Entrano in sciopero i lavoratori della General Motors. Lo ha proclamato ieri United Auto Workers, il sindacato dei trasporti americano, dopo la scadenza del termine fissato per il rinnovo contrattuale. Negli Stati Uniti si tratta del primo sciopero dopo 37 anni per il settore auto, che nello specifico interessa 73.000 addetti distribuiti negli 80 siti produttivi del Paese. Le parti non hanno raggiunto l’accordo in due mesi di negoziato e, dopo la lunga sessione di trattativa dello scorso week-end, il presidente del sindacato, Ron Gettelfinder, ha proclamato l’astensione. Una rottura che si è consumata sul tema della sicurezza ma anche, a quanto si apprende dalla stampa, sulle retribuzioni dei vertici aumentate dal 2006. L’organizzazione dei lavoratori critica la scelta perchè, a suo giudizio, per risanare i conti il gruppo di Detroit continua a chiedere sacrifici solo ai dipendenti. Un altro nodo da sciogliere riguarda la proposta di trasferire l’assistenza sanitaria e previdenziale dal fondo aziendale a uno indipendente, che l’azienda ha avanzato con l’obiettivo del taglio di costi. E’ prevista per oggi la ripresa del negoziato. (Edn)
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