È in corso oggi, lunedì 30 ottobre, lo sciopero del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro proclamato da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uilpa, Flp, Confintesa Fp, Confsal-Unsa, Usb P.I. “Dopo il fallito tentativo di conciliazione esperito ai sensi della L. 146/90, al quale nessun rappresentante del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha preso parte, nessun impegno concreto e preciso è stato assunto dal vertice politico del Ministero”, si legge in un comunicato unitario, in cui si precisa che le questioni in gioco sono molteplici e “tuttora prive di risposte, tra cui: mancato riconoscimento degli arretrati della perequazione; aumento degli importi del FRD di Ente e del cd. Decreto Poletti; riconoscimento di autonomia organizzativa e finanziaria dell’INL; possibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate in materia di salute e sicurezza in favore del personale”. Inoltre, aggiungono le sigle, che alle suddette questioni “se ne sono aggiunte altre, come il blocco delle progressioni orizzontali o il mancato avvio della contrattazione sul FRD 2022”.
Sostegno e solidarietà ai lavoratori in sciopero da parte del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Come Cgil, nell’ambito della mobilitazione di questi mesi, stiamo chiedendo un investimento straordinario sul pubblico, per garantire servizi e diritti alla cittadinanza. Le attività svolte ogni giorno dall’Ispettorato – prosegue Landini – sono essenziali per la tutela di lavoratrici e lavoratori, vessati da varie forme di illegalità e assenza di norme sulla rappresentatività sindacale, che ne condizionano e limitano l’esercizio di diritti”.
Per questo “tutta la Cgil appoggia le lavoratrici e i lavoratori in questa vertenza, affinché – conclude il segretario generale della Cgil – vi sia finalmente un vero investimento da parte del Governo in termini di risorse, personale e strumentazione, per combattere seriamente le illegalità sul mercato del lavoro e ridurre in modo incisivo infortuni e morti sul lavoro”.
e.m.