“Signor Presidente, tutti gli organi di stampa nazionali hanno riportato con grande risalto la notizia che “i sindacalisti percepiscono pensioni più alte dei lavoratori che rappresentano” e che “il loro sistema di calcolo è più favorevole”. “Purtroppo, Signor Presidente, quello che il suo Ufficio scrive e comunica contrasta con la realtà dei fatti e con quello che accade realmente”. Questo l’incipit della lettera aperta, firmata da Massimo Masi, segretario generale della Uilca, indirizzata al presidente dell’istituto previdenziale.
Nella lettera, il sindacalista dei bancari enuncia le cifre del proprio trattamento pensionistico, invitando il presidente Boeri a verificare di persona sul sito del sindacato.
Concludendo, nella missiva si legge: “Credo che la maggior parte dei sindacalisti sia nelle mie stesse condizioni. Se qualcuno ha abusato dei privilegi, si facciano i nomi! I delinquenti e i disonesti esistono in tutte le categorie siano essi deputati, sindacalisti, presidenti, ecc. Si faccia chiarezza una volta per tutte, fissando regole certe e trasparenti, ma basta con questa falsa demagogia”.