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Legge di bilancio, manovra da 23-25 miliardi. Cgil (duramente) e Uil bocciano le scelte del governo. Più positive le valutazione della Cisl

Tommaso Nutarelli
Ottobre14/ 2023

Inizia a prendere forma la prossima legge di bilancio. Nell’incontro a palazzo Chigi con le parti sociali, il governo ha presentato una manovra da 23-25 miliardi, anche se bisogna attendere il consiglio dei ministri di lunedì per una chiarezza definitiva sulle risorse in campo. Un pacchetto da 15 miliardi per la proroga del taglio del cuneo fiscale e per il primo accorpamento delle aliquote Irpef, funzionale per gli effetti del taglio del cuneo, 5 miliardi per i rinnovi contrattuali, 3 miliardi per la sanità. A queste cifre vanno aggiunte le risorse per le spese ‘indifferibili’, tra cui quelle per le missioni internazionali. Si arriverebbe così a circa 25 miliardi.

Le politiche che il governo intende mettere in campo hanno raccolto una dura bocciatura da parte della Cgil, con il segretario confederale, Christian Ferrari, parla di ” manovra all’insegna del ritorno all’austerità, totalmente inadeguata ad affrontare le esigenze sociali del Paese”. Per il sindacato di Corso d’Italia mancano risposte su salari, pensioni, sanità e rinnovo dei contratti.

“Un’altra manovra è possibile, bisogna andare a prendere le risorse dove ci sono: contrastare l’evasione e tassare gli extraproofitti di tutti i settori, invece si fa finta di farlo con le banche. Attaccare i grandi patrimoni. Per questo noi ne discutere prossimi giorni, ma la nostra mobilitazione – ha concluso il segretario confederale – andrà avanti per chiedere un cambiamento”.

Giudizio meno severo ma comunque critico arriva dalla Uil, con il segretario confederale, Domenico Proietti, che ha apprezzato il taglio al cuneo fiscale per tutto il 2024, che però “va reso strutturale”. Venendo agli aspetti deficitari, per Proietti ” i tre miliardi annunciati sulla sanità non sono sufficienti, così come i cinque miliardi per il rinnovo contratti pubblici, ha aggiunto, sono “un passo importante ma non esaustivo. Non c’è nulla sulla previdenza”.

Più aperta al dialogo e positiva nelle sue valutazioni la Cisl di Luigi Sbarra. “Troviamo recepite molte proposte e molte priorità che in questi mesi abbiamo indicato come Cisl. Abbiamo apprezzato sotto il profilo del metodo la disponibilità del governo a presentare i primi orientamenti generali ed i contenuti della legge di stabilità, ma aspettiamo di conoscere il testo ufficiale” ha detto il numero uno della confederazione di via Po’. Sui contenuti, Sbarra ha giudicato “importante la proroga per tutto il 2024 del taglio del cuneo, e l’estensione, anche per il prossimo anno, della perequazione e indicizzazione delle pensioni. Confermato – ha aggiunto Sbarra – anche un sostegno forte alla famiglia ed alla natalità anche rafforzando l’assegno unico”.

“Come richiesto dalla Cisl il Governo si è inoltre impegnato a promuovere un accordo contrattuale in sede Aran finalizzato a definire criteri, modalità e tempi di ripartizione di risorse ulteriori previste per i dipendenti pubblici. Non mancano profili su cui intervenire, dovuti soprattutto alla cubatura limitata delle dotazioni in gioco. Sul piano fiscale e del sostegno al reddito occorre fare un passo in più, con l’alleggerimento a scaglioni del carico di tassazione sulle tredicesime da lavoro e pensione”.

“Vanno poi trovate risorse per rafforzare la chiave espansiva della legge di Bilancio, con una netta accelerazione della messa a terra del Pnrr e forti investimenti su occupazione, coesione, crescita e sviluppo. Serve una svolta sulla politica dei redditi, contro la povertà, nel rilancio industriale a partire dalla soluzione delle tante crisi aziendali aperte, nelle infrastrutture materiali. Sul versante previdenziale riteniamo fondamentale introdurre strumenti di garanzia per i giovani, istituire leve di flessibilità per l’uscita dal mercato del lavoro, soluzioni specifiche per le donne anche attraverso l’Ape sociale, promozione concreta della colonna sussidiaria della previdenza complementare. Il governo su questi temi si è impegnato ad individuare soluzioni specifiche da collocare all’interno dei collegati alla finanziaria. Su questi nodi – ha concluso il leaer cislino – chiediamo sin da ora al Governo e al Parlamento di dare forza al dialogo sociale, assicurando continuità e stabilità a un percorso partecipato che punti al miglioramento delle misure sia in Consiglio dei ministri che nell’iter di approvazione della manovra”.

Tommaso Nutarelli

Tommaso Nutarelli

Giornalista de Il diario del lavoro.