Aggiustamenti e dubbi ancora da sciogliere sul Dl Lavoro, oggetto di discussione nell’esame della X Commissione del Senato. La prima rilevante novità riguarda la proroga dello smart working nel settore privato solo per i lavoratori fragili e con figli under 14. Per l’estensione anche al settore pubblico bisognerà aspettare la discussione di martedì 13 giugno ma, come precisa il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, “essendo venuta meno l’emergenza della pandemia, non c’è più ragione per i genitori con figli sotto i 14 anni per prorogare l’accesso facilitato allo smart working”.
In materia di fisco, via libera alla possibilità per gli autonomi di ricostruire i “buchi contributivi” che si sono aperti con gli stralci delle cartelle sotto i 1.000 euro stabiliti dall’ultima legge di bilancio e dalla decreto sulla ‘pace fiscale’ del 2018. “Al fine di tutelare le posizioni assicurative dei soggetti iscritti alle Gestioni Artigiani e Commercianti, Lavoratori autonomi agricoli, Committenti e Professionisti iscritti alla Gestione Separata dell’INPS, per i quali sono stati annullati i debiti contributivi” con lo stralcio delle cartelle sotto i 1.000 euro, questi soggetti possono chiedere all’ente previdenziale “il riconteggio dei debiti cancellati da saldare in soluzione unica o in rate mensili di pari importo da versare entro il 31 dicembre 2023”.
Quanto i contratti di lavoro a tempo determinato, questi possono essere non solo prorogati ma anche rinnovati liberamente, senza l’indicazione delle previste causali, se la durata complessiva non supera i dodici mesi. L’emendamento precisa che ai fini del computo dei dodici mesi “si tiene conto dei soli contratti stipulati a far data dall’entrata in vigore del presente decreto”.
Si aggiorna a martedì prossimo alle 11.30 la X commissione del Senato impegnata a chiudere l’esame del decreto lavoro il cui approdo in Aula dovrebbe quindi slittare di un giorno, a mercoledì 14 giugno.
Restano da sciogliere i nodi della decontribuzione dell’aumento dei fringe benefit fino a 3.000 euro per i dipendenti con figli e della proroga, anche nel settore pubblico, dello smart working per i lavoratori fragili e con figli under 14. Per entrambe le norme sono in corso col governo valutazioni sulle coperture.
Resta ‘sub judice’ l’emendamento proposto dal M5S sulla decontribuzione totale per tre anni per le badanti assunte a tempo indeterminato, approvato in Commissione lavoro. Sulla norma martedì potrebbe arrivare uno stop della commissione bilancio per problemi di copertura.
Il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 1 maggio scorso, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 maggio. Dopo il via libera del Senato passerà alla Camera de deputati in seconda lettura e dovrà essere convertito in lege prima della scadenza del 3 luglio 2023.
e.m.