppo economico ma c’è ancora silenzio, mentre gli impianti si ammalarono, mentre siamo ancora in cassa integrazione e mentre il premio del 3% che ci è dovuto non ci viene dato”.
“Chiediamo una data per un incontro al governo – ha sottolineato Stefano Bonazzi, segretario della Fiom Cgil di Genova – che ha preso degli impegni che non sta rispettando. Il governo fa parte dell’azionariato di questo Gruppo e da questo punto di vista ha un doppio ruolo: quello di garante e quello di padrone di questa azienda. Oggi i lavoratori sono scesi in piazza – ha concluso il segretario genovese della Fiom Cgil – per chiedere chiarezza”.
E.G.