Il confronto tra Confindustria e Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulla riforma del mercato del lavoro “è andato bene”, è stato “utile” e ha toccato “tutti i temi, a 360 gradi”. Questo il commento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine dell’incontro che, dice, non si è esaurito. I temi affrontati dalle parti sociali sono stati diversi, dalla flessibilità in entrata a quella in uscita, agli ammortizzatori sociali.
Confindustria e sindacati hanno deciso di non fare un documento, perché, spiega Marcegaglia, “non vogliamo fare la guerra dei documenti. Siamo interessati a un buon risultato di questa trattativa” con il governo sulla riforma del lavoro. “Abbiamo scambiato idee – ha continuato – non abbiamo ancora una posizione condivisa su tutto e non sappiamo se ci arriveremo. Il confronto é stato utile e andrà avanti”.
Il primo incontro tra le parti sociali è stato più che altro uno “scambio di opinioni”, ha detto il leader della Cgil, Susanna Camusso, spiegando che si è cominciato a ragionare “sui problemi che ci sono, sulle ipotesi condivise”.
Le parti sociali attendono l’incontro di domani con il governo per decidere quando rivedersi in base anche all’agenda che il governo domani dovrebbe indicare. Camusso ha sottolineato però: “Non stiamo costruendo una trattativa parallela, il confronto è con il governo”.
Rispetto all’esito dell’incontro Bonanni ha commentato: “Si sta lavorando bene, ci sono possibilità di convergenze”. “Stiamo studiando – ha spiegato – bisogna ancora coltivare il terreno però c’é l’esigenza di andare in una sola direzione e trovare soluzioni. Il confronto é positivo ma bisogna ancora lavorare, ci sono ancora diverse questioni da limare come ad esempio: garantire le tutele dei lavoratori migliorando il sistema degli ammortizzatori sociali che avevamo, sapendo che non siamo assolutamente disposti ad entrare in una logica di avventura guardando a nuovi sistemi quando non ci sono soldi. Anche gli imprenditori dovrebbero avere l’interesse a non mandare allo sbaraglio i lavoratori, come taluni ritengono che si possa fare. Spero che il governo riesca a dialogare con tutte le parti sociali e a trattare soluzioni ragionevoli. Non é il momento di teorizzazioni ma di sostenere le ragioni dei lavoratori che sono già in grande apprensione”. Secondo Bonanni ai lavoratori “bisogna dare certezze e non ulteriori preoccupazioni”. Il segretario generale della Cisl ha ribadito che non bisogna toccare l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori sul licenziamento senza giusta causa. “Noi – ha concluso – siamo contrari a modifiche dell’articolo 18, speriamo di convincere Confindustria a non farsi accalappiare dai discorsi che servono solo a creare polveroni e non a risolvere i problemi”.
Tra sindacati e industriali “abbiamo visto che c’è una sufficiente vicinanza di opinioni” ma non ci sarà nessun documento comune “per non prefigurare una conclusione di una trattativa che si fa con il governo”, ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti, al termine dell’incontro. Entrando nel dettaglio, il numero uno della Uil ha spiegato: “Ci siamo scambiati opinioni su come affrontare l’emergenza occupazione che, purtroppo, prevediamo aumenterà nei prossimi mesi”. In particolare, “abbiamo discusso del mercato del lavoro e degli ammortizzatori sociali. Sono scambi di opinioni molto importanti per misurare la capacità di risolvere problemi possibilmente insieme”. Del resto, secondo Angeletti, “ci sono problemi in comune e le soluzioni, ovviamente, sono abbastanza comuni”.