Ad un anno dal piano di riorganizzazione che ha riguardato 397 unità, la Coca Cola decide di chiudere lo stabilimento di Gaglianico, nel biellese, per un totale di 90 esuberi. Mercoledì, in Assolombarda, l’incontro tra i vertici dell’azienda americana e le parti sociali ha messo in luce i numeri negativi registrati nell’ultimo periodo: in Italia si è avuto un calo del 7% sui volumi e del 15% sui profitti della multinazionale. I tagli annunciati ne sono la conseguenza: la chiusura del sito di Gaglianico porterà con sé 90 esuberi, e per discutere della situazione si aprirà il 30 ottobre un tavolo di confronto a livello territoriale. Da parte dei sindacati c’è grande preoccupazione: “Siamo consapevoli delle esigenze di globalizzazione della multinazionale, ha dichiarato Pietro Pellegrini della Uila, ma processi di questo tipo devono avere delle regole”.
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