Il governo incontrerà il 31 agosto la Glencore per verificare le intenzioni della multinazionale interessata allo stabilimento Alcoa di Portovesme. Lo ha detto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti.
“Venerdì – ha spiegato De Vincenti – verificheremo le intenzioni di Glencore, che aveva già interesse verso l’impianto ma aveva chiesto uno sconto che non si trova in nessuna parte d’Europa. Noi proporremo un prezzo dell’energia competitivo con nostri partner europei”.
“Intanto l’accordo con Alcoa – ha aggiunto il sottosegretario – prevede uno spegnimento molto graduale degli impianti, fino al 31 dicembre si va avanti. Abbiamo un po’ di tempo in più, ma ci sono difficoltà evidenti per trovare un acquirente perché l’Alcoa è in perdita da anni, nonostante i forti sconti che ha avuto dallo Stato sulla bolletta elettrica”.
“Un’altra difficoltà – ha affermato De Vincenti – nel reperire un compratore è che l’impianto necessita di forti interventi e di una ristrutturazione non semplice. Va rinnovato, questa è la ragione principale della difficoltà delle trattative, e serve un forte impegno da parte di chi voglia investire in questo sito”. “La decisione di Alcoa di lasciare il sito di Portovesme – ha ricordato il sottosegretario allo Sviluppo economico – risale al gennaio scorso. Avevano annunciato il licenziamento tutti gli operai in aprile ma grazie alle azioni di governo, enti locali e sindacato l’impresa è tornata indietro e ha rinunciato ai licenziamenti”. “Abbiamo firmato un accordo con l’azienda a fine marzo – ha sottolineato De Vincenti – che prevedeva che senza un compratore la chiusura sarebbe arrivata a settembre ma con gli ammortizzatori sociali. Poi abbiamo avviato una trattativa con un’azienda tedesca, l’Aurelius, che non è andata a buon fine, anche per difetti della stessa Aurelius”. A questa società “avevamo già proposto un prezzo dell’energia fortemente scontato e in prospettiva un’altra forma di contratto agevolato, garantendo un prezzo competitivo con gli altri paesi europei”. |