“Finora abbiamo assistito ad una ridda di ipotesi e di smentite. Bisogna fare chiarezza su metodo e priorità. Noi chiediamo coinvolgimento e responsabilizzazione nelle scelte. Deve partire un confronto non ideologico, non inquinato da posizioni pregiudiziali. Al governo chiediamo di convocarci, e non solo sulla Manovra ma anche sul piano strutturale di bilancio che dovrà essere presentato alla Commissione Europea”. E` quanto sottolinea il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in una intervista al quotidiano Avvenire.
“È interesse di tutti costruire le condizioni di un percorso condiviso su obiettivi comuni, mobilitando le responsabilità di ciascuno per rafforzare crescita e sostenibilità sociale, innovazione e produttività, nuove tutele e rilancio delle competenze, partecipazione e qualificazione del lavoro”, aggiunge Sbarra elencando le priorita` della Cisl. “Sappiamo che ci attendono scelte difficili sul piano finanziario, ma riteniamo imprescindibili alcuni elementi, cominciando dal riaffermare le misure conquistate in questi anni. Bisogna dare continuità alla riduzione del cuneo contributivo per le fasce medio-popolari, confermare l`accorpamento delle prime due aliquote Irpef, prevedere un deciso taglio delle tasse per il ceto medio .
“Necessario prorogare la defiscalizzazione sui frutti della contrattazione di secondo livello , da allargare ai settori pubblici, ed i fringe benefit . Va garantita l`indicizzazione delle pensioni ed aumentata la non Tax area . Devono essere rinnovati i contratti pubblici e rafforzati gli investimenti su sanità, scuola, ricerca. Vanno consolidati i capitali pubblici su politiche industriali e infrastrutture. Chiediamo infine interventi a favore della famiglia e della natalità e risorse adeguate per attuare la legge sulla non autosufficienza”.`
Il numero uno Cisl boccia ogni intervento sui pensionati: “Ipotizzare interventi che penalizzino i pensionati nelle fasce più deboli è un errore enorme e un atto anti-coesivo. Parliamo di donne e uomini che hanno pagato un prezzo salatissimo negli anni incendiati dall`inflazione. La rivalutazione non va toccata, ma anzi va estesa alle fasce che sono state escluse . Sulla sanità, poi, dopo anni di tagli sconsiderati avallati da tutti i governi è venuto il momento di investimenti seri per assumere e stabilizzare medici ed infermieri, rinnovare il Ccnl , rafforzare la medicina d`urgenza e di prossimità, ridurre le liste di attesa, mettere in sicurezza le persone che lavorano dentro ospedali e strutture sanitarie . Una cosa è certa, se dovesse calare la scure dei tagli sulla spesa sociale o sanitaria non staremo fermi”.
E.G.