La Fiom-Cgil è “fortemente preoccupata” per quello che si sta registrando nel mondo della grande telefonia, Telecom, Vodafone, Wind, dove si continua a lavorare in maniera serrata, senza rallentare le installazioni e le manutenzioni. I lavoratori continuano ad operare “senza il rispetto delle norme sulla sicurezza” e “non tutti sono dotati dei dispositivi prescritti dal Governo”. A lanciare l’allarme è il segretario nazionale,e Barbara Tibaldi.
“Chiediamo una puntuale applicazione nei luoghi di lavoro delle misure sanitarie prescritte nonché del protocollo del 14 marzo – prosegue – di fornire i dispositivi di protezione individuali utili a prevenire i contagi e attraverso il confronto con le Rsu e le Rls pianificare, programmare, il rallentamento delle attività in modo da consentire ai lavoratori di lavorare in modo sicuro. Rallentamenti fino alla sospensione dell’attività attraverso gli ammortizzatori sociali, laddove fosse necessario, il rispetto delle norme ed il confronto con le Rsu e le Rls sono per noi l’unica strada percorribile, in assenza della quale, per tutelare la salute dei lavoratori saremmo disponibili anche ad iniziative di astensione dal lavoro”.
La Fiom sollecita un intervento “urgente” delle associazioni datoriali, Federmeccanica, Assistal, Governo e ministero della Salute, sui grandi gruppi della telefonia, affinché “rallentino le attività, dando la priorità alle sole emergenze”.