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P.A., incontro sindacati-Zangrillo, le opposte valutazioni di Cisl e Cgil

redazione
Ottobre19/ 2023

“La Cisl ha apprezzato la convocazione odierna del ministro Zangrillo presso il Ministero per la Funzione Pubblica, un incontro che, oltre ad affrontare il tema del rinnovo contrattuale per i pubblici dipendenti, ha esaminato altri aspetti di grande rilevanza per il rafforzamento della PA italiana”.

Per la Cgil, invece: “il Ministro Zangrillo conferma l’insufficienza delle risorse necessarie per il rinnovo dei contratti pubblici. Gli stanziamenti complessivi, infatti, sono lontanissimi dal coprire la perdita del potere d’acquisto di questi anni”.

Basta leggere i comunicati emessi dalle due principali confederazioni al termine dell’incontro di Palazzo Vidoni, per comprendere quanto siano diametralmente opposte le opinioni di Cisl e da Cgil su quanto illustrato dal ministro della Pubblica amministrazione relativamente alle prospettive del settore e alla manovra.

Per il segretario confederale Cisl Ignazio Ganga “la riunione è stata importante per almeno due motivi: il primo risiede nel fatto che la Cisl ha sempre individuato nel confronto lo strumento più efficace per la soluzione di qualsiasi esigenza, e la riunione odierna ha rappresentato un passaggio utile a realizzare quella Pubblica Amministrazione efficace, efficiente, attrattiva per i giovani, al passo con i tempi e capace di realizzare gli obiettivi previsti anche dal PNRR”. L’altro motivo di apprezzamento, per la Cisl, è la legge di bilancio: nella quale “si riscontra una rinnovata sensibilità a cui affidare il compito di accompagnare la ripresa del Paese così come sostenuto dalla nostra Organizzazione”. Sui rinnovi contrattuali, prosegue La Ganga, “apprezziamo lo stanziamento di 8 miliardi a sostegno del pubblico impiego, che potrà consentire l’avvio del negoziato per i contratti collettivi 2022/24”. Giudizio positivo anche per quanto riguarda “l’anticipazione prevista di 2 miliardi da erogare fin dal dicembre 2023”, che per la Cisl dovrà essere realizzata possibilmente fin dal mese di novembre. “Apprezzabile”, inoltre, che nell’incontro si siano affrontati “temi delicatissimi per il potenziamento della macchina amministrativa, fra i quali il rafforzamento dei processi assunzionali e il rilancio della leva formativa per i dipendenti”

Di tenore totalmente opposto il commento della Cgil. In una nota congiunta della confederazione, rappresentata da Francesca Re David, e le categorie Fp e Flc, guidate rispettivamente da Serena Sorrentino e Gianna Fracassi, Zangrillo è bocciato su tutta la linea. Nella nota, le tre sindacaliste stigmatizzano innanzi tutto “le risorse insufficienti per i contratti” e “zero nuove assunzioni”. L’anticipazione sui salari, apprezzata dalla Cisl, per le tre dirigenti Cgil rappresenta una “scelta unilaterale che spacca in due il mondo del lavoro pubblico e rappresenta un’evidente violazione dell’autonomia negoziale delle parti”. Quanto allo stanziamento per i rinnovi contrattuali, è del tutto insufficiente: “il Governo ha compiuto scelte unilaterali, che per quanto comportino risorse superiori agli stanziamenti rispetto ai Ccnl 19/21, rimangono molto al di sotto sia dell’Ipca che dell’inflazione reale, falsando di fatto la capacità di recuperare il potere d’acquisto dei salari”.

E ancora: “non ci sono stanziamenti ulteriori per completare la riforma degli ordinamenti e non c’è lo sblocco del salario accessorio, limitando, ancora una volta, la leva della crescita del salario e della produttività”. Infine, sulle assunzioni: “il Ministro ha chiarito che siamo ad un tasso di sostituzione che compensa il turn over, e non per tutte le amministrazioni. Inoltre, ha annunciato l’istituzione di un Osservatorio sul lavoro pubblico: c’è poco da osservare in uno scenario recessivo quale è quello creato da disinvestimento, mancate assunzioni, decontrattualizzazione, operati dal Governo. Uno scenario per noi inaccettabile”.

redazione