Attori, doppiatori, musicisti, sceneggiatori, musicisti, danzatori, personale delle troupes e del mondo dello spettacolo insieme ai sindacati di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom, si sono riuniti in sciopero oggi, 13 febbraio, per protestare contro i disservizi dell’Inps in seguito all’accorpamento dell’Enpals, l’ente previdenziale dello spettacolo.
La scorsa estate, infatti, l’Inps ha inviato delle lettere ai lavoratori autonomi dello spettacolo chiedendo loro, per i redditi del 2010, il pagamento dei contributi alla Gestione separata, sorpassando la norma che prevede il versamento dei contributi all’Enpals. Per la maggior parte di questi lavoratori, inoltre, fatta eccezione per i musicisti autonomi, l’obbligo di versare il contributo è a carico dei committenti.
“Lavoratori assunti a termine che si vedono arrivare lettere in cui si impone la restituzione di disoccupazione percepita dal 2000 ad oggi (arretrati oltre i dieci anni, dunque) sostenendo che le aziende non hanno versato il relativo contributo- denuncia Emanuela Bizi, segretaria nazionale Slc Cgil -. I lavoratori autonomi hanno fatto ricorso, ma solo in pochi hanno visto accolta la pratica. Gli altri non hanno ricevuto alcuna risposta.”
“Il sindacato da tempo denuncia la necessità che il legislatore definisca diritti e tutele per il mondo dello spettacolo, che per la sua particolarità ha necessità di ammortizzatori, diritti e tutele specifiche. Ad oggi nulla è successo – conclude Bizi – e a questo si aggiungono i disservizi dell’INPS, che ha assorbito l’Enpals, incassando una consistente somma che era stata accumulata anche perché sono pochi i lavoratori che riescono a raggiungere la pensione, che anziché sostentarli li impoverisce.